Armena Sviluppo S.P.A.: si aspetta che ci scappi il morto?

Napoli -

In data primo ottobre u.s., a seguito del gravissimo episodio di aggressione fisica subito  dal nostro rappresentante sindacale in ARMENA Sviluppo S.p.A. Rosario Cercola, veniva emesso il nostro comunicato sindacale che descriveva il contesto nel quale era maturato l’episodio ed i suoi precedenti, a partire da un primo tentativo di aggressione avvenuto il 16 settembre u.s., a seguito del quale era stato chiesto all’azienda quali provvedimenti e misure intendesse adottare a tutela dei dipendenti, senza peraltro ottenere alcuna risposta. A seguito dell’aggressione il nostro RSA ha trascorso un periodo di malattia di due settimane, rientrando a lavoro in data 14 ottobre u.s.

Nel frattempo per il comprensibile timore che nuovi episodi di aggressione potessero verificarsi, nonché a causa della preoccupazione che un grave stato di ansia si sarebbe potuto verificare ritornando nel luogo dei fatti, in data 10 ottobre u.s. è stata inviata al legale rappresentante di ARMENA Sviluppo S.p.A., dott. Gabriele Mundo, dal nostro RSA la richiesta a firma congiunta sua e dell’avvocato di poter svolgere in regime di smartworking la propria prestazione lavorativa.

In data 14 ottobre u.s. il dott. Gabriele Mundo ha convocato il nostro rappresentante, rientrato in servizio quel giorno, per anticipargli che la concessione dello smartworking non era opportuna, stante il fatto che era stata adottata una serie di misure “per garantire a tutti i lavoratori un ambiente di lavoro sereno e sicuro”, tra le quali la diffida al dipendente protagonista dell’aggressione del 30 settembre “di avvicinarsi alla sede e agli uffici di via Don Bosco 4/f – Napoli”. Detta comunicazione è stata poi successivamente inviata via PEC all’avvocato e via mail al nostro rappresentante.

Orbene, nella giornata di ieri 15 ottobre il dipendente in questione è entrato nuovamente indisturbato per ben due volte nella sede di via Don Bosco 4/f. Una prima in mattinata, provocando anche l’intervento dei CC, e una seconda nel pomeriggio. Questo a conferma dell’inefficacia di fatto delle presunte misure di sicurezza adottate. Come è comprensibile questo ennesimo episodio ha procurato ancora una volta al nostro rappresentante uno stato psicologico di grande disagio, essendo stato costretto per ben due volte nell’arco della giornata lavorativa ad abbandonare il proprio ufficio e a rifugiarsi nella stanza di altri colleghi, fino a chiedere un permesso e ritornare a casa.

Stante il perdurare di una situazione nella quale la sicurezza e la serenità dei dipendenti e delle dipendenti di ARMENA Sviluppo S.p.A. appaiono fortemente minacciate, ribadiamo la necessità come già fatto nel precedente comunicato di adottare misure reali ed efficaci a tutela dell’incolumità dei dipendenti tutti.

Si coglie inoltre l’occasione per invitare la proprietà, ovvero la Città Metropolitana di Napoli, segnatamente nella persona del Sindaco Metropolitano con delega alle società partecipate, avendo egli giuridicamente in capo la responsabilità della vigilanza e del controllo della società, ad effettuare la dovuta verifica di quanto accaduto, nonché della cogenza ed efficacia delle dichiarate misure di sicurezza adottate dalla società ARMENA Sviluppo S.p.A., al fine di evitare ulteriori se non più gravi e tragici episodi.

Napoli, 16/10/2024