Trasporto Ferroviario Regionale EAV : è tempo di bilanci!

Napoli -

Di solito a metà di ogni percorso si provano a fare bilanci e si tira qualche somma.

E' il caso del trasporto ferroviario regionale di EAV, che, seppure messo in relativa tranquillità con i flussi economici provenienti dai FSC risente ancora di troppi disagi che si ripercuotono sul servizio offerto all'utenza.

Siamo consapevoli che il percorso è ancora lungo, ma siamo altrettanto coscienti e convinti che su alcuni temi bisogna agire con i criteri dell'emergenza, non fosse altro per i tempi lunghi che ancora ci aspettano.

Su tutti emerge un tema spinoso, i cicli di manutenzione degli ETR sociali : le continue e ripetitive avarie rendono snervante ogni tragitto per i cittadini e per gli stessi lavoratori front-line.

A questo va aggiunto lo stato di totale abbandono della rete che in alcuni punti è un sentiero ad ostacoli per i treni.

E' il caso delle linee Flegree di EAV, eterne Cenerentola della holding, che servono milioni di utenti all'anno dell'area a nord di Napoli.

Negli ultimi mesi si è registrato un picco di avarie tali da non potere garantire il normale servizio ferroviario, mentre i rallentamenti sulla linea, dei quali si è perso il conto, hanno il merito di creare ritardi nell'ordine degli 80'/90' ogni ora.

In questo scenario impossibile, quindi, non provare a fare un bilancio parziale di quanto sia stato fatto sino ad ora; da un lato c'è il grosso ostacolo superato del mancato fallimento aziendale, ma sul fronte “operativo” non possiamo non evidenziare le deficienze che sono sotto gli occhi di tutti, sopratutto per quanto riguarda la manutenzione dei rotabili e le condizioni della linea, i due fattori che sono causa di quanto sta accadendo sulle linee Flegree.

Non spetta a noi identificare colpevoli o presunti tali, sicuramente c'è una parte politica che aveva preso degli impegni ben precisi sui trasporti che, a questo punto ed a distanza di due anni dalle elezioni regionali, possiamo dire che non sta mantenendo, almeno nella gestione dell'ordinario, tanto da raggiungere quasi il record toccato dalla precedente giunta, quello di far viaggiare sulle Flegree solo sei ETR rispetto ai diciotto necessari: l'attuale giunta si è fermata ad otto, con un piccolo sforzo ce la possono fare ad arrivare a sei!

D'altra parte bisogna riconoscere che gran parte del management è lo stesso graniticamente bloccato da diversi anni e che ha attraversato diverse legislazioni politiche, portando queste aziende allo stallo generale che viviamo adesso.

Noi di USB sappiamo bene che il problema del TPL è, principalmente, economico, bisogna essere chiari con tutti perché i continui tagli perpetrati nel corso degli ultimi venti/venticinque anni al settore lo hanno asfissiato e mentre noi lo gridavamo in tutti i modi possibili, la grande maggioranza , formata da cittadini, addetti ai lavori, sindacati e politica, stava a guardare.

Questo però non deve rappresentare un alibi per nessuno ed in special modo per chi ricopre incarichi di responsabilità dirigenziale di settori strategici per un azienda ferroviaria, come la manutenzione dei rotabili; se non si riesce a garantire l'ordinario in una condizione di emergenza come quella di EAV, se si pensa di gestire il momento senza una seria riorganizzazione delle risorse umane che guardi alle criticità, piuttosto che alle promozioni clientelari supportate dai sindacati complici che su questi temi costruiscono consenso e tesseramenti tra i lavoratori, fregandosene del servizio da offrire all'utenza e costringendo, poi, gli stessi lavoratori al ricatto dello sfruttamento sul lavoro con turni massacranti per le elargizioni ricevute, siamo completamente fuori strada, continueremo ad andare in una direzione sbagliata per altri, tanti, troppi mesi ancora nei quali il personale di contatto dovrà vedersela minuto per minuto con viaggiatori inferociti e parallelamente, si mettono le basi per rendere non funzionale questa azienda anche in futuro, laddove si raggiunga il risanamento.

Per la rete non ci spieghiamo come sia possibile che il raccordo ferroviario FS sia stato rimesso in piedi in pochissimo tempo per consentire il passaggio del nuovo ETR, mentre non si riesce ad eliminare uno solo dei tanti rallentamenti dalla linea, le domanda sono di obbligo a questo punto: Quando si vuole si agisce con rapidità ed emergenza? E le priorità chi le stabilisce? Se il passaggio del nuovo ETR rappresenta sicuramente una priorità, perché non lo sono anche i numerosi rallentamenti in linea che sono fonte di ritardi fuori da ogni misura?

Abbiamo identificato le due criticità maggiori sulle quali, secondo USB, nulla si è fatto per limitare i danni ed offrire un servizio almeno decente, riteniamo che bisogna individuare di chi sono le responsabilità e rimuovere i responsabili, capire dove intervenire con misure di emergenza perché di questo stiamo parlando.

La buona volontà e l'entusiasmo non bastano di fronte all'esasperazione di chi usufruisce e chi opera da lavoratore su questi mezzi, bisogna operare delle scelte nette e precise e se questo non viene fatto si diventa complici di chi ha le colpe dello stato delle cose.

USB si impegna a denunciare ogni azione che non vada nella direzione di salvare l'EAV, che non metta in campo strategie per rendere un servizio degno di questo nome, che non tuteli i lavoratori, i posti di lavoro ed i diritti che fin troppo spesso vengono fatti passare per concessioni o favori del più becero clientelismo sindacale.

USB Lavoro privato Campania