2I Rete Gas, le proposte USB per evitare la CIGO si scontrano con il muro di gomma dell’azienda

Napoli -

È finita la consultazione con 2I Rete Gas sulla Cassa Integrazione ordinaria. L'azienda è venuta al confronto con una proposta non modificabile, senza margine di trattativa. USB ha fatto una serie di proposte che miravano a sollevare i lavoratori e lavoratrici dal pesante conto in termini di salario e diritti che questo tipo di soluzione comporta.

  • Solidarietà conto ferie, prevista anche dal CCNL gas-acqua.
  • Ampliamento attività di manutenzione e internalizzazione attività date alle ditte appaltatrici o recupero di punte di attività che le stesse non riescono a garantire.
  • Estendere lo smart working alle figure sprovviste di notebook recuperando i pc fissi aziendali e dotandoli di VPN
  • Redistribuzione di permessi retribuiti (tipo quelli per visite mediche che oggi non vengono richiesti) al personale che ha già esaurito il conto ferie anno precedente e le ex festività.
  • Attuare una turnazione più ampia possibile, facendo utilizzare ai lavoratori gli ammortizzatori sociali già disponibili (legge 104,c ongedo parentale, malattia professionale e/o per patologia).
  • Infine, qualora non si riuscisse ad evitare questa scelta immorale della CIGO, almeno integrare la parte salariare mancante ai lavoratori e alle lavoratrici in modo che sia salvaguardato il lato economico, essendo molti monoreddito e con mutuo/affitto da pagare.

 

Ci siamo scontrati con un muro di gomma che non aveva nessuna intenzione di raccogliere e tenere conto delle proposte di USB. L’azienda si è fatta scudo della crisi sanitaria, vuole approfittare degli strumenti previsti nei provvedimenti governativi e le circolari INPS. L'unica concessione è che in caso di CIGO, gli importi saranno anticipati dall'azienda, che recupererà in seguito, qualora venga autorizzato il ricorso all’ammortizzatore sociale. Visto l’esito del confronto, l’azienda andrà avanti in modo unilaterale .
La situazione drammatica del paese e l'impossibilità di determinare situazioni di conflitto sociale e scioperi non ci lasciano scelta, USB attiverà tutti i canali istituzionali, politici, comunicativi per fare recedere 2I Rete Gas dalla decisione assunta.
Ma altrettanto informerà l’opinione pubblica, perché sia cosciente della filosofia a cui si ispirano e che guidano le scelte di 2I Rete Gas, da anni priva di piani industriali, ma con grandi ambizioni finanziarie. Scelte sbagliate, che evidentemente oggi obbligano il management a scaricarne i costi sui lavoratori e lavoratrici.
Con una mano si contribuisce all'emergenza Covid-19, con 1 milione di euro da iscrivere a bilancio, forse soggetta a benefici fiscali. Evidentemente per approfittare, in termini di immagine e di pura propaganda. Non ci resta che trarne questa considerazione, se poi di converso si adottano soluzioni che oggettivamente fanno pagare il conto della beneficenza ai lavoratori e lavoratrici ed al Paese. Altro che responsabilità sociale dell'impresa, come vuole la Costituzione Italiana.
2I Rete Gas, con F2i socio di maggioranza e partecipata da CDP (Cassa depositi e prestiti), da anni ha bilanci consolidati con utili netti di centinaia di milioni di euro, che divide tra soci ed azionisti generosamente, in un settore ad alta redditività, dove agisce indisturbato, quasi da monopolista, alla prima difficoltà preleva soldi dalle casse dello Stato che potrebbero sostenere imprese piccole e medie che rischiano la chiusura definitiva, aggravando il saldo occupazionale in questa fase drammatica per il Paese. Una situazione paradossale, che dovrebbe far riflettere anche i più tenaci ed agguerriti liberisti. A patto che siano in buona fede.
Per non parlare delle risorse che queste spericolate operazioni sottraggono alle migliaia di famiglie indigenti che non riescono a garantire i beni di prima necessità per i propri componenti.
Siamo tutti sulla stessa barca? Questi buttano tutti a mare senza salvagente.
Andrà tutto Bene? Solo per soci ed azionisti.
Se così fosse, nulla sarà più come prima, noi lavoreremo perché queste situazioni facciano riflettere profondamente su settori che rappresentano asset strategici per l’economia italiana, suggerendo una profonda revisione delle politiche che hanno disegnato il settore energetico.
Ai lavoratori e alle lavoratrici lanciamo come USB un appello per l’oggi ed il domani. Uniti ce la faremo, supereremo anche questi tragici momenti, con la nostra tenacia ed il vostro sostegno rimetteremo il lavoro ed i lavoratori e lavoratrici al centro dell’agenda politica italiana.

 

p. USB Lavoro Privato Esecutivo Nazionale

Paolo Sabatini