NON UNA DI MENO:l'8 marzo è sciopero generale di TUTTI, anche del TPL Campano

Napoli -

Nel solco della straordinaria manifestazione del 26 novembre 2016 e dei tavoli tematici tenuti il giorno successivo, l'8 marzo è stato indetta una giornata di sciopero generale di tutte le categorie che richiama direttamente alcuni dei temi di quella due giorni:

  • Contro la violenza maschile sulle donne e i femminicidi;

  • Contro le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro;

  • Contro la chiusura dei centri antiviolenza;

  • Contro l'obiezione di coscienza nei servi sanitari pubblici;

  • Contro la precarietà e la privatizzazione del welfare;

  • Per il diritto a servizi pubblici gratuiti ed accessibili; al reddito, alla casa, al lavoro e alla parità salariale; all'educazione scolastica, alla formazione di Operatori sociali, sanitari e del diritto;

  • Per il riconoscimento ed il finanziamento dei Centri Antiviolenza ed il sostegno economico delle donne che denunciano violenze;

Ma non basta rivendicare questi temi con lo sciopero, bensì occorre quello scatto culturale, quell'emancipazione che ci renda tutti liberi dai retaggi di un patriarcato ancora onnipresente, perché la violenza si manifesta in tanti piccoli e distratti gesti quotidiani, apparentemente insignificanti, perché nessuno deve e può prevaricare un altro persona e tanto più una donna, perché il rapporto tra i generi rappresenta il primo nucleo di lotta di classe, dove la donna è la parte subalterna, da millenni sfruttata attraverso i suoi ruoli multipli di madre, lavoratrice, moglie, compagna, casalinga, perché le cosiddette “quota rosa” sono un abominio che vuole giustificare tutto questo, perché non vi siano più femminicidi.

Questi motivi hanno spinto USB all'adesione della giornata di lotta dell'8 marzo, fornendo lo strumento dello sciopero per far sentire ancora una volta la voce delle donne, ma anche quella degli uomini, perché se si vuole cambiare questo mondo, le sue regole, i suoi sistemi economici, se si vuole eguaglianza e giustizia sociale esse passano inevitabilmente per le risoluzione delle disparità che esistono da secoli ed è fondamentale risolvere una delle maggiori contraddizioni presenti nel rapporto tra persone e classi nonostante l'ipocrisia generale che avvolge l'argomento.

Il mondo del trasporto pubblico locale, così come i tanti mestieri caratterizzati da lavoro a turni, probabilmente, è tra quelli che più penalizza la donna per mancanza di adeguate misure per conciliare i tempi e sopportare tutta la sovrastruttura culturale che la opprime ed è per questo che chiediamo agli autoferrotranvieri campani di aderire a questo sciopero, per la rivendicazione dei diritti delle donne, per l'emancipazione di tutti gli individui affinché si liberino da tutti legacci culturali del patriarcato, contro la violenza sulle donne!

 

“La cultura maschilista produce innumerevoli danni,

bisogna prenderne coscienza.

Il femminismo, all'interno delle dinamiche della lotta tra le classi,

è una necessità storica,

non un fine, non un obiettivo,

non un modello,

solamente un processo storico necessario e inevitabile”

(cit.)

USB Lavoro Privato Campania