USB: A DIFESA DI CTP L'IMPEGNO POLITICO E LE GIUSTE ISTANZE DEI LAVORATORI

Napoli -

È costato molto tempo e fatica, nottate passate al freddo sotto ai palazzi del potere, ma alla fine la determinazione dei lavoratori della CTP e di coloro i quali hanno sostenuto le istanze e le iniziative messe in piedi dai delegati dell’Unione Sindacale di Base iniziano a portare i primi risultati positivi.

Il Sindaco della città metropolitana di Napoli, Luigi De Magistris, e quella parte sana di proprietà che ancora vede nel trasporto pubblico un bene comune da difendere da logiche privatistiche hanno approvato la ricapitalizzazione delle Compagnia Trasporti Pubblici S.p.A. (CTP) rimuovendo lo spettro del fallimento e garantendo la continuità dell’attività aziendale.

Sarà, inoltre, sottoposto al Consiglio Metropolitano per l’approvazione definitiva il Piano industriale 2019-2021 che prevede un programma di risanamento che contempli – attraverso l’aumento della produzione chilometrica e la riduzione delle spese di funzionamento – il raggiungimento, entro 3 anni, dell’equilibrio finanziario della società.

Provvedimenti importanti che, in assenza di talune resistenze politiche, sarebbero potuti arrivare con largo anticipo rendendo meno difficile la mobilità per migliaia di cittadini residenti nell’area metropolitana di Napoli ed evitando, ai dipendenti della società, momenti di forte sconforto e disagio.

In tutti i casi riteniamo che le azioni messe in campo, in un contesto economico per nulla scontato, siano utili a riaccendere un barlume di speranza e di fiducia nei lavoratori e tra i cittadini. Un primo passo avanti è stato fatto sicuramente, ma ancora non basta. Bisognerà, in ogni caso, continuare a vigilare attivamente sul futuro di CTP e sulle azioni di risanamento intraprese.

Come USB continueremo a rivendicare nei confronti di Città Metropolitana lo sblocco dei fondi adeguati per le indicizzazioni del corrispettivo chilometrico e investimenti per il Trasporto Pubblico Locale, in particolare per la rete filoviaria, utilizzando i fondi dell’avanzo libero di bilancio.

La lotta per la difesa dei beni comuni e della natura pubblica della CTP continua, senza se e senza ma.