CAMPANIA:ANCORA UNA VOLTA BLOCCO DEL TRSPORTO PUBBLICO

 

I disagi che ieri hanno interessato le linee ferroviarie Cumana e Circumflegrea gestite da EAV sono stati causati da comportamenti ben precisi del management aziendale e quindi riconducibili a responsabilità ben precise.

Napoli -

 

 


La società EAV è inadempiente sotto diversi aspetti e versa in una condizione di assoluta instabilità finanziaria, nonostante le rassicurazioni che arrivano da più parti, in particolare dal fronte politico regionale.


La crisi finanziaria dell'EAV associata ad una politica regionale sul TPL miope a tal punto da mettere in discussione la sopravvivenza stessa delle aziende pubbliche, rende difficile anche il vivere quotidiano dei lavoratori e degli utenti stessi.


Il continuo richiamo delle istituzioni al diritto alla mobilità entra in contraddizione con quanto poi si produce sul campo, tagli su tagli che soffocano le aziende le quali non riescono a far fronte nemmeno all'ordinario, come ricambi e manutenzione rotabili, pagamento ticket dei dipendenti, mantenimento di condizioni di lavoro che abbiano uno standard di decenza.


Ed è in questa ottica che si innesta la protesta avviata ieri dai macchinisti ex SEPSA che reclamavano, alla presenza del primo picco di grande caldo nella città di Napoli, un microclima adeguato nelle cabine di guida, le quali, senza climatizzazione, sono delle vere e proprie fornaci di metallo e le cui conseguenze, a livello di stress psico fisico sull'attività di guida, possono essere pericolose.


La rivendicazione di condizioni di lavoro adeguate, già messe sotto pressione da scarsezza di rotabili e continui guasti di questi ultimi, è una tappa importante per ripristinare livelli di sicurezza e standard che possano riportare tranquillità tra i dipendenti EAV e tra i macchinisti in particolare, categoria soggetta a responsabilità e stress notevoli.


L'USB aveva richiesto il ripristino dei climatizzatori degli ETR sociali con una comunicazione datata 17/04/2013, comunicazione inviata questa mattina in prefettura allegata ad altra nota in cui si paventa il rischio di altri blocchi spontanei, vista l'ondata di caldo in arrivo, e si addebita le responsabilità degli stessi alla dirigenza aziendale, incapace, in due mesi, a ripristinare gli impianti di climatizzazione.


Le condizioni di lavoro non si barattano con nulla ed ancor di più quelle che influenzano direttamente la sicurezza e la salute del lavoratore con , USB auspica, per tanto, il ripristino in breve tempo delle condizioni normali di lavoro ed appoggia incondizionatamente tutte le forme di lotta che rivendicano condizioni di lavoro umane.