"il Sole 24 Ore": la calunnia è un venticello!!

Napoli -

Da sempre - pur consapevoli della siderale distanza che intercorre tra le nostre idee e la linea politica di un giornale come “il Sole 24 ore” – consideravamo questo organo della Confindustria come uno strumento pur sempre serio ed autorevole.   Ci sbagliavamo! Infatti, nell’edizione di mercoledì 8 novembre, all’interno di un reportage su Napoli dove vengono elencati i fallimenti della stagione del cosiddetto Rinascimento Napoletano, sono contenuti giudizi pesantissimi e diffamatori contro la nostra organizzazione sindacale e contro alcune esperienze di lotta autorganizzata per il lavoro.   All’interno di un articolo, redatto da tale Vera Viola, vengono descritti alcuni fenomeni (criminalità, degrado materiale, devastazione ambientale…) che attanagliano l’area metropolitana napoletana i quali sono, strumentalmente, accostati alle sacrosante battaglie contro la disoccupazione e la dilagante precarietà che vedono, naturalmente, impegnata in prima fila la nostra organizzazione sindacale.   Più precisante l’RdB/CUB viene accusata di essere animata da “professionisti della piazza collusi e contigui con la delinquenza organizzata” la quale utilizzerebbe la pratica delle aggressioni come metodo di lotta e di rivendicazione.   Tralasciando la stessa foto - utilizzata dal “il Sole 24 ore” – la quale rappresenta una iniziativa pubblica di protesta contro i pericoli di un utilizzo affaristico e speculativo dei suoli dell’ ex complesso industriale di Bagnoli, l’intero tono dell’articolo è un condensato di accuse e di calunnie espresse senza nessun fondamento reale.   Evidentemente la nostra iniziativa sindacale, la nostra lotta sta iniziando a dare fastidio a chi vorrebbe una città senza conflitti sociali e da manomettere a seconda delle esigenze della grande impresa e dei grandi speculatori. Una città dove dovrebbero prosperare solo degrado, nuove povertà, emarginazione e deliri securitari contro ogni insorgenza sociale.   Noi non abbasseremo la testa né ai padrini “vecchi” e “nuovi” che gestiscono il mercato del lavoro e né alle “prestigiose” firme del “il Sole 24 ore”.  Per il momento abbiamo dato mandato ai nostri legali per tutelare adeguatamente la nostra Organizzazione e gli interessi sociali che rappresentiamo; per il futuro ribadiamo la nostra irriducibile volontà nel sollecitare, organizzare e sostenere tutte le lotte e le vertenze popolari e proletarie di questa città.