100.000 FIRME PER DIFENDERE LA SANITÀ IN CAMPANIA

AL VIA LA RACCOLTA DI FIRME DEL "COMITATO PER LA DIFESA DELLA SANITA' PUBBLICA" IN CAMPANIA

Napoli -

Difendere i diritti costituzionali è un diritto dovere di tutti, per rispetto a chi per essi ha dato la vita e perché è un dovere di tutti preservarli per le generazioni future.

 

Il diritto all’assistenza Sanitaria per tutti i cittadini è sancito dall’articolo 32 della Costituzione, ma in Campania e nel resto del Sud ce lo stanno togliendo, anche se poco alla volta, anche se con il pretesto di farlo per una Sanità migliore.

 

In pochi anni la Sanità in Campania ha subito una drastica riduzione di fondi, strutture, personale, qualità e credibilità, ad opera della classe politica.

Prima il saccheggio e la lottizzazione da parte del blocco di potere del centro sinistra, poi l’affossamento totale e definitivo (con il pretesto di dover risanare la situazione precedente,) da parte del governo  di centro destra.

 

Sono stati chiusi 9 ospedali e 14 sono stati convertiti, in quelli rimasti sono stati chiusi il 50% dei Pronto Soccorso, sono stati aboliti 2400 posti letto per acuti, (1450 totalmente cancellati e 950 trasformati per riabilitazione e lunga degenza,) sono stati chiusi un numero imprecisato di distretti sanitari ed accorpati laboratori di analisi e radiologie, è stato ridotto con il blocco del turn-over il personale di circa il 50%, allo stesso personale, sono stati aumentati i carichi di lavoro, è stato bloccato il contratto Nazionale di lavoro per tre anni, è stato tagliato il salario accessorio, si sta cercando di demotivarli e di mortificare la loro professionalità; le conseguenze di tutto ciò ricadranno – ovviamente - sull’assistenza.

 

Sono state aumentate già per due volte le imposte locali per risanare la Sanità e nonostante siano le più alte d’Italia, a gennaio aumenteranno di nuovo, sempre per risanare la sanità;

Per lo stesso motivo, sono stati aumentati i ticket sanitari ed istituito quello assurdo del codice bianco al Pronto Soccorso;

 

E’ prevista una riduzione di 200.000 ricoveri “inappropriati”; sono state declassate a prestazioni ambulatoriali (con il ticket) un imprecisato numero di prestazioni prima eseguibili in Day-hospital e in Day- Surgery, perché erano gratuite, invece occorre fare cassa.

 

Mentre prosegue lo smantellamento della Sanità, si continua tranquillamente con la politica degli sprechi, si continua a lasciare il monopolio di attività importanti (come la riabilitazione o la radiologia avanzata) alla sanità privata; con le consulenze, con i reparti ristrutturati e mai aperti, con i servizi aperti fino alle 14.00, con l’acquisto di sanità privata, con i viaggi della speranza fuori Regione e con  le spese legali e gli interessi bancari su cause e debiti per il ritardo dei pagamenti a farmacie, dipendenti e convenzionati. 

 

Praticamente  è cambiato il maestro…ma la musica è sempre la stessa.

 

Noi vogliamo cambiare la musica, adesso ed in questo modo, direttamente senza delegare nessuno, se sei d’accordo con noi, firma anche tu contro i tagli e aderisci al Comitato.

 

 “Comitato per la difesa della Sanità Pubblica”

(Comitato “Cinzia Fico”, O.S. R.d.B./USB, Coordinamento Regionale Handicap, Cittadinanzattiva, Associazione Lavoratori Pensionati Italiani, Donatori di sangue Campi Flegrei, Amore Massimo Slai Cobas Monadi, singoli cittadini ed operatori della sanità)

per info

              G. Marati 3472714618 -  Gmarat@tin.it - M. Caldora  3282888955 –  comitatocinziafico@libero.it