8 MARZO PER MAI DIMENTICARE QUELLA STRAGE

BISOGNA COLTIVARE IL CORAGGIO DI RIBELLARSI, SEMPRE!

Salerno -

105 ANNI fa, nel 1908 ad inizio marzo, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni. l'8 marzo il proprietario, Mr. Johnson, fece bloccare tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Qualcuno appiccò fuoco allo stabilimento e le 129 operaie, prigioniere all'interno, morirono arse vive dalle fiamme. Questa  data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg. Sono trascorsi 105 anni, oggi i padroni non appiccano più il fuoco per “zittire” le giuste rivendicazioni delle donne lavoratrici, ma i fatti mostrano chiaramente come all’interno dei luoghi di lavoro le donne subiscono ancora ingiustizie,  discriminazioni, isolamento e prevaricazioni.

 

Oggi ritorna puntuale, come tutti gli anni: la giornata in cui si regalano alle donne rose e mimose, dolcetti e baci perugina, attenzioni e gentilezze, per poi riprendere, come se niente fosse, il giorno dopo. A fare, contro le donne, violenze prepotenze soprusi botte e anche uccisioni, come ci insegnano tristemente le cronache di questi ultimi tempi, da parte di mariti padri fratelli compagni, all’interno di quello stesso nucleo familiare che afferma di volerle proteggere.

 

Ma le donne, che pagano in prima persona e pesantemente gli effetti della crisi che sta sconvolgendo la nostra società, non chiedono attenzioni in un giorno di festa che sta scivolando sempre più nel consumismo capitalista. Vogliono invece essere amate, rispettate, stimate per il loro coraggio, il loro impegno, la loro capacità di combattere e affrontare le difficoltà della vita quotidiana; vogliono restituiti quei diritti conquistati con le grandi battagli civili del secolo scorso e che vengono, lentamente ma inesorabilmente, annullati giorno per giorno; vogliono essere padrone di se stesse e non schiave di uomini prepotenti; vogliono costruire un mondo migliore basato sulla giustizia e l’uguaglianza, in cui i loro figli possano crescere serenamente; vogliono vivere una vita dignitosa in un clima di reale parità, di rispetto reciproco, di condivisione di ideali e di intenti.

 

Allora non ci sarebbe bisogno dell’8 marzo, ma ogni giorno sarebbe festa per le donne e per il mondo intero.

E’ questo l’augurio che sentiamo di fare e di farci

 

Le donne e gli uomini di USB INPS Lodi

Da Lodi a Salerno a tutta l'Italia, a tutto il mondo!

 

Le donne e gli uomini di USB