Napoli. "Il senso civico e del pudore impongono all'Assessore Giulio Riccio di dimettersi"

Napoli -

E’ finito con una esposizione simbolica e tanta rabbia ed amarezza sotto la statua di “Dante” il mercatino interetnico che oggi doveva essere inaugurato in piazza Dante a Napoli all’insegna della Solidarietà e dell’inclusione sociale delle Diversità.

La manifestazione  giunta alla terza edizione doveva subentrare ad un’altra iniziativa finita ieri, per la quale erano già stati allestiti gli stand.

L’evento è stato boicottato e bloccato per l’indisponibilità del Comune nella persona dell’Assessore alle politiche sociali Giulio Riccio (PRC)  di concedere agli espositori, una cinquantina di ambulanti provenienti dal Senegal, Cina, Bangladesh, Pakistan e del Burkina Faso, gli stand.

Eppure l’impegno e la disponibilità degli stand fino a stamattina era stata confermata dall’Assessore Riccio al Vice Prefetto e responsabile Area immigrazione della Prefettura di Napoli, Gabriella D’Orso.

Quando i venditori sono giunti a Piazza Dante con le macchine piene di merce “non contraffatta”, hanno trovato gli operai che smontavano gli stand e l’Assessore che risultava non reperibile.

“Una cosa gravissima che non trova spiegazioni - dice Aboubakar Soumahoro, responsabile dell’immigrazione per le Rdb- Stamattina qui ci doveva essere una inaugurazione alla presenza del sindaco, ma ci è stato detto che l’assessore alle politiche sociali Giulio Riccio (Rifondazione) non ha dato alcuna disposizione agli allestitori per prolungare il tempo di permanenza degli stand in piazza”

“Credo che Il senso civico e del pudore impongano all’Assessore Giulio Riccio di dimettersi -continua Soumahoro-  perché qui è stata sconfitta non solo la cultura della valorizzazione delle diversità, ma la cultura stessa della legalità”

Ad essere testimoni della odissea dei migranti ambulanti, erano presenti il Vice Prefetto Gabriella D’Orso, il Presidente della II Municipalità, Alberto Patruno, il coordinatore Regionale RdB, Enzo De Vincenzo e il consigliere municipale, Pino De Stasio.


Oltre al danno morale subito, le spese sostenute dagli ambulanti per acquistare la merce è di oltre venti mila euro. Motivo per il quale hanno deciso in accordo col Presidente della II Municipalità, Alberto Patruno di esporre proprio domani la merce sulle lenzuola.

I venditori in segno di protesta danno appuntamento a tutti domani 23 dicembre alle ore 10.00 in Piazza Dante - Napoli.

 

 

 

 

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23 dicembre 2008 - Il Napoli

Piazza Dante. La fiera natalizia degli extracomunitari dimenticata dall'assessore Riccio: niente stand
ll Comune boicotta gli immigrati il mercato interetnico non si fa
L'area mercatale negata agli ambulanti dell'artigianato di diversi Paesi. Oggi la protesta
di Alessandro Migliaccio

Napoli - Un'esposizione simbolica e tanta rabbia ed amarezza al cospetto della statua di Dante. Così è finito, prima ancora di iniziare, il mercatino interetnico che ieri doveva essere inaugurato in piazza Dante per il Natale all’insegna della solidarietà e dell’inclusione sociale delle diversità. Una manifestazione, giunta alla terza edizione, che sarebbe dovuta subentrare ad un’altra iniziativa finita due giorni fa, sfruttando gli stessi stand già allestiti in piazza. Ma l'evento è stato boicottato e bloccato a causa dell’indisponibilità del Comune, in particolare dell’assessore alle Politiche Sociali, Giulio Riccio (Prc), a concedere gli stand agli espositori, ovvero una cinquantina di ambulanti provenienti da Senegal, Cina, Bangladesh, Pakistan e del Burkina Faso. Eppure l’impegno e la disponibilità degli stand fino a ieri mattina erano stati confermati dall’assessore Riccio al vice prefetto e responsabile dell'area immigrazione della Prefettura di Napoli, Gabriella D’Orso. Ma, ieri, quando i venditori sono arrivati in piazza Dante, con le macchine piene di merce "non contraffatta" ma artigianale, hanno trovato gli operai che smontavano gli stand. Inutile provare a chiamare l’assessore Riccio, il cui telefonino risultava non raggiungibile. L'immagine della giornata è tutta nelle lacrime di una ragazza giapponese, sconsolata di fronte all'imprevisto e con la merce acquistata che non riuscirà a vendere per il mancato allestimento del mercato interetnico. "È successa una cosa gravissima che non trova spiegazioni - afferma Aboubakar Soumahoro, responsabile dell’immigrazione per le Rdb - . Ci doveva essere un'inaugurazione alla presenza del sindaco, ma ci è stato detto che l’assessore alle Politiche Sociali, Giulio Riccio non ha dato alcuna disposizione agli allestitori per prolungare il tempo di permanenza degli stand in piazza Dante. Credo che il senso civico e del pudore impongano all’assessore Riccio di dimettersi - continua Soumahoro - perché qui è stata sconfitta non solo la cultura della valorizzazione delle diversità, ma la cultura stessa della legalità". Testimoni dell'odissea dei migranti ambulanti, il vice Prefetto Gabriella D’Orso, il presidente della II Municipalità, Alberto Patruno, il coordinatore Regionale RdB, Enzo De Vincenzo e il consigliere municipale, Pino De Stasio. Oltre al danno morale subito, le spese sostenute dagli ambulanti per acquistare la merce è di oltre venti mila euro. Motivo per il quale hanno deciso, in accordo col presidente della II Municipalità, Alberto Patruno, di esporre questa mattina la merce sulle lenzuola in segno di protesta.


23 dicembre 2008 - Il Manifesto

Napoli
«stand negati», immigrati contro assessore prc

Il Comune di Napoli avrebbe negato l'utilizzo degli stand e allora, da oggi, cinquanta immigrati che dovevano allestire il mercatino multietnico in piazza Dante rimetteranno la merce sulle lenzuola lungo i marciapiedi. La manifestazione «Natale solidale» doveva subentrare a un'altra iniziativa finita l'altro ieri, per la quale erano già stati allestiti gli stand ma gli espositori, originari del Senegal, Cina, Bangladesh, Pakistan e del Burkina Faso giunti in piazza hanno trovato gli operai intenti a smontare le strutture. «L'evento è stato boicottato e bloccato - dice Aboubakar Soumahoro - responsabile dell'immigrazione per le Rdb e portavoce degli espositori - dall'assessore alle politiche sociali Giulio Riccio nonostante l'impegno da lui preso anche verso il vice prefetto e responsabile Area immigrazione della Prefettura di Napoli, Gabriella D'Orso». L'iniziativa, giunta alla terza edizione, ha come scopo la vendita di prodotti tipici dei Paesi di provenienza degli extracomunitari in contrasto con la commercializzazione di merce falsa o contraffatta che spesso vede coinvolti proprio gli extracomunitari, molti dei quali occupano abusivamente i marciapiedi nelle strade dello shopping cittadino. «Se è così che ci vogliono vedere li accontenteremo - conclude Soumahoro - ma a perdere dignità non saremo noi ma solo chi non ha voluto appoggiare questa iniziativa di legalità e integrazione».


23 dicembre 2008 - Corriere del Mezzogiorno

Piazza Dante, stop al mercatino multietnico

NAPOLI — Il mercatino multietnico natalizio che doveva essere inaugurato ieri in piazza Dante è stato bloccato «per l'indisponibilità del Comune di concedere gli stand agli espositori», denunciano gli stessi immigrati con la municipalità. Circostanza però smentita dall'assessore al ramo Giulio Riccio. Il «Natale solidale» giunto alla terza edizione doveva subentrare ad un'altra iniziativa appena terminata, quindi in piazza erano già pronti box e bancarelle per gli immigrati, già l'altro giorno, purtroppo, trattati in malo modo in via Toledo (dai commercianti) durante lo svolgimento di un'altra iniziativa solidale del Comune. La sorpresa gli extracomunitari l'hanno avuta ieri mattina: giunti in piazza Dante per esporre la merce, hanno trovato gli operai intenti a smontare gli stand. «Una cosa gravissima che non trova spiegazioni — protesta Aboubakar Soumahoro, responsabile dell'immigrazione per le Rdb —. Era annunciata un'inaugurazione con la presenza del sindaco, ma ci è stato detto che l'assessore alle politiche sociali non aveva dato alcuna disposizione agli allestitori per prolungare il tempo di permanenza degli stand in piazza, dove, altrimenti, si sarebbero esposti e venduti manufatti provenienti da diversi paesi del mondo anche contro l'illegalità e il mercato della contraffazione al quale spesso vengono associati gli extracomunitari». Il presidente della municipalità Alberto Patruno, col consigliere Pino de Stasio spiega: «Stamane era tutto pronto — sottolineno i due — il Comune ha mandato tavoli, sedie e microfoni e amplificazione per i dibattiti, la municipalità aveva assicurato l'erogazione della corrente elettrica, il viceprefetto Gabriella D'Orso è venuta in piazza ribadendo la piena condivisione della Prefettura all'iniziativa, che è anche contro il mercato illegale del falso, ma mancava una lettera dell'assessore Riccio per la permanenza dei gazebo già montati per le Botteghe del Sociale appena terminate, autorizzazione richiesta dal presidente della cooperativa "L'uomo e il legno"».
L'assessore «chieda scusa» oppure «si dimetta», urlano gli immigrati. Ma Riccio rifiuta ogni addebito: «Non è chiaro perché la municipalità si sia rivolta alla prefettura e non all'amministrazione comunale per ultimare i preparativi dell'iniziativa — dice —. Le richieste mi sono arrivate solo venerdì e non so quali siano le ragioni di una reazione così scomposta: sono intervenuto anche stamane (ieri, ndr) presso l'allestitore offrendo garanzie. A Napoli abbiamo tre mercatini interetnici autorizzati: a piazza Dante, via Bologna e alla stazione. Abbiamo autorizzato l'utilizzo della piazza ma c'era un problema per l'uso delle strutture, quindi ho dato disposizione a chi allestiva di rimanere, ma evidentemente non c'era la volontà di fare questo mercato sempre sostenuto e autorizzato dall'amministrazione comunale».(L.M.)


23 dicembre 2008 - La Repubblica

Stop al mercatino etnico la rivolta degli immigrati
"L´assessore Riccio non ci ha dato gli stand". Anche oggi piazza Dante sarà occupata dalla merce degli extracomunitari
di CRISTINA ZAGARIA

Napoli - Le maschere scolpite nel legno scuro guardano dal basso verso l´alto il volto di Dante. Due mondi lontanissimi. Le maschere dell´Africa nera a terra, su lenzuoli bianchi, e la statua del poeta italiano che svetta verso il cielo. Due mondi che potevano trovare un punto d´incontro e invece si allontanano, si spaccano, perché i conti del Comune sono in rosso. O forse solo per un disguido, l´ennesimo. Ma questa volta è più grave. Perché è Natale. Perché a essere penalizzati sono gli immigrati, le fasce deboli, coloro che lottano per sentirsi parte della città nella legalità e contro ogni discriminazione.
È scontro tra l´assessorato alle Politiche sociali e gli immigrati in piazza Dante. E anche la Municipalità attacca il Comune. Il mercatino multietnico che ieri doveva essere inaugurato in piazza Dante è stato bloccato per l´indisponibilità del Comune a concedere agli espositori (una cinquantina di varie etnie) gli stand. La terza edizione del mercatino multietnico "Natale solidale" doveva subentrare (fino al 29 dicembre) alle "Botteghe del sociale", iniziativa finita domenica e per cui erano già stati allestiti i gazebo. Ma ieri mattina quando gli extracomunitari sono arrivati in piazza Dante hanno trovato gli operai intenti a smontare le strutture in legno e alluminio. E sorpresi, arrabbiati, delusi, non hanno voluto lasciare la piazza. Hanno steso per terra la loro merce. Maschere di legno, ombrellini di seta cinese, stoffe pakistane e gioielli bengalesi. «Questo doveva essere un momento di apertura e di interscambio culturale - dice Aboubakar Soumahoro, responsabile dell´immigrazione per le Rdb - Per la prima volta, per esempio, abbiamo coinvolto le donne cinesi. Doveva essere una campagna per la legalità e contro la contraffazione. Ma l´evento è stato bloccato per colpa dell´assessore alle Politiche sociali Giulio Riccio, che non ha più voluto concedere gli stand. Eppure l´impegno era stato preso davanti al prefetto Pansa».
Ieri mattina è saltato un pezzo del puzzle. Un solo pezzo, ma che ha impedito al mercatino di aprire. Infatti tutto era in regola: il sindaco aveva concesso gratuitamente la piazza, il direttore centrale del Comune, Rosaria Guidi, ha fornito (e simbolicamente ha fatto comunque scaricare dai camion) tavoli e sedie, il presidente della II Municipalità, Alberto Patruno, ha fornito l´energia elettrica. E il vice prefetto Gabriella D´orso era in piazza per la conferenza stampa. Insomma tutti avevano fatto la propria parte, come promesso. Ma, secondo il racconto di Soumahoro, l´assessorato alle Politiche sociali non ha inviato la comunicazione alla cooperativa "L´uomo e il legno", proprietaria degli stand, di non smontarli. Probabilmente non si è raggiunto un accordo economico.
La prefettura non commenta, imbarazzata visto che il mercatino era stato concordato proprio in un tavolo prefettizio. La Municipalità appoggia e difende la versione degli immigrati. L´assessore Giulio Riccio è netto: «Non c´è nessuna richiesta ufficiale al Comune di questi signori. Abbiamo autorizzato l´uso della piazza, ma con gli stand non c´entriamo niente. Sfido chiunque a provare il contrario». Soumahoro si ribella: «Il senso civico e del pudore impongono all´assessore Riccio di dimettersi». Richiesta amplificata dal consigliere circoscrizionale, di Prc (stesso partito di Riccio), Pino De Stasio. I migranti, anche stamattina, per protesta esporranno la merce sulle lenzuola.


23 dicembre 2008 - Il Mattino

Napoli. Beffati i quaranta immigrati...
di MARISA LA PENNA

Napoli - MARISA LA PENNA Beffati i quaranta immigrati che, ieri mattina, dovevano esporre la mercanzia multietnica negli stand di piazza Dante per la terza edizione della fiera natalizia. Sotto accusa l’assessore alle Politiche Sociali Giulio Riccio per il quale immigrati e finanche i suoi stessi compagni di Rifondazione ne chiedono le dimissioni. In effetti il mercatino «Natale solidale» doveva subentrare ad un’altra iniziativa terminata domenica sera, per la quale erano già stati allestiti gli stand. La amara sorpresa per gli espositori stranieri è arrivata ieri mattina quando sono giunti con la loro merce in piazza Dante ed hanno trovato gli operai che smontavano i gazebo. A spiegare l’accaduto è Aboubakar Soumahoro, responsabile dell’immigrazione per le Rdb. Dice: «Stamattina qui ci doveva essere una inaugurazione alla presenza del sindaco, ma ci è stato detto che l’assessore Riccio non ha mai dato alcuna disposizione agli allestitori per prolungare il tempo di permanenza degli stand in piazza». Da giorni era stata preannunciata l’inaugurazione, alla presenza del sindaco, del mercatino che doveva restare aperto fino al 29 dicembre. Poi il leader degli immigrati lancia la stoccata contro Riccio: «Il senso civico e del pudore impongono ora all’assessore di dimettersi». A dare man forte agli immigrati anche Pino De Stasio, consigliere di Rifondazione Comunista della II Municipalità: «Sono indignato con il mio compagno di partito e assessore Giulio Riccio per il mancato impegno, preso in vari incontri con la presenza del delegato del prefetto, in relazione alla III edizione del mercatino. Credo che un atto di saggezza siano le sue immediate dimissioni. A puntare il dito accusatorio contro Riccio anche il presidente della II municipalità, Alberto Patruno. In una nota scrive: «L’assessore avrebbe dovuto garantire che gli stand delle Botteghe del Sociale non venissero smontati ma che restassero in piazza per i mercatini multietnici». Oggi protesta degli immigrati: sistemeranno la loro merce sulle lenzuola aperte a piazza Dante.


22 dicembre 2008 - Ansa

NATALE: NAPOLI; PROTESTA IMMIGRATI DOPO NO A STAND MERCATO

(ANSA) - NAPOLI, 22 DIC - Il Comune di Napoli - denunciano - ha negato l'utilizzo degli stand ed allora, da domani mattina, i cinquanta extracomunitari che dovevano allestire il mercatino multietnico in piazza Dante, rimetteranno la merce sulle lenzuola lungo i marciapiedi. La manifestazione 'Natale solidalè doveva subentrare ad un'altra iniziativa finita ieri, per la quale erano già stati allestiti gli stand ma gli espositori, originari del Senegal, Cina, Bangladesh, Pakistan e del Burkina Faso giunti in piazza hanno trovato gli operai intenti a smontare le strutture. «L'evento è stato boicottato e bloccato - dice Aboubakar Soumahoro - responsabile dell'immigrazione per le Rdb e portavoce degli espositori - dall'assessore alle politiche sociali Giulio Riccio nonostante l'impegno da lui preso anche verso il vice prefetto e responsabile Area immigrazione della Prefettura di Napoli,Gabriella D'Orso». L'iniziativa, giunta alla terza edizione, ha come scopo la vendita di prodotti tipici dei Paesi di provenienza degli extracomunitari in contrasto con la commercializzazione di merce falsa o contraffatta che spesso vede coinvolti proprio gli extracomunitari, molti dei quali occupano abusivamente i marciapiedi nelle strade dello shopping cittadino. «Se e così che ci vogliono vedere li accontenteremo - conclude Soumahoro - ma a perdere dignità non saremo noi ma solo chi non ha voluto appoggiare questa iniziativa di legalità ed integrazione».