Ai Lavoratori e alle Lavoratrici IACP Napoli

CCDI 2018: FUMATA NERA!

Napoli -

Il processo di riforma del sistema di edilizia pubblica residenziale e l’accelerazione della trasformazione degli II.AA.CC.PP. nella nuova Agenzia Campana di Edilizia Residenziale innescato nelle settimane scorse, mostra i primi nefasti effetti sulla contrattazione decentrata integrativa all’Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli.

La gestione commissariale dell’Istituto di Napoli, anche per effetto delle nuove disposizioni introdotte con il nuovo contratto delle funzioni locali, è costretta a revocare la precedente delibera di costituzione con riparto del Fondo e presentare una nuova proposta di finanziamento degli istituti contrattuali di parte fissa e per il salario accessorio dei lavoratori.

Emerge, dal nuovo contesto e dall’iniziale avvio della contrattazione, che chi rischia di pagare il conto di una riforma concepita con obiettivi di cassa ed orientata verso l’inizio di un processo di strisciante privatizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e della cancellazione della sua funzione sociale, saranno proprio i lavoratori e i cittadini di questa Regione.

Ed è altrettanto vero che chiunque cerchi di contrastare questo disegno e porsi a garanzia e tutela dei diritti sociali e del lavoro, fatichi a rappresentare l’interesse dei lavoratori e dei ceti sociali più deboli alla salvaguardia del patrimonio pubblico, alla sua qualificazione e destinazione sociale, al miglioramento dei servizi e del lavoro pubblico.

Capita, così, che in un momento molto delicato e difficile della vita degli II.AA.CC.PP., qualche organizzazione sindacale, invece di affinare una visione prospettica ed esercitarsi nell’agire comune, preferisca limitare il confronto sindacale invocando inutili e dannose regole di ingaggio/appannaggio.

USB è determinata a dare il proprio contributo e chiama tutti i lavoratori all’unità e alla coesione per difendere il proprio salario insieme alla funzione sociale dell’Istituto.

La proposta di fondo così come elaborata dall’amministrazione commissariale non può essere accettata: taglio alle risorse, nessuna valorizzazione e sviluppo delle professionalità esistenti, nessun riconoscimento alle categorie più basse bloccate nelle progressioni ed iniquamente penalizzate.

Occorre invece ribaltarne la logica di ispirazione, rilanciando una nuova politica del personale che, a partire dal superamento delle situazioni di precarietà attualmente ancora esistenti, guardi al miglioramento generale del servizio e alla sua reale fruizione.

USB P.I. Funzioni Locali - Campania

USB IACP Napoli