USB IMMIGRATI: NAPOLI DICE NO ALLA VIOLENZA IL LIBIA

A PIAZZA GARIBALDI MANIFESTAZIONE E ASSEMBLEA PUBBLICA CON I CITTADINI

Napoli -

Piena solidarietà della U.S.B. ai cittadini extracomunitari, in maggioranza africani, che questa mattina hanno manifestato, in piazza Garibaldi, per denunciare il mercato degli esseri umani che si consuma sulla pelle dei migranti. Una pratica che sta seminando terrore e morte soprattutto nel continente africano. Gli interventi - testimonianza hanno sottolineato come il patto Italia/ Libia è un accordo scellerato per chi fugge da guerra e miseria, perché nei fatti tutela i nuovi schiavisti e mette al bando i diritti umani di donne e uomini in fuga . << Per le Multinazionali del profitto siamo solo manovalanza a buon mercato>> ci urla Salomone, cittadino Senegalese, rivelandoci che al nuovo mercato degli schiavi il prezzo di un uomo è sui 280 euro. Molti dei presenti hanno denunciato la cattiva assistenza sanitaria e di essere spesso sfruttati per lavori sottopagati e di vivere in condizioni inumane. Soprattutto hanno denunciato di non veder applicati i diritti promessi dalle Istituzioni. La manifestazione, ha promosso un assemblea pubblica con i cittadini e si è conclusa pacificamente alle 13

 

DOCUMENTO DEL COORDINAMENTO REGIONALE CONFEDERALE IMMIGRATI CAMPANIA

 

Lanciare un SOS per i fratelli è un nostro dovere. Caro Ministro, italiano, per stilare il patto Libia-Italia hai fatto 10 giorni di vacanza in quello stato?

Ecco i risultati: “ci legano i piedi con il fili di ferro e ci tengono a testa in giù e se urliamo ci mettono la sabbia in bocca”. E ancora: “Ci fanno del male mentre parliamo al telefono con le nostre famiglie, per fare sentire ai nostri cari il dolore che stiamo subendo e spingerli a trovare i soldi il prima possibile”. Dai “sacchetti di plastica sciolti sulla schiena”, alle “scariche elettriche” fino agli stupri.

Ecco cosa avviene nei campi “ufficiali di detenzione dei migranti in Libia”, nei quali vengono rimandate le persone intercettate dalla Guardia costiera libica, finanziata e addestrata dall'Ue, si verificano stupri e torture. E nella giornata mondiale, contro la violenza alle donne in Libia quelle incinta vengono stuprate.

I segnali che continuano ad arrivano oggi dalla Libia fanno venire la pelle d’oca, ma il fenomeno non è per nulla nuovo. Nello stato che ieri rappresentava la risoluzione economica dei cittadini di diversi stati africani con anni di destabilizzazione ha prodotto, invece, un fenomeno evoluto scatenante.

Ancora una volta l’uomo è venduto all’asta come lo schiavo per 400 euro. Ma cosa spinge gli africani a lasciare i loro stati? “Perché sull’immigrazione si guadagna più che sulla droga”.

L’odio tra poveri cresce, la guerra tra i deboli fuori dalle nostre porte fa si che la gente facilmente creda che si possa risolvere il tutto con il politico di turno candidato alle prossime elezioni che parla di quello che cittadini credono di volere: messaggi “contro gli stranieri, contro le invasione, contro il degrado”.

Come ha fatto il Ministro Minniti che con le sue capacità poliziesche prima firma patto tra Libia-Italia e poi copia una legge del ventennio fascista applicandola oggi e imponendo rigorosamente una sicurezza, cosi tanto desiderata dai cittadini Italiani, che sa di odio raziale.

Non fatevi ingannare, l’immigrato non è un semplice ricatto sociale ma una risorsa economica per le casse dello stato e le tasche di tutti politici che se agevolano creando la filiera della sfruttamento per poi parlare male degli immigrati.

Rispondiamo a tutta questa ondata di odio con la “lotta logica” in difesa dei diritti dell’uomo. Dobbiamo difendere le persone non i confini. Essere in piazza oggi è un dovere di tutti. Contro il patto Italia –Libia,

contro le torture dei migranti africani nei campi di concentramento in Libia, contro la compravendita degli esseri umani, contro lo schiavismo, contro l’imperialismo, contro l’inciviltà è la disumanità dei governi complici.

 

 

Il Coordinamento regionale Confederale Immigrati Campania

Sportello dei immigrati

Svitlana HRYHORCHUK