ANM, i nuovi schiavi ai tempi del Covid-19
C'è solo una cosa che mette d'accordo in modo trasversale l'ANM e la proprietà Comune di Napoli: l'inettitudine nella gestione della partecipata e la conseguente criminalizzazione dei lavoratori. Il duro attacco, l'ennesimo, dell'assessore Enrico Panini, nonché vicesindaco di Napoli, nei confronti degli autisti dei bus, declinando ogni responsabilità e affermando che i mezzi vengono regolarmente puliti e sanificati, stride con le immagini e i video diffusi dalla stampa nazionale e locale, le quali mostrano in modo inequivocabile le pessime condizioni di pulizia e igiene presso gli stazionamenti aziendali e sui mezzi pubblici.
L'ANM, quindi, sostiene che i mezzi aziendali siano puliti e sanificati, e non importa se sia documentato che al loro interno siano sporchi e ci siano blatte, scarafaggi o formiche. Sono puliti e basta!
Come quando diceva che fossero sicuri e poi cadevano a pezzi. E tutti i lavoratori che segnalavano anomalie e/o guasti per garantire la sicurezza dei cittadini, venivano puniti.
I nuovi schiavi ai tempi del Covid-19: lavorare nelle condizioni che tutti sanno, chiudere occhi, bocca e orecchie e sperare che vada tutto bene, e se va male è pure colpa dei lavoratori.
A Napoli si dice "curnut e mazziat"! E infatti, all'indomani della denuncia di USB, Faisa Confail ed Orsa, sono state recapitate 43 contestazioni, una per ogni operatore d'esercizio che abbia segnalato mancanza di pulizia e sanificazione all'interno dell'autobus assegnatogli, esattamente come prevedono i protocolli nazionali in materia di Covid-19. Mancanza di pulizia e sanificazione regolarmente documentata sia dai fatti che dall'attestato giornaliero affisso all'interno dei mezzi aziendali.
Il "sistema" ha sentenziato: “Dovete lavorare e stare zitti, però se succede qualcosa è colpa vostra!”.
Questo può prevedere solo due tipi di conseguenze: suscitare paura nella categoria, la quale abbasserà la testa ed obbedirà a suo rischio e pericolo, oppure che TUTTI applichino i regolamenti.
Intanto l'ANM continua a non proferire parola sulla mancata pulizia e sanificazione degli impianti dell'aria condizionata nelle stazioni, a bordo dei mezzi e sulla necessaria pulizia del posto guida ad ogni cambio turno. Siamo, inoltre, venuti a conoscenza che a seguito dell'indignazione popolare suscitata dai video che mostrano la presenza di blatte sui bus, lunedì saranno sottoposti a deblattizazione il 50% dei mezzi - modello Mercedes - da 12 metri.
Come non bastasse, la subentrante ditta delle pulizie, l'ATI KARALIS/COOPSERVICE, sta chiedendo alle Organizzazioni Sindacali l'applicazione della cassa integrazione per le 328 unità in appalto e, quindi, la riduzione oraria delle lavorazioni.
Prendiamo atto con piacere, infine, della dichiarazione pubblica dell'ANM di produrre denuncia alla Procura della Repubblica per accertare i fatti, con l'auspicio che non si tratti della solita dichiarazione priva di continuità. In tal caso, saranno USB, Faisa Confail ed Orsa ad insistere nel denunciare agli organi competenti quanto continua ad accadere in Azienda con l'avallo del Comune di Napoli, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.
USB, Faisa Confail ed Orsa