SICUREZZA E TRASPORTO PUBBLICO: IL PROTOCOLLO REGIONALE E' UN FLOP!

Napoli -

Abbiamo appreso la notizia di un ennesima aggressione ad un lavoratore dei trasporti, si tratta di un ferroviere, iscritto USB, che ha dovuto patire alcuni colpi in viso, con la rottura degli occhiali e qualche escoriazione, da parte di un pregiudicato di nazionalità non italiana.

Innanzitutto vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà al capotreno Marco Migliore coinvolto ed augurargli una ripresa rapida da quanto gli è accaduto.

Sebbene sia Cassino il teatro dell'episodio, ma nel frattempo e successivamente al fatto citato, vi sono stati altri atti vandalici e di aggressione a danno di operatori e mezzi di ANM, esso pone con forza il tema della violenza sui mezzi di trasporto e, più in generale, nelle grosse aree abitate della Regione dove è diventato un emergenza sulla quale abbiamo sempre espresso con chiarezza la nostra opinione.

Come USB riteniamo che il problema vada affrontato su due direttrici diverse : la prima, più impegnativa ma più proficua a lungo andare, deve prevedere interventi di prospettiva, come la riqualificazione delle periferie, le politiche di reinserimento, biblioteche, centri di aggregazione culturale che non lascino spazi al proliferare di emarginazione ed attività illecite, opportunità di lavoro stabile e non precario, in buona sostanza occorrono politiche sociali, di welfare, sul lavoro e su tutto il terreno sociale, completamente diverse da quelle attuali; un percorso tortuoso ma non impossibile che debba essere inclusivo di tutte quelle realtà sul territorio, a cominciare dagli spazi occupati e dai centri sociali che, sempre più spesso, si sostituiscono alle istituzioni che latitano su questo fronte in quanto fin troppo impegnate nello smantellamento di esso.


Ma non possiamo trascurare il fatto che l'aggressività nei confronti dei lavoratori dei trasporti da parte degli utenti scaturisce anche da due fattori tipici del settore : l'esasperazione delle attese a cui sono sotto posti i cittadini causata dallo smantellamento del trasporto pubblico regionale, sia esso ferroviario o su gomma, i continui guasti ai mezzi e la costante e progressiva “criminalizzazione” da parte dei media e della classe politica nei confronti degli addetti, presi sempre più di mira, creando una contrapposizione con i cittadini fatta ad arte e di fatto plasmando nell'immaginario collettivo una categoria di privilegiati che non ha voglia di lavorare.


D'altra parte siamo consapevoli che è necessario anche agire nell'immediato per arginare il dilagare di questi fenomeni, con il controllo del territorio e la prevenzione e, nel nostro caso, con il controllo a bordo dei mezzi e nelle strutture della rete ferroviaria e del TPL Gomma.

Sull'argomento era intervenuta il 13 settembre 2016 la Regione Campania con la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa tra l'Ente di S.Lucia e alcuni corpi delle forze dell'ordine che consente a queste ultime di usufruire a titolo gratuito dei mezzi pubblici su tutto il territorio campano a condizione che si presentino al personale di bordo o di verifica titoli di viaggio, mostrando il tesserino e rendendosi , in questo modo, disponibili per eventuali interventi.

Il personale, secondo quanto prevede l'accordo, avrebbe dovuto registrare la presenza e registrare eventuali interventi su “appositi moduli”.

Si tratta della fotocopia del protocollo messo in piedi dalla giunta Caldoro, con l'aggiunta della piena gratuità per le forze dell'ordine, difatti la giunta di centro destra si era tenuta più bassa con uno sconto del 70% sulle tariffe degli abbonamenti.

Una cosa però accomuna le due iniziative : il totale flop su tutti i fronti.

Non esiste, a memoria di ferroviere o autoferrotranviere, il ricordo di un rappresentante delle forze dell'ordine che si sia presentato al personale in servizio ; a dimostrazione che si trattava solo di un operazione di propaganda basta guardare i dati sulle aggressioni del personale, o verificare con i lavoratori ove mai qualche volta abbiano avuto il piacere di conoscere un rappresentante delle forze dell'ordine il quale, fuori servizio e per i fatti suoi, si mette in testa di fare l'eroe sui mezzi di trasporto pubblico.

Qualcuno potrebbe obiettare che per usufruire della circolazione gratuita, si pone la condizione del farsi riconoscere dal personale, per cui se ciò non avviene, vorrà dire che pagano regolarmente il biglietto : mai pensiero fu più ipocrita, tutti sanno che le forze dell'ordine, per consuetudine e prassi storica e secolare, non hanno mai pagato il biglietto di un tram, di un autobus o di un treno.

Ci sorge il dubbio che l'operazione, oltre la propaganda politica smentita spudoratamente dai fatti, è stata costruita anche per regolarizzare la posizione delle forze dell'ordine e metterle al riparo da qualche “verificatore” scrupoloso ed attento alle leggi.

USB ritiene che quel protocollo è stato un totale fallimento, lo confermano i dati statistici; ci risulta davvero impossibile credere che tutti i giorni mai nessun rappresentante delle forse dell'ordine prenda mezzi pubblici ed è altrettanto difficile credere che siano tutti forniti di titoli di viaggio, così, mentre le aziende più attente sono costrette a sobbarcarsi comunque dei costi per la vigilanza privata, talvolta anche con sistemi tecnologici sofisticati, la Regione Campania, a questo punto non si sa per quale oscuro motivo, finanzia il viaggio sui mezzi pubblici delle forze dell'ordine, mentre dall'altro lato non ci sono soldi per tariffe sociali, per i disoccupati, per operai e pendolari per chi ne ha davvero bisogno.


USB chiederà alla Regione Campania, ai Capi delle Forze dell'Ordine coinvolte, al Presidente di Unico Campania ed alle aziende, una verifica dell'andamento degli interventi ai sensi del Protocollo, i report trimestrali del Comitato di Monitoraggio e di destinare le eventuali risorse impiegate per le agevolazioni alle forze dell'ordine alla sottoscrizione di un unico protocollo d'intesa con la Polizia di Stato per la sorveglianza sui mezzi e le infrastrutture del TPL Campano.

USB Campania