AMMINISTRAZIONE E SINDACATI DELL'ASL NA 1 CENTRO, "BALLANO SUL TITANIC"

IN PIENA CRISI, CON LA CARENZA DI RISORSE E PERSONALE, SONO STATI DISTRATTI FONDI DALLO STRAORDINARIO, DALL’INCENTIVAZIONE E DA ALTRI ISTITUTI

Napoli -

POSIZIONI ORGANIZZATIVE - AMMINISTRAZIONE E SINDACATI DELL’ASL NA 1 CENTRO, “BALLANO SUL TITANIC” 

L’azienda è sotto commissariamento come tutta la sanità della Regione, per bancarotta gestionale;

il governo ha tagliato i fondi e commissariato la sanità Regionale;

la Regione ha tagliato i posti letto, ridotto i servizi, chiuso ospedali e distretti e commissariato le aziende;

i cittadini sono costretti a rivolgersi sempre di più alle strutture private e a recarsi presso le Regioni del Nord per avere assistenza sanitaria, mentre vedono aumentare i costi della sanità e le tasse per risanare il deficit;

gli operatori si vedono aumentare i carichi di lavoro, i rischi di malattia, la mobilità, e contestualmente, tagliare il salario accessorio. 

Mentre si consuma questa tragedia sociale e politica, sindacati e “commissari straordinari”, come se nulla stesse accadendo, continuano nella pratica consociativa della spartizione delle risorse a pochi (soliti noti) sindacalisti e loro affiliati. 

I commissari straordinari, che dovrebbero preoccuparsi della ordinaria amministrazione, già prorogati per volontà del potere politico e necessità elettorali, si preoccupano soprattutto di dare segnali di continuità al “sistema” precedente dei Direttori Generali che ha prodotto la sfascio attuale.

in piena crisi, con la carenza di risorse e personale, sono stati distratti fondi dallo straordinario, dall’incentivazione e da altri istituti, per creare un fondo di (3.651.017,95) Euro, necessario alla creazione di 391 “posizioni organizzative” capetti che non porteranno nessun vantaggio alla situazione esistente.  

E’ di soldati che ha bisogno la sanità e non di caporali. Le risorse potrebbero essere utilizzate per migliorare le condizioni dell’assistenza e degli operatori tutti. 

Queste sono le motivazioni politiche per la quale la R.d.B./CUB non è d’accordo sulle posizioni organizzative.

mentre altre ragioni, non meno gravi, di carattere procedurale, che ci vedranno ancora una volta costretti, se non sarà accolta la nostra richiesta di annullamento del bando, a denunciare alla Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, tutta la questione, sono:

1) la mancata opportunità data ai lavoratori di partecipare a tutti i 391 posti messi a concorso, (ognuno può partecipare solo per le P.O. previste nel proprio posto di lavoro) un bando “blindato e mirato”;

2) la mancata applicazione della legge sui concorsi per la valutazione dei titoli (che invece avverrà in modo generico e poco chiaro) senza una graduatoria. (ci sarà solo un elenco di idonei, dal quale il “commissario straordinario”) sceglierà in modo discrezionale a chi vorrà dare la P.O.

3) la legittimità  del commissario straordinario ad applicare tale istituto contrattuale, ci vedranno ancora una volta costretti, se non sarà  accolta la nostra richiesta di annullamento del bando e della delibera sulle P.O., a denunciare alla Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, tutta la questione.

 n.b. Si invita comunque tutti i lavoratori aventi titolo (livello D) a presentare la domanda, perché solo quelli che presenteranno la domanda avranno titolo (dopo che saranno esclusi) a presentare il ricorso.

 Napoli,  14/09/09         R.d.B./CUB Campania