LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI PER SALVARE IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Il nostro vuol essere un appello, perché, come parte in campo, ci sentiamo di fare quel poco che possiamo e per quello che rappresentiamo

Napoli -

I campanelli di allarme ci sono tutti, possiamo affermare di essere preoccupati per il futuro occupazionale dei dipendenti EAV e dell'indotto collegato.

Le ripetute dichiarazioni del Presidente del CdA, Dott.Umberto De Gregorio, circa la richiesta della proroga alla moratoria verso i creditori, più volte apparse sui media, indicano che il livello di preoccupazione è forte e sentito.

Il rilancio del TPL Campano, ormai è chiaro a tutti, passa per il risanamento della holding del trasporto regionale EAV, è imprescindibile il suo risanamento dal salvataggio del settore, così come è impensabile non tutelare i livelli occupazionali e salariali, nonché la garanzia della mobilità dei cittadini con tariffe adeguate ed un servizio che sia degno del livello di civiltà che gli utenti meritano.

Per tali motivi e con lo stesso impegno con cui, da anni, come organizzazione sindacale difendiamo questi valori e riteniamo di essere protagonisti sul campo, tra cittadini e lavoratori, spesso provando ad interconnettere le problematiche, intendiamo rivolgere un appello alle forze istituzionali con una lettera aperta che richiami alla responsabilità e l'impegno tutti i protagonisti di questa vicenda; quello stesso impegno che, come lavoratori prima e rappresentanti sindacali poi, sempre nel solco della difesa dei beni comuni, dei diritti e dell'attaccamento al lavoro in quanto tale, si prova, giorno dopo giorno e con notevoli sacrifici, ad offrire il servizio di trasporto pubblico all'utenza campana.

In questo senso crediamo vadano anche gli appelli del Presidente del CdA di EAV, ma riteniamo che bisogna fare di più per tutto quello che riguarda il versante politico, infatti non dimentichiamo che il Governatore Vincenzo De Luca ha incentrato gran parte della sua campagna elettorale sul tema dei trasporti e, seppur consapevoli delle difficoltà in cui ci si muove ed i tempi lunghi che necessitano, i risultati sono ancora poco soddisfacenti.

In questo ambito non si può far a meno di fare un richiamo sulle relazioni con le parti sociali, organizzazioni sindacali in primis, caratterizzate, in alcuni casi, ancora da un modello che prova a sostenere ambiti di discussione poco attenti agli scenari complessivi e, riteniamo, che non guardi al bene complessivo aziendale, ma provi a reggere e difendere posizioni non più sostenibili, in netto contrasto con i principi di equità e di imparzialità, ma sopratutto pensiamo che, certi atteggiamenti, vadano in diretta contraddizione anche con la salvaguardia di quei diritti e livelli occupazionali di cui parlavamo e che USB, ha difeso, difende e difenderà sempre e con il solo metodo che conosce : la lotta, perché di fronte ad alcuni baluardi da proteggere non si può indietreggiare o trattare, nel pieno rispetto dei ruoli e responsabilità che ad ogni parte compete.

Per questi motivi USB ha inviato una lettera aperta alle istituzioni centrali e locali, nel totale silenzio degli altri attori in campo, presi o affaccendati da altre questioni, richiamando al senso di responsabilità politica di tutti e per mettere in campo tutte le azioni possibili per il salvataggio di EAV e del TPL Campano.

Napoli 03/12/2015

USB Confederazione Regionale Campania