A FAVORE DI UNO SCIOPERO NON STRUMENTALE
IL 14 SCENDERANNO IN PIAZZA I SINDACATI CONFEDERATI, CI AUSPICHIAMO CHE DIVENTI IL SEGNALE PER L'ABBANDONO DI UN SINDACALISMO COLLABORAZIONISTA E COLLUSO AI BISOGNI DELLA POLITICA E DEI PADRONI
La nostra O.S. è da sempre impegnata contro la politica dei tagli di finanziamenti pubblici in tutti quei settori dove è riconosciuto una funzione di “bene comune” utile alla collettività,tanto da aver proclamato uno sciopero nazionale del TPL il 10 dicembre u.s.,contro i tagli al settore previsti nella finanziaria e a cui seguirà una prossima astensione il 26 gennaio imperniata sulle stesse motivazioni,oltre che sul CCNL scaduto da oltre 30 mesi.
Ma non vogliamo primati ne abbiamo intenzione di mettere bandierine in un momento di attacco così forte al mondo del lavoro.
Pertanto,lo sciopero indetto dalle O.O.S.S. Confederali,a carattere regionale,non può far altro che piacere in quanto si innesta sulla scia di problemi che l'USB solleva da anni,ma lo valutiamo con le dovute cautele perché gli stessi che oggi proclamano questo sciopero regionale sono stati complici delle politiche portate avanti negli anni,da istituzioni(locali e nazionali) e padroni,di smantellamento del TPL .
In merito è utile ricordare che :
· La demolizione del TPL è iniziata non adesso,ma un bel po' di anni addietro.
· Laddove il profitto incassa,vi è una sottrazione di benessere alla collettività
· La messa sul mercato di un settore così delicato per l'economia del paese provocherà,come già ampiamente sperimentato in altri campi,compressione dei diritti dei lavoratori e decadimento dei dei servizi offerti al cittadino
· I tagli previsti non sono solo regionali,ma provengono anche dal governo centrale che riversa responsabilità economiche sulle regioni,creando uno spaventoso effetto domino che si tradurrà innanzitutto in innalzamento delle tariffe
Queste scelte scellerate sono state,negli anni,avvallate non solo da istituzioni e parti datoriali,ma anche ed essenzialmente dalle O.O.S.S. Concertative,come già detto,le quali hanno calpestato le più elementari tutele ed i diritti dei lavoratori del TPL,minato alla base le possibilità di occupazione privatizzando alcuni comparti e danneggiato il diritto alla mobilità dei cittadini.
Per cui auspichiamo che lo sciopero del 14 p.v. non sia strumentale,ma rappresenti l'abbandono di un certo tipo di sindacalismo collaborazionista e colluso con politica e vertici aziendali sul territorio ed il ritorno al conflitto come unica arma contro chi sta facendo terra bruciata nel mondo del lavoro e della società civile.
Napoli 11/01/2011
Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato