USB: GRANDE RISULTATO ALLE ELEZIONI RSU/RSL GRUPPO FS

SI CAMBIA! E' STATA LA PAROLA D'ORDINE E I LAVORATORI HANNO ADERITO IN GRAN NUMERO

Napoli -

Nazionale – lunedì, 07 dicembre 2015

 

I dati definitivi confermano il grande risultato di USB

Lavoro Privato alle elezioni RSU/RLS del Gruppo FS.

Abbiamo detto che “si cambia!” e rispetteremo

questo mandato.

Dopo un lungo e incredibilmente laborioso spoglio durato

7 giorni, nella serata di venerdì sono arrivati i dati ufficiali

degli RSU e RLS eletti delle società del Gruppo FS, che

confermano e avvalorano la valutazione positiva

espressa da USB a caldo all'arrivo dei primi dati ufficiosi

una settimana fa.

USB elegge RSU e RLS in tutte le sei regioni, da nord a sud del Paese, dove ha presentato le proprie liste,

ottenendo nelle rispettive Unità Produttive risultati ottimi, in molti casi clamorosi, come in alcuni collegi di

Trieste, Gorizia, Bologna, Roma, Pisa, Livorno, Napoli, Bari, dove si è attestato come primo o secondo

sindacato.

Abbiamo avuto la nostra affermazione nelle due principali società del Gruppo FS, RFI e Trenitalia, in particolare

nelle infrastrutture e “nodi” così come negli equipaggi regionali del Friuli Venezia Giulia, dell'Emila Romagna,

della Toscana, del Lazio, della Campania e della Puglia.

In attesa di conoscere i dati generali sul numero di voti espressi, considerando le 13 unità produttive dove

eravamo presenti, USB elegge circa il 7% per gli RSU eletti (che salirebbe al 12% tenendo conto dei collegi

dove eravamo presenti), mentre per l'RLS, da sempre figura considerata molto importante dai ferrovieri, il dato

vede la nostra Organizzazione addirittura al 18% (il 30% nei collegi dov'erano presenti nostri candidati).

Vale la pena ricordare come in Calabria è stato impedito a USB di partecipare alle elezioni da un cavillo

burocratico che abbiamo impugnato presso il comitato dei garanti, mentre abbiamo contestato formalmente i

risultati su due collegi in Friuli e Lazio dopo aver rilevato evidenti irregolarità.

USB affrontava per la prima volta questa sfida, scontrandosi con un sistema di potere fortemente consolidato

da anni di sindacalismo complice di Cgil, Cisl e Uil, esplicato in modo esemplare in un regolamento elettorale

cavilloso e burocratico che escludeva a priori la partecipazione di sigle sindacali come la nostra dalle

commissioni di garanzia nazionali e territoriali.

Ha affrontato questa sfida, partendo da difficoltà organizzative, da inesperienza, dallo scetticismo di alcune

regioni dove non siamo riusciti a presentare le nostre liste e con un struttura delle Ferrovie reduce da anni di

feroce discriminazione da parte della dirigenza del Gruppo FS.

Nonostante questo, la scelta di mettersi in gioco, partendo dall'impegno e dal supporto di tutta

l'Organizzazione, dalla passione e abnegazione del corpo militante dei ferrovieri, ha colto un risultato tutt'altro

Nonostante questo, la scelta di mettersi in gioco, partendo dall'impegno e dal supporto di tutta

l'Organizzazione, dalla passione e abnegazione del corpo militante dei ferrovieri, ha colto un risultato tutt'altro

che scontato: l'irruzione di USB con piena dignità nel panorama sindacale di una delle aziende più grandi e

strategiche italiane.

Non ci facciamo illusioni: siamo perfettamente coscienti che i delegati RSU e RLS sconteranno i pesanti limiti

imposti dal nuovo accordo sulla rappresentanza pienamente recepito nel Gruppo FS, per non parlare del nuovo

attacco al diritto di sciopero, ma oggi il sindacalismo di opposizione dispone di una struttura di delegati RSU e

RLS diffusa su molte regioni sul quale costruire un dissenso organizzato, concreto e credibile.

Non è un punto di arrivo ma il necessario punto di partenza.

Se un treno non si mette in marcia non potrà mai arrivare a destinazione.

Questo è un segnale su cui invitiamo a riflettere quelle forze e quei lavoratori che, pur condividendo

l'opposizione all'attuale disastroso sistema sindacale, hanno fatto legittime scelte diverse ma che riteniamo non

abbiano pagato alla luce dei risultati emersi anche riguardo la partecipazione al voto.

USB Lavoro Privato ha chiesto il voto su una piattaforma che parlava di opposizione alla privatizzazione, per la

sicurezza come priorità dei ferrovieri, contro orari e turni di lavoro insostenibili, per un vero rinnovo contrattuale,

contro la riforma Fornero, per la riduzione dell'orario di lavoro, per il reintegro dei licenziati e per la democrazia

sindacale, ottenendo un mandato da molti lavoratori.

USB Lavoro Privato ha chiesto il voto con la parola d'ordine “si cambia!”, e questo impegno intendiamo

rispettarlo.

Dati e comunicazione USB Nazionale