7 APRILE LA USB IN PIAZZA PER RIVENDICARE IL DIRITTO ALLA SALUTE PER TUTTI

7 APRILE GIORNATA EUROPEA D'AZIONE CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE NELL’UNIONE EUROPEA E IL DIRITTO ALLA SALUTE DEGLI IMMIGRANTI

Napoli -

Cittadini,

l’immigrazione, il lavoro e il diritto alla salute sono legati da un filo messo in discussione dalla stessa normativa che seppur partendo dal presupposto che la salute è un bene comune cui non si può rinunciare e che va perseguito non è di fatto garantito alla società. IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE VA DIFESO, IMPLEMENTATO, SOSTENUTO. Si tratta di un diritto costituzionale che richiede, per essere attuato, un’organizzazione sanitaria universale, gratuita e partecipata, basata principalmente sulla prevenzione. Ricordandoci che IL 7 DI APRILE RICORRE L’ISTITUZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ (OMS). Giornata che impone una riflessione sull'attuale incapacità dell’Unione Europea di promuovere e sostenere, all’interno dei paesi membri, politiche egualitarie ed omogenee di tutela della salute anche degli immigrati.

LA SCELLERATA SCELTA DEL PROGETTO FRONTEX, da parte della comunità europea traccia una linea dura e “poliziesca” mirata al controllo delle frontiere. Dove la pseudo sicurezza nazionale assume forme e contenuti in scala mondiale e non permette che i diritti universali come la salute, il lavoro, la libera circolazione sia motivo di sviluppo tra i popoli. Ad una prima analisi, la comunicazione strategica predisposta dalla CE indicava che una migliore gestione della politica “migratoria” (termine improprio con cui la CE parametrava gli uomini a degli animali… visto che le masse si spostano e gli animali migrano) a livello europeo doveva passare prima di tutto da un rafforzamento della sicurezza dei confini della “zona Europa”. Di contro poco spazio veniva concesso all'incremento della parità di trattamento degli immigrati rispetto agli autoctoni in termini di salute. È evidente che un’immigrazione mirata, di forza lavoro è vantaggiosa per l’UE, contribuendo a colmare le carenze di manodopera in vari settori e utile a riequilibrare il declino demografico della popolazione attiva europea che continua a registrarsi. Assume con FRONTEX un connotato di controllo della manodopera ai fini della produzione di massa.

Ad oggi le disuguaglianze sanitarie sono il risultato non soltanto di una moltitudine di fattori economici, ambientali e connessi alle scelte di vita, ma anche di problemi relativi all’accesso ai servizi di assistenza sanitaria tanto che, in numerosi Stati dell’UE non è garantita, né nella pratica né nella normativa, la parità di accesso all’assistenza sanitaria per gli immigrati sprovvisti di documenti. L’UE non ha alcuna competenza coercitiva nei confronti dei singoli Stati Membri. In questo caso vale il cosiddetto principio di sussidiarietà, secondo cui la Comunità Europea interviene soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell’azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dai singoli Stati Membri. In Europa, i paesi con sistemi sanitari pubblici, in particolare, Inghilterra, Francia, Spagna, Italia hanno subito o stanno subendo pesanti attacchi che hanno messo o stanno mettendo in crisi il diritto universale alla salute. Il neo liberismo diffuso impone forme sempre più spinte di privatizzazione a partire dai tentativi di diffusione delle assicurazioni sanitarie integrative – e non solo – che vengono sistematicamente introdotte nei rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro. La sanità viene considerata una merce qualsiasi, oggetto dell’iniziativa del mercato e fonte di profitto.

IL 7 APRILE ALLE 10.00 A NAPOLI, IN PIAZZA GARIBALDI

PER IL CORTEO DEI CITTADINI, IMMIGRATI, ASSOCIAZIONI E SINDACATI

LA SALUTE NON È IN VENDITA

IL 7 APRILE ALLE 16.00 A NAPOLI, PIAZZA DANTE

RIEMPIAMO LA PIAZZA DI GAZEBO, MATERIALE INFORMATIVO, AMBULATORIO MOBILE,INFORMACE E MUSICA E TEATRO

METTENDO INSIEME ESPERIENZE E IDEE DI TUTTI PER UN VERO CAMBIAMENTO