USB arriva alla funicolare di Capri ed ottiene i primi risultati

Assunti quattro stagionali per garantire il prolungamento di orario alla funicolare di gestita dalla SIPPIC

Napoli -

Ci sono luoghi dove il tempo si è fermato al medioevo, dove vige ancora il sistema feudale pre capitalistico nella gestione dei rapporti di lavoro, dove i diritti dei lavoratori non esistono perché volutamente non tenuti in considerazione.

Pensiero tanto scontato quanto ovvio, se volessimo elencare tutte le zone del mondo dove i lavoratori vengono maltrattati e schiacciati sotto i ricatti più ignobili, l'elenco sarebbe lungo, tuttavia fa un certo effetto quando ad essere colpiti da fenomeni così arcaici sono località geograficamente molto vicine a noi, magari in un settore lavorativo come il TPL con forti indici di coscienza e di sindacalizzazione; ancora di più sorpresi quando si scopre che, in un posto ad alta vocazione turistica e con presenze selezionate e di elitè, si consumano veri e propri atti di prepotenza padronale, imposizioni che aumentano la produttività individuale, senza uno straccio di trattativa con le parti sociali, ma solo intimorendo il personale.

E' il caso della SIPPIC, la società che gestisce la concessione regionale per la funicolare di Capri, l'isola azzurra dove gli imperatori romani avevano le loro dimore per il meritato relax dopo le campagne di guerra, lussuose ville piene di nobili ma anche di schiavi che offrivano la loro manodopera per un tozzo di pane.

La situazione attuale non è proprio questa, ma se valutiamo l'enorme emancipazione che la classe dei lavoratori ha avuto nell'ultimo secolo, si resta davvero stupiti nel sapere che alla SIPPIC si “concordano” aumenti della produttività individuale con una assemblea in pieno stile “condominiale”, con tanto di presidente e segretario, l'elenco dei dipendenti presenti e quelli assenti “giustificati” ed infine, ciliegina sulla torta, la presenza dell'amministratore, nota avvocatessa napoletana che non disdegna la politica.

Nessuna traccia di una qualsivoglia delegazione trattante, che sia di tipo sindacale o meno(andrebbe bene anche una delegazione di lavoratori opportunamente autorizzata dalle maestranze secondo l'ABC del diritto del lavoro!!), di richieste discusse o portate al tavolo, tutti felici e contenti di accettare il prolungamento dell'orario di servizio della funicolare in cambio di un “tozzo di pane”, strano davvero, anche perché ci risulta che l'amministratore della SIPPIC si avvale di consulenti qualificati che risultano essere validi ex sindacalisti o presunti ex!

Sta di fatto che un gruppo di lavoratori della SIPPIC pare non sia d'accordo con il prolungamento del servizio, sta di fatto che il verbale stile “condominio” pare non sia stato digerito bene, sta di fatto che i lavoratori della SIPPIC hanno preso contatti con USB.


Ed è così che un primo risultato è stato ottenuto, grazie ad una nota con procedura di raffreddamento e diffida a proseguire nell'atto unilaterale, la SIPPIC ha sospeso i provvedimenti ed ha assunto ben quattro stagionali per garantire il prolungamento del servizio che voleva imporre ed al quale il comune di Capri teneva tantissimo!

Forse anche a Capri sta terminando il feudalesimo, speriamo di dare il benvenuto ai diritti dei lavoratori al più presto.