ANM, USB: il diritto al lavoro non si tocca, stop uso strumentale degli ammortizzatori sociali per fare cassa
Al termine di tre lunghe riunioni con ANM tra venerdì e oggi, pur ottenendo la garanzia occupazionale per i 40 autisti interinali con scadenza contrattuale il 30 novembre 2020 e nessuna perdita economica per le 573 unità aziendali interessate agli ammortizzatori sociali, riteniamo sbagliata la scelta aziendale di ridurre l'offerta giornaliera di bus, funicolari e metropolitane, mettendo i lavoratori in cassa integrazione ma lasciando inalterati bonus economici e superminimi, veri e propri privilegi visto il momento storico.
Nel caso degli interinali in scadenza, una formalità burocratica non permette loro di ottenere da subito il rinnovo del contratto, ma, secondo l'azienda, questo avverrà entro il 31 gennaio 2021.
L'USB continua a non condividere l'uso strumentale degli ammortizzatori sociali, solo ed esclusivamente col fine di fare cassa, in quanto ritiene sia inaccettabile parlare di riduzione dell'offerta proprio in un momento in cui si va verso le riaperture commerciali pre-natalizie.
La riduzione del servizio comporterà, inevitabilmente, un maggiore affollamento dei mezzi, in particolare nelle ore di punta, con l'impossibilità di garantire a bordo il 50% della capienza massima come da DPCM. A ciò si aggiunge il dimezzamento dei controllori e del personale addetto alle biglietterie.
In un momento in cui la città avrebbe bisogno di un potenziamento dei servizi, proprio per venire incontro alla necessità di ridurre al massimo gli assembramenti sui mezzi pubblici ed alle fermate, siamo indisponibili a sottoscrivere un accordo che mette in contrapposizione il diritto alla mobilità con il diritto al lavoro.
Un errore che rischiamo di pagare caro, attraverso una terza e determinante ondata di contagi nel mese di gennaio.
Marco Sansone
Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato