ANM Napoli, USB: tagliare i superminimi e commissariare l'azienda
Riteniamo vergognoso che dirigenti, quadri, funzionari e coordinatori aziendali continuino a percepire fino a 48.000 euro di superminimi annui, in aggiunta ai propri onerosi stipendi.
L'ANM è una società partecipata del Comune di Napoli, sottoposta al controllo analogo, da parte dell'amministrazione comunale. Vive in prevalenza di fondi pubblici, delle tasse dei cittadini, ed il management viene nominato dall'amministrazione comunale.
Il Comune di Napoli, tra le misure necessarie al salvataggio dell'azienda, ha chiesto la cancellazione dei premi di produttività per 2500 lavoratori, per un valore di tre milioni di euro annui e, con delibera, la cancellazione dei superminimi per 165 dipendenti, per un valore di 1 milione e 300 mila euro annui.
La prima misura è stata attuata con metodo retroattivo, la seconda continua ad essere erogata senza alcuna interruzione o taglio, nel silenzio delle organizzazioni sindacali "maggiormente rappresentative" e della politica tutta, maggioranza ed opposizione, presente nel Consiglio Comunale di Napoli, compresa la "corrente rivoluzionaria" rappresentata dai centri sociali.
A differenza di altre aziende italiane, che per far fronte allo stato di crisi hanno attivato gli ammortizzatori sociali e tagliato gli stipendi a manager, dirigenti e funzionari, l'ANM ha attivato una cassa integrazione per 569 lavoratori, con una riduzione oraria fino all'80% con inevitabili ricadute salariali, omettendo ogni principio solidaristico al vertice. Difatti, a pagare saranno i lavoratori, mentre a dirigenti e funzionari continueranno a garantire privilegi, sacche parassitarie e clientele, riconoscendogli stipendi d'oro, superminimi e straordinari forfettizzati.
Come USB continueremo a combattere e denunciare l'inettitudine di tanti e la mala gestione che ha determinato il fallimento tecnico dell'ANM, le cui nefaste conseguenze le stanno pagando i lavoratori e i cittadini attraverso il taglio del servizio del trasporto su gomma, l'aumento delle tariffe e la riduzione dell'apertura al pubblico delle stazioni.
Non saremo complici di questo sistema malato che vede le aziende partecipate utilizzate come un bancomat per mitigare gli equilibri della politica. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non può e non deve sottostare al diktat ed al compromesso. La sua integrità politica e morale cozzano con l'attuale fase. Pretendiamo un sussulto d'orgoglio ed equità nell'affrontare l'attuale emergenza economica da Covid-19.
BASTA PRIVILEGI, CLIENTELE E MALAGESTIONE NELL'ANM.
L'USB si ribella e chiede il commissariamento dell'ANM, a cominciare dalla gestione al personale, per finire alle relazioni industriali.
Noi resistiamo: salario, salute e sicurezza per i lavoratori.
Viva l'ANM!
USB Lavoro Privato