LAVORATORI DEI CONSORZI DEI BACINI " COME STANNO LE COSE"

Martedì 8 Novembre si è svolta la riunione con il Vicepresidente della Giunta Regionale e Assessore all’Ambiente, avv. Fulvio Bonavitacola e le rappresentanze sindacali dei lavoratori dei Consorzi di Bacino.

Napoli -

Nel pomeriggio di Martedì 8 Novembre u.s., come previsto, si è svolta la riunione con il Vicepresidente della Giunta Regionale e Assessore all’Ambiente, avv. Fulvio Bonavitacola e le rappresentanze sindacali dei lavoratori dei Consorzi di Bacino.

L’Assessore, inizialmente, ha fornito informative e aggiornamenti circa gli sviluppi inerenti le fasi di ricollocazione nei processi lavorativi dei lavoratori dei consorzi, in attuazione dei programmi ricompresi dalla legge regionale n. 14/2016.

Ha informato le rappresentanze sindacali che dei 550 comuni della Regione Campania sono già all’incirca circa 450 comuni che hanno deliberato, aderendo alla composizione degli ATO, mentre sono previsti, per i rimanenti Comuni, i poteri sostitutivi di commissariamenti onde poter permettere, nel più breve tempo possibile, la costituzione degli Enti d’Ambito (EDA) i quali dovranno attuare il piano di cui all’art 44 della legge regionale 14/2016 prevedendo la piena ricollocazione dei lavoratori dei consorzi così come individuati dagli elenchi certificati presso le Prefetture.

In questa prima fase sono già stati individuati 25 comuni, con popolazione al di sopra dei 15 mila abitanti - che non hanno ancora raggiunto la soglia del 45% della raccolta differenziata - che a luglio hanno firmato la convenzione per l’incremento della raccolta differenziata in Campania, di cui 17 hanno già concluso l’accordo con la Regione mentre ne mancano ancora 8 tra i quali vi è anche il Comune di Napoli. Presso questi comuni, una volta definito l’accordo, verranno impegnati - ai fini del raggiungimento della soglia minima di raccolta differenziata - un numero rilevanti di lavoratori con modalità di distacco temporaneo e rimanendo, comunque, dipendenti dei Consorzi di Bacino

Sulla stessa linea si sta predisponendo di definire accordi anche con comuni con popolazione al di sotto dei 15 mila abitanti, in modo da rendere già programmatico il reinserimento al lavoro dei lavoratori dei consorzi.

Oltre a tale prime modalità di reimpiego dei lavoratori dei consorzi, ovvero in aggiunta alla raccolta differenziata, è prevista la predisposizione delle isole ecologiche mobili nei vari comuni oltre che presso gli stir e compostiere condominiali, le cui attrezzature sono interamente finanziate dalla regione permettendo in tal modo di non andare ad intaccare la disponibilità dei previsti 45 milioni che permette di utilizzare i lavoratori in questa fase transitoria e straordinaria.

Ovviamente tutto questo dovrebbe essere operativo subito dopo la fine dei percorsi di riqualificazione in itinere prevedendo, quindi, l’utilizzo del personale dei Consorzi che sarà, temporaneamente, distaccato e sospendendo, per chi è in disponibilità, la relativa indennità, rimanendo comunque alle dipendenze del consorzio fino alla definitiva ricollocazione.

L’intervento di USB e Cobas è stato quello garantire l’immediata ricollocazione dei lavoratori nelle proprie attività lavorative e di omogeneizzare ogni prospettiva lavorativa tenuto conto che troppe sono state le vessazioni perpetrate nei confronti dei lavoratori, in quanto in questo sistema di negazione di diritti – lavorativi, economici, occupazionali, etcc.. – è stato fatto, da parte dei preposti alle gestione dei Consorzi, di tutto e di più negando finanche l'applicazione delle sentenze emesse dai Giudici che hanno dato ragione ai lavoratori di cui l’ultima, solo in termini temporali, emessa della Cassazione abbisogna, oggi più che mai, di essere resa esigibile giacché essa esprime un inequivocabile concetto e che “i lavoratori dei consorzi NON dovevano subire alcuna interruzione di attività lavorativa”.

Quindi tutto quello che è verificato stato perpetrato nei confronti dei lavoratori dei consorzi è illegittimo ed in contrasto con la normativa legislativa specifica vigente.

Per cui, le scriventi ritengono, che va immediatamente ripristinato il rapporto di lavoro e ridare ai lavoratori il proprio posto di lavoro, il maltolto e tutto quello che spetta loro di diritto.

Su tali aspetti ci confronteremo a breve con i lavoratori onde poter intraprendere azioni concrete che devono vedere il riconoscimento dei diritti negati, il ripristino della legalità e vedere realizzate le immediate prerogative lavorative ad oggi negate, le cui prospettive per i lavoratori sono

Salario – Diritti - Dignità

Vi terremo, come sempre, informati sugli sviluppi della vertenza in atto, auspicando sempre più un crescente consenso rispetto al nostro agire che pone al centro delle proprie azioni di lotta le giuste e sacrosante rivendicazioni dei lavoratori.

Non appena la Regione trasmetterà il verbale della riunione, lo pubblicheremo.

USB COBAS

Giovanni Venditti Antonio Di Nardo