A chi fa comodo il lavoro interinale?
La R.d.B. C.U.B. sventa una "manovra innterinale"
Sventato dalla R.d.B. il tentativo di alcuni sindacati confederali aziendali di introdurre, con la complicità di qualche alto dirigenti della D.G. il lavoro interinale nell’ASL NA 1.
Un operazione portata avanti di nascosto, con riunioni fatte in alcuni presidi ospedalieri, trà il D.S. dell’ASL NA 1, Prudente, e alcuni noti sindacalisti di CGIL e CISL, non nuovi a queste operazioni equivoche e affaristiche.
Della tresca la R.d.B. è venuta a conoscenza per puro caso, dal momento che nell’ASL NA 1, le relazioni sindacali ufficiali sono totalmente state cancellate e sostituite da rapporti interpersonali e riservati tra i più alti responsabili dell’ASL NA 1 e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali concertative e funzionali ai loro interessi.
Di tutto ciò nessuno si lamenta perché l’amministrazione è stata capace uno alla volta di comprarsi tutti i sindacati, attraverso (i coordinamenti, le commissioni retribuite, le posizioni organizzative, e adesso anche con i contratti di appalto per infermieri con cooperative ed agenzie interinali che fanno capo a loro) come si stava tentando di fare con l’operazione che abbiamo sventato.
E già perché adesso il nuovo filone affaristico del sindacato confederale è la formazione a pagamento prima, e l’inserimento attraverso agenzie interinali e cooperative di loro appartenenza (diretta o con prestanomi) delle persone che hanno formate. Spesso il pagamento del corso di formazione contempla anche la promessa di inserimento lavorativo, come è avvenuto per i corsi di OSS, dove la gente ha pagato fino a 3 mila euro. Cosa naturalmente possibile grazie agli appoggi politici che hanno nelle amministrazioni pubbliche attraverso le comuni appartenenze politiche.
Infatti, noi pensiamo che il fallito tentativo, sia stato solo una prova per tastare il terreno e vedere quali reazioni suscitava la cosa, perché, secondo noi il vero obbiettivo è quello di fare la grande operazione con gli OSS, le loro scuole a pagamento ne hanno sfornato oltre 15 mila, le promesse fatte sono tante e le possibilità di guadagnare altri soldi su di loro sono altrettante, visto che con queste forme di lavori precari, loro ci guadagnerebbero una percentuale su ogni lavoratore.
Ma hanno fatto ancora una volta i conti senza di noi. Come ci siamo battuti e siamo riusciti a far uscire i corsi di OSS gratuiti, ci batteremo contro tutte le forme di lavoro precario e contro lo sfruttamento dei lavoratori da parte degli intermediari sindacali, per il diritto ad un lavoro vero, attraverso la rideterminazione delle dotazioni organiche in tutte le aziende sanitarie della Campania, assicurando i livelli essenziali di assistenza e la ricognizione su tutto il territorio regionale negli ambiti socio/assistenziali dove tale qualifica è impiegabile, affinché venga quantificato il fabbisogno reale della figura di OSS. Al termine del quale dovranno essere banditi i relativi concorsi pubblici e l’assunzione di tutte le unità occorrenti.
Napoli, 07/11/06