ASL SA3, P.O. Agropoli, verso lo sciopero.

Esito negativo dell’incontro in Prefettura sulla vertenza P.O. Agropoli. Chiesto un incontro con l'assessore Montemarano

Napoli -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esito negativo dell’incontro, il 2 luglio, in Prefettura sulla vertenza P.O. Agropoli.

 

Dopo un’accesa e lunghissima discussione, durata oltre quattro ore, dinanzi al Prefetto di Salerno si chiude con un nulla di fatto la riunione sollecitata dall’RDB Cub per risolvere la vertenza del Presidio ospedaliero di Agropoli.

Causa del fallimento del tentativo di conciliazione l’impossibilità, dichiarata dal Direttore Generale dell’Asl Sa3, dottor Donato Saracino, di poter sopperire alle denunciate carenze di organico e strumentali. In realtà il dirigente dell’Asl sa 3 sarebbe disponibile ad altre assunzioni avendone la capacità economica, ma a bloccarlo sarebbero i vincoli imposti dalla Regione.

 

Intanto la Rdb Cub aveva chiesto almeno l’accelerazione delle procedure di assunzione dei dieci infermieri per i quali l’autorizzazione dell’Assessore regionale Montemarano è giunta già circa 20 giorni orsono, assunzioni per cui, secondo il sindacato, basterebbe far scorrere la graduatoria dell’ospedale di San Leonardo (Santi Giovanni Di Dio e Ruggi d’Aragona). Invece la dirigenza dell’Asl Sa3 ha chiesto altri quindici giorni di tempo per stabilire la procedura di assunzione.

 

Unico punto positivo la costituzione di un tavolo tecnico per stabilire, insieme alle parti sociali, quali siano le effettive esigenze strumentali del presidio ospedaliero.

 

Ma a questo punto la Rdb Cub, pur apprezzando la disponibilità del Direttore Generale, per sventare il rischio di chiusura dell’ospedale agropolese, chiederà un incontro direttamente con l’Assessore Regionale Montemarano al fine di sbloccare le tanto sospirate assunzioni.

Si ricorda che la carenza di organico del presidio ammonta a circa 170 unità, tra dirigenti, medici, infermieri, tecnici e ausiliari.

 

Al momento l’occupazione del presidio resta e si annuncia sempre più vicino e probabile uno sciopero di tutto il personale.

 

 

 

 

 8 giugno/2 luglio 2007 , ASL SA3, P.O. Agropoli,

appunti di lotta RdB CUB

 

 

8 giugno prima vittoria  DELL’RDB CUB per i lavoratori.

 

Ottenuta la revoca dei turni di Pronta Disponibilità aggiuntivi presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Agropoli.

 

 

Il giorno 8 giugno c.a. alle ore 13,00 presso la Direzione Sanitaria Aziendale dell’ASL SA 3 si è tenuto un incontro tra la Direzione Sanitaria dell’ASL SA 3 e una delegazione sindacale della RdB CUB. Oggetto dell’incontro proprio i turni aggiuntivi di pronta disponibilità degli infermieri professionali del P.S. di Agropoli.

La delegazione sindacale ha ribadito che gli operatori tutti del P.S. di Agropoli confermano integralmente il documento esposto-diffida del 28.5.2007 e pertanto improrogabilmente dal 9.6.2007 non effettueranno i turni aggiuntivi di Pronta Disponibilità in quanto gli stessi turni, effettuati sin dall’apertura dell’Ospedale di Agropoli, hanno determinato uno stress psico-fisico non più tollerabile dagli Operatori; inoltre la qualità delle prestazioni è ridotta notevolmente a causa della impossibilità di godere regolarmente dei riposi infrasettimanali sia dei turni diurni e pomeridiani, ma principalmente del riposo che segue alla notte.

In definitiva la delegazione della RdB ha sottolineato l’aperta violazione della legge sull’orario di lavoro – cfr. la legge 66/2003 e 213/2004 – e l’aperta violazione di legge anche dell’art. 7 del CCNL del 20.09.2001 sull’istituto della Pronta Disponibilità.

Prima di procedere alle denunce nelle sedi competenti, però, la RdB ha inteso interpellare la Direzione Generale per avviare un confronto e per tenere corrette relazioni sindacali.

 

 

La Direzione Sanitaria Aziendale ha preso atto di quanto esposto dagli Operatori del Pronto Soccorso di Agropoli e delle dichiarazioni della RdB e ha comunicato agli stessi che dal 15.6.2007 i turni della Pronta Disponibilità aggiuntivi non saranno più a carico degli Operatori del P.S. di Agropoli. La Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Agropoli, pertanto, dovrà garantire agli Operatori del Pronto Soccorso di Agropoli che dal giorno 15.6.2007 effettueranno solo i turni notturni e festivi di Pronta Disponibilità del Pronto Soccorso di Agropoli.

Resta da risolvere il problema della carenza di organico che ha determinato finora  il carico intollerabile di lavoro per gli operatori del Pronto Soccorso. Una carenza che non potrà e non dovrà ricadere sulla qualità del servizio offerto ai cittadini.

Per discutere di questa e delle altre gravi problematiche dell’ospedale agropolese (carenza di personale sia medico che paramedico e di strumentazione) la RDB CUB ha organizzato un’assemblea pubblica martedì 19 giugno alle ore 11,30 presso la struttura ospedaliera. 

 

 

E’ giunta sul tavolo del procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, come annunciato, la denuncia presentata ai carabinieri di Agropoli sulle presunte illegittimità e irregolarità commesse nella gestione del Presidio Ospedaliero.

Intanto i lavoratori hanno annunciato al prefetto la partecipazione al sit in previsto per domani dinanzi a Palazzo sant’Agostino. Il comitato di lotta, a cui parteciperà anche una delegazione di cittadini guidati dal parroco don Bruno Lancuba, chiederà di essere ascoltato dalla V Commissione Sanità della Regione Campania. L’appuntamento in strada è previsto tra le 11,00 e le 11,30.

 

A seguito dell'assemblea dei lavoratori tenutasi il 19.06.2007 e dopo tre giorni di occupazione pacifica della Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero dì Agropoli.

 

 

Al Prefetto di Salerno

Al Presidente della Giunta Regionale della Regione Campania On. Antonio Bassolino

All'Assessore Regionale alla Sanità

Al Presidente del Comitato di Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci dell'ASL SA 3

Al Direttore Generale ASL SA 3

Al Direttore Sanitario ASL SA 3

Al Presidente della RSU Aziendale

Aˆ Tutti i Lavoratori ASL SA 3

Al Presidente del Tribunale Diritti dell'Ammalato Vallo della Lucania

 

 

A Tutti gli Organi di Informazione della Provincia di Salerno

 

                                                                                                    LORO SEDI

 

 

 

Oggetto: stato di agitazione di tutto il Personale del Presidio Ospedaliero di Agropoli ‑ ASL SA 3.

 

 

La RdB CUB provinciale proclama lo stato di agitazione di tutto il Personale del P.O. di Agropoli a seguito dell'assemblea dei lavoratori tenutasi il 19.06.2007 e dopo tre giorni di occupazione pacifica della Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero dì Agropoli.

 

L'assemblea ha deciso di chiedere un incontro con il Direttore Generale dell'ASL SA 3 dr. Donato Saracino ‑ per discutere delle  criticità evidenziate e trovare soluzioni immediate per la copertura delle carenze di organico, di tutti i profili professionali ‑ medici, infermieristici, tecnici, ausiliari e addetti alle pulizie, in tutte le UU.OO. dell'Ospedale

 

I lavoratori insieme alla delegazione della RdB CUB hanno presidiato la Direzione Sanitaria per ottenere il predetto incontro.

 

Il dr. Donato Saracino ha incontrato una delegazione dei lavoratori unitamente ai dirigenti sindacali della RdB il 20.6.2007 alle ore '13.00 e dopo un serrato confronto durato tre ore, lo stesso manager, ha assunto l'impegno di trasmettere all'Assessorato Regionale alla Sanità una richiesta di autorizzazione straordinaria per assumere il Personale necessario a risolvere le esposte carenze di organico.

I lavoratori hanno deciso di tenere comunque il presidio nella Direzione Sanitaria di Agropoli in maniera permanente (h 24) fino alla invocata autorizzazione dell'Assessore Regionale ‑

 

Alle ore 17,00 del 21.06.2007 non è pervenuta alcuna autorizzazione da parte dell’Assessorato alla Sanità e pertanto si è deciso di inasprire la vertenza e di proclamare lo stato di agitazione, con l'attivazione delle procedure di conciliazione previste dalle legge sullo sciopero.

 

La RdB CUB di Salerno, a sostegno della vertenza, vuole esporre di seguito, alle SSLL. in indirizzo, alcune delle gravi disfunzioni che quotidianamente si registrano ai presidio ospedaliero di Agropoli con reiterate violazioni di legge:

 

I) turni di servizio: la predisposizione ditali turni é palesemente in violazione delle normative contrattuali e della legge 66/2003 sull'orario di lavoro. Spesso gli stessi turni di servizio non sono siglati dalla direzione sanitaria e presentano addirittura turni scoperti

 

Tali turni vengono addirittura modificati ogni giorno in maniera tale da stravolgere gli stessi rendendo impossibile il recupero psicofisico dei lavoratori che continuamente si vedono comprimere il loro diritto di organizzare e programmare la propria vita privata.

 

2) Personale infermieristico in servizio: in quasi tutte le unità operative vi è la presenza di un solo infermiere professionale per turno e solo utilizzando la pronta disponibilità e turni aggiuntivi di lavoro straordinario si garantisce l seconda unità, così come allo stesso modo si garantisce la presenza del personale tecnico di radiologia in sala operatoria;

 

3) Godimento ferie: il Personale lamenta la impossibilità a potere usufruire del congedo ordinario così come previsto dalle norme contrattuali stante la denunciata carenza di organi o già presente all'apertura dell'Ospedale avvenuta quattro anni fa;

 

4) Personale ausiliario in servizio: in tutte le unità operative ospedaliere e distrettuali non sono presenti le figure ausiliarie di supporto previste dalla legge. Ne deriva che i medici, gli infermieri ed i tecnici sono costretti al reiterato demansionamento per poter garantire le attività di supporto all'assistenza;

 

5)   Personale addetto alle pulizie: il CNS garantisce con lo stesso personale sia la pulizia degli ambienti di degenza che le attività ausiliarie.

 

6)   Carenza Dirigenti medici:     nelle diverse UU.00. ospedaliere vi è una carenza delle figure professionali mediche tale da mettere a rischio la garanzia dei livelli minimi di assistenza, in particolar modo nelle UU.OO. di urgenza ed emergenza laddove vi è l'obbligo di garantire guardia attiva 24 h. Per sopperire a tale carenza, nella sola Unità Operativa di Chirurgia d'urgenza l'Azienda ha fatto ricorso alle consulenze      esterne, onerosissime per l'Azienda che costano oltre 200.000 euro per soli 60 giorni e che tra l'altro non garantiscono alcuna continuità assistenziale di qualità; queste consulenze esterne onerosissime sono inveterate da anni per il Laboratorio di analisi e la Radiologia;

 

6)   Pronta disponibilità e lavoro straordinario in tutte le UU.OO. Ospedaliere: il Direttore Sanitario e Amministrativo tengono in piedi servizi e attività facendo ricorso agli istituti della pronta disponibilità e dello straordinario, istituti questi che dovrebbero essere attivati in Emergenza mentre, invece, in aperta violazione di legge, in particolare del decreto legislativo n. 66/2003, sono attivati per le attività ordinarie. Un esempio: nel Pronto Soccorso e sala operatoria e traumatologia lavorano medici ed infermieri e tecnici che svolgono turni dalle 18 ore alle 24 ore e più, con una ricaduta negativa intollerabile sulla qualità delle prestazioni;

 

7)   Gestione Risorse Umane - Mobilità esterna e interna: Ulteriore causa di spreco e soprattutto di disorganizzazione nella gestione delle risorse umane deriva dall'utilizzo di una moltitudine dì infermieri professionali in funzioni amministrative. Ciò determina quindi la carenza infermieristica nei presidi ospedalieri, nelle sale operatorie e negli ambulatori e l'Azienda, a questo punto per presunte carenze infermieristiche, attiva la mobilità esterna e interna in assenza totale di qualsivoglia regolamento.

 

 

Per tutto quanto esposto e per quanto ancora si è in grado di dimostrare la RdB CUB provinciale esprime un giudizio estremamente negativo sulla gestione manageriale della ASL SA3.

Sui cittadini ricadono i costi di una gestione scellerata con la riduzione delle prestazione della qualità dell'assistenza con ritardi insopportabili nelle liste di attesa che determinano un aumento esponenziale della spesa accreditata esterna senza ottenere alcun miglioramento dei servizi sanitari distrettuali e ospedalieri, altro che contenimento e ottimizzazione delle risorse pubbliche!!!

 

La RdB CUB resta in attesa di segnali chiari, sia di accoglimento delle richieste sia di riscontri puntuali sulle altre vicende sollevate.

 

Intanto è proclamato lo stato di agitazione, a cui seguiranno ulteriori assemblee sui poti di lavoro per accogliere il consenso necessario ad affrontare ulteriori forme di lotta, con il coinvolgimento delle Rappresentanze Sindacali e Politiche a tutti i livelli, fino alla mobilitazione generale di tutti i lavoratori del Presidio ospedaliero di Agropoli per la proclamazione di una giornata di sciopero.

 

In attesa delle procedure di conciliazione previste dalla normativa in vigore.

Distinti saluti.

 

 

Salerno, 21 giugno 2007

 

 

Presentata la denuncia ai carabinieri di Agropoli. Sessantanove le firme raccolte a margine dell’esposto sulle illegittimità compiute nella gestione del presidio ospedaliero di Agropoli.

Lunedì, dunque, la denuncia sarà sul tavolo del Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania.

Precisa e circostanziata l’esposizione dei fatti che ha messo in luce come le carenze di personale e di strumentazione abbiano compromesso la sicurezza dei lavoratori e  la qualità dei servizi offerti, tanto da non poter garantire neppure la sicurezza dei cittadini che si sono finora rivolti all’ospedale.

 

Come, infatti si può garantire che il personale medico o infermieristico sia “lucido” dopo un turno di servizio di 18 ore?

 

E come si può garantire la qualità dell’assistenza con una strumentazione carente, obsoleta o non a norma?

 

Intanto anche Don Bruno Lancuba, parroco di S. Maria delle Grazie ad Agropoli e già protagonista di una protesta per il pericolo di declassamento del presidio ospedaliero, ha deciso di appoggiare la protesta dei lavoratori.

 

Un comitato di cittadini presieduto dal combattivo parroco e dal sindacato parteciperà al sit in previsto per martedì dinanzi a Palazzo Sant’Agostino per chiedere un’audizione alla V Commissione Sanità della Regione Campania, il cui arrivo a Salerno è previsto proprio in quel giorno alle 11,30.

Segue il testo completo della denuncia.

                                                                                     

LA DENUNCIA

 

 

Al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Agropoli

                                                                                                                                                                               

Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania

 

All’Ufficio del Procuratore Generale presso la Corte dei Conti - Napoli 

 

Al Ministro della Salute – On. Livia Turco

 

Al Presidente della Giunta Regionale – On. Antonio Bassolino

 

All’Assessore Regionale alla Sanità della Regione Campania

 

Al Collegio Sindacale dell’ASL SA 3

 

Al Direttore Generale ASL SA 3

 

A Tutti gli Organi di Informazione della Provincia di Salerno

 

 

                                                                            LORO SEDI

 

 

 

Oggetto:  esposto- denuncia con richiesta di accertamento in ordine alla configurazione di possibili illeciti penali, contabili e disciplinari.

 

 

I sottoscritti signori:

 

Seguono 69 nominativi , con indicazioni anagrafiche e di domicilio

 

 

PREMESSO CHE

  

·        il giorno 19 Giugno 2007 alle ore 11,30 si è tenuta un'assemblea dei lavoratori del Presidio Ospedaliero di Agropoli, convocata dalla Organizzazione Sindacale RdB CUB, per discutere sulle gravissime carenze di organico che ha l'Ospedale e che riguardano tutte le categorie professionali operanti nel nosocomio (medici, infermieri, tecnici, ausiliari);

·        l'assemblea dopo ampia e partecipata discussione ha deciso di occupare pacificamente la direzione sanitaria dell'Ospedale per chiedere un incontro urgente al Direttore Generale dell'ASL SA 3 - dr. Donato Saracino;

·        il dr. Donato Saracino ha incontrato una delegazione dei lavoratori unitamente ai dirigenti sindacali della RdB il 20.6.2007 alle ore 13,00 e dopo un serrato confronto durato tre ore, lo stesso manager, ha assunto l'impegno di trasmettere all'Assessorato Regionale alla Sanità una richiesta di autorizzazione straordinaria per assumere il Personale necessario a risolvere le esposte carenze di organico;

·        durante l'incontro il Direttore Generale ha sostenuto che nel bilancio regionale la spesa sostenuta dall'ASL SA 3 per il presidio ospedaliero di Agropoli non veniva riconosciuta dal competente Assessorato in quanto, era lo stesso Ospedale in quanto tale, ad essere messo in discussione dall'Assessorato ed aggiungeva a rinforzo di quanto asserito che l'UTIC e la Cardiologia di Agropoli non erano stati inseriti nel piano ospedaliero regionale approvato di recente;

·        il comitato di lotta decideva, a questo punto, di coinvolgere anche la massima autorità sanitaria cittadina nella persona del Sindaco e anche la giunta comunale con tutte le forze politiche del consiglio comunale di Agropoli rispetto alle dichiarazioni ricevute dal dr. Donato Saracino;

·        i lavoratori hanno anche deciso di tenere comunque il presidio nella Direzione Sanitaria di Agropoli in maniera permanente (h 24) fino alla invocata autorizzazione dell'Assessore Regionale;

·        alle ore 17,00 del 21.06.2007 non essendo pervenuta alcuna autorizzazione da parte dell'Assessorato alla Sanità si è deciso di inasprire la vertenza e di proclamare lo stato di agitazione, con l'attivazione delle procedure di conciliazione previste dalle legge sullo sciopero.

·        durante l'ultima assemblea tenutasi dopo quattro giorni di occupazione, il 22.6.2007, i lavoratori hanno valutato negativamente il silenzio opposto da parte dell'Azienda e dal competente Assessorato ed hanno deciso di portare all'attenzione dell'autorità giudiziaria quanto segue per il ripristino della legalità nel nosocomio, per tutelare i cittadini che affluiscono in Ospedale ad avere prestazioni di qualità e per la propria tutela rispetto a eventuali situazioni critiche che possono verificarsi in Ospedale a seguito delle violazioni che di seguito si riportano.

           

            CONSIDERATO CHE

 

1) La predisposizione dei turni di servizio sino ad oggi è stata effettuata palesemente in violazione delle normative contrattuali di settore e della

     legge 66/2003. Si richiama in particolare l'attenzione delle SS.LL. sul monte orario giornaliero e mensile che ciascun operatore ha finora

     garantito tra turni di lavoro ordinario con l'orario aggiuntivo del lavoro straordinario e le ore effettuate di pronta disponibilità. In pratica si è

     verificato innumerevoli volte che i singoli operatori hanno superato anche le 18 ore di lavoro continuo. Spesso gli stessi turni di servizio non

     sono stati siglati dalla direzione sanitaria e presentano addirittura turni scoperti. Tali turni vengono addirittura modificati ogni giorno in

     maniera tale da stravolgere gli stessi rendendo impossibile il recupero psico-fisico che continuamente si vedono comprimere il loro diritto di

    organizzare e programmare la propria vita privata. La prova di quanto esposto è rinvenibile nelle fotocopie dei turni di servizio agli atti delle

    singole UU.OO. e degli uffici amministrativi del personale e del dirigente infermieristico.

 

 

2)   Personale infermieristico in servizio :

     In quasi tutte le unità operative vi è la presenza di un solo infermiere professionale per turno e solo utilizzando la pronta disponibilità e turni

     aggiuntivi di lavoro straordinario si garantisce la seconda unità, così come allo stesso modo si garantisce la presenza del personale tecnico di

     radiologia in sala operatoria;

 

3) Godimento ferie:

      i lavoratori lamentano la impossibilità a potere usufruire del congedo ordinario così come previsto dalle norme contrattuali stante la

     denunciata carenza di organico già presente all'apertura dell'Ospedale avvenuta nel 2004;

 

4)   Personale ausiliario in servizio :

     In tutte le unità operative ospedaliere e distrettuali non sono presenti le figure ausiliarie di supporto previste dalla legge .

     Ne deriva che i medici, gli infermieri ed i tecnici sono costretti al reiterato demansionamento per poter garantire le attività di supporto

     all'assistenza;

 

4)   Personale addetto alle pulizie :

      Il CNS che è una Ditta esterna ha in appalto i servizi di pulizia e gestisce con lo stesso personale sia la pulizia degli ambienti di degenza             

      che le attività ausiliarie, con un contratto a metri per le pulizie e un contratto a ore per l'ausiliariato.

 

5)   Carenza Dirigenti medici:

      nelle diverse UU.OO. ospedaliere vi è una carenza delle figure professionali mediche tale da mettere a rischio la garanzia dei livelli minimi di assistenza, in particolar modo nelle UU.OO. di urgenza ed emergenza laddove vi è l'obbligo di garantire guardia attiva 24 h.

      Per sopperire a tale carenza, nella sola Unità Operativa di Chirurgia d'Urgenza l'Azienda ha fatto ricorso alle consulenze esterne, onerosissime per l'Azienda che costano oltre 200.000 euro per soli 60 giorni fino al 30settembre , che tra l'altro non garantiscono alcuna continuità assistenziale di qualità; queste consulenze esterne onerosissime sono inveterate da anni per il Laboratorio di Analisi e la Radiologia;

 

6)   Pronta disponibilità e lavoro straordinario

in tutte le UU.OO. Ospedaliere il Direttore Sanitario e Amministrativo tengono in piedi servizi e attività facendo ricorso agli istituti della pronta disponibilità  e dello straordinario, istituti questi che dovrebbero essere attivati in emergenza mentre, invece, in aperta violazione di legge, in particolare dell'art. 7 del CCNL Integrativo del 20.09.2001 e del decreto legislativo n. 66/2003, sono attivati per le attività ordinarie. Un esempio: nel Pronto Soccorso e sala operatoria e traumatologia lavorano medici ed infermieri e tecnici che svolgono turni dalle 18 ore alle 24 ore e più, con una ricaduta negativa intollerabile sulla qualità delle prestazioni.

 

7) I sottoscritti dipendono segnalano altresì che in alcune UU.OO. sono attivati posti letto che non potrebbero essere utilizzati in quanto privi delle strumentazioni che li rendono a norma (campanello, erogatore ossigeno, apparecchiature elettromedicali per osservazione e monitoraggio, aspiratori e impianto luci).

 

8) La sala gessi annessa alla U.O. di Traumatologia pure essendo operativa (dal 1 giugno al 31 agosto 2006 sono state effettuate  2000 prestazioni ) non ha nemmeno 1 (una) unità in dotazione e tutte le prestazioni devono essere assicurate dall’infermiere presente in reparto a discapito di tutta l’utenza già ricoverata.

 

9) Al Pronto Soccorso di Agropoli durante la stagione estiva si sono registrati dalle 150 alle 200 prestazioni al giorno (basta consultare i registri degli anni scorsi) e i lavoratori hanno affrontato tale enorme mole di lavoro con strumentazioni inadeguate e limitazioni logistiche che rendono insicure e al limite della legalità le prestazioni erogate. Per una migliore comprensione delle inefficienze e dei disservizi che si possono verificare al Pronto Soccorso si rinvia alle diverse note inviate ai vari dirigenti aziendali e che si allegano al presente esposto.  

 

10) Nella sala Operatoria si segnala, nonostante ripetute segnalazioni ai dirigenti del nosocomio e dell’Azienda, l’assenza di apparecchiature per la laparascopia e l’endoscopia, che determinano enormi ritardi per la individuazione della esatta diagnosi e dell’intervento operatorio appropriato da eseguire. A volte si è stati costretti con pazienti emorragici a recarsi presso l’Ospedale di Vallo della Lucania per eseguire prima dell’intervento chirurgico le predette indagini diagnostiche.

 

11) I sottoscritti dipendenti espongono inoltre alle SS.LL. in indirizzo una paradossale situazione: la direzione sanitaria aziendale con la nota prot. n. 976/ds-asl del 31 maggio 2006, che si allega, ha inteso fornire le direttive ai vari dirigenti dei PP.OO. e dei DD.SS. dell’Azienda in merito all’obiettivo aziendale di perseguire l’equilibrio economico-finanziario. Ebbene nonostante ciò il Direttore Sanitario ed il dirigente Infermieristico del P.O. di Agropoli hanno continuato a violare sistematicamente le norme richiamate nella predetta direttiva senza alcun pudore con protervia e arroganze varie che in alcune occasioni si sono trasformate in minacce di trasferimento ad altra sede se i lavoratori non “ubbidivano” ai loro superiori.

 

12) Si è fatto ricorso per il passato all’istituto della mobilità d’ufficio per sostituire qualche infermiere in malattia o in ferie nelle diverse UU.OO. dell’ospedale.

Tale mobilità è stata eseguita prendendo gli infermieri che erano presenti al distretto, che garantivano quindi le prestazioni territoriali, e trasferendoli in Ospedale. Questo ha determinato un allungamento delle liste di attesa nei rispettivi ambulatori dove sono stati sottratti gli infermieri!!! A pagare sono stati ancora una volta gli ignari cittadini.

 

13) Infine i sottoscritti lavoratori intendono allegare al presente esposto due note, a firma dell’Ufficio Legale dell’IPASVI, che illuminano ulteriormente tutte le violazioni e le inefficienze che, scientemente, i dirigenti aziendali hanno mantenuto e continuano a mantenere in essere nel Presidio Ospedaliero di Agropoli.     

 

TANTO PREMESSO  E CONSIDERATO

 

In definitiva i sopraindicati firmatari intendono presentare questo esposto-denuncia alle competenti autorità in indirizzo per C H I E D E R E alle SS.LL. in indirizzo di esercitare i poteri di cui dispongono, ciascuno per le rispettive competenze, per adeguare la dotazione organica del Presidio Ospedaliero di Agropoli ove prestano servizio, di tutte le figure professionali occorrenti (medici, infermieri, tecnici, ausiliari) per garantire i livelli minimi di assistenza quali-quantitativi che sono previsti dalla normativa nazionale, regionale e locale (Atto aziendale).

E’ inaccettabile, per esempio, che nelle UU.OO. sia presente un solo infermiere professionale che assorbe tutti i carichi di lavoro presenti in corsia: dalle pulizie elementari fino all’assistenza sanitaria diretta ai pazienti.

I sottoscritti non sono più disposti a lavorare in un contesto dove è presente una confusione estrema di ruoli e competenze senza alcun protocollo, senza un qualsivoglia modello organizzativo di riferimento e dove particolarmente a farne le spese sono i degenti delle Unità Operative che nonostante l’abnegazione e la professionalità degli operatori coinvolti non hanno la garanzia di un’assistenza sanitaria e alberghiera umana e adeguata.

Inoltre si fa presente che sono violate anche le norme di riferimento per la sicurezza sia degli operatori sia dei pazienti ricoverati.

 

La delibera presenta notevoli profili di possibile contrasto con legge, regolamenti e contratti collettivi di settore, si chiede che gli uffici in indirizzo ciascuno per quanto di competenza, vogliano valutare se dalla stessa emergano comportamenti penalmente rilevabili ed in tal caso valutino la possibilità di dar corso alle conseguenti azioni di responsabilità penale nei confronti di organi ed uffici che possano essersi resi responsabili delle stesse.

 

Valutino, inoltre, se il pubblico denaro, amministrato dalla ASL in indirizzo, sia stato correttamente speso per l’aggravio sul bilancio del pagamento di retribuzioni che potrebbero essere non dovute ed anche in questo caso, ove si rilevassero infrazioni contabili, imputare agli organi ed alle persone fisiche che li rappresentano l’eventuale azione di rivalsa per il recupero di quanto eventualmente illegittimamente sperperato.

 

In ultimo gli esponenti chiedono, in presenza di accertamento di infrazioni a norme, regolamento e contratto, che si dia corso alle conseguenti azioni disciplinari nei confronti dei responsabili fisici degli uffici ed organi ai quali tali infrazioni fossero eventualmente attribuite.

 

Per tutte queste ragioni i sottoscritti chiedono alla magistratura ordinaria e contabile, nonché agli organi di vigilanza interni aziendali,  che vengano disposti gli atti di indagine occorrenti ad accertare, verificare ed eventualmente confermare la presenza delle denunciate illegittimità e/o illegalità con le conseguenti declaratorie di responsabilità sollecitando, in tal caso,  le proprie audizioni quali persone informate sui fatti.

 

 

Si allegano i seguenti documenti:

 

1)      Nota prot. n. 976 a firma del Direttore Sanitario aziendale;

2)      Nota del 21.05.2007 a firma del personale di Pronto Soccorso;

3)      Nota del 8.6.2006 a firma del personale di Pronto Soccorso;

4)      Nota del 16.09.2006 a firma del personale della Traumatologia;

5)      Esposto-denuncia del 5.6.2007 a firma del personale di Pronto Soccorso;

6)      Nota del 15.3.2005 a firma del personale di pronto Soccorso;

7)      Nota del 21.6.2007 a firma del Segretario Provinciale della RdB CUB;

8)      Interrogazione urgente a firma del consigliere regionale Gerardo Rosania;

9)      Nota del 12.04.2005 a firma del Caposala del Pronto Soccorso

10)  Esposto con diffida del 28.5.2007 a firma del personale di Pronto Soccorso;

11)  Nota dell’Ufficio Legale dell’IPASVI del 14.04.2005;

12)  Nota dell’Ufficio Legale dell’IPASVI del 26.7.2006.   

 

 

26 GIUGNO

 

Solo alle 15,00, dopo un lungo e movimentato sit in dinanzi a Palazzo Sant’Agostino i lavoratori dell’ospedale di Agropoli aderenti alla RDB CUB sono riusciti ad ottenere l’audizione in V Commissione. Nelle mani del presidente onorevole Angelo Giusti è stato presentato sia il documento con le richieste del personale sia la denuncia presentata alla Magistratura.

«Poiché non vendo fumo – ha dichiarato l’onorevole Giusti – vi dico che istituirò un tavolo tecnico tra la V Commissione, l’Assessore regionale Montemarano, il direttore Generale e le parti sociali per esaminare insieme quali sono le effettive necessità del presidio ospedaliero di Agropoli e quali i provvedimenti da assumere».

La risposta del Presidente, incoraggiante, ma non risolutiva nell’immediato, ha fatto sì che il presidio presso la Direzione Sanitaria del nosocomio non fosse ancora tolto.

Domattina alle 9,00, infatti, si terrà un’assemblea aperta al pubblico per decidere il da farsi. Vi prenderà parte anche il Comitato dei cittadini organizzato da Don Bruno Lancuba.

Intanto i lavoratori della RDB CUB hanno ottenuto la solidarietà della RSU.

 

 

27 giugno 2007

 

 

S’inasprisce la protesta al presidio ospedaliero di Agropoli.

 

L’emanazione di nuovi ordini di servizio da parte del dirigente infermieristico che, nonostante la situazione più volte denunciata dai lavoratori, proseguivano nel rendere insostenibili i turni di lavoro con oltre 18 ore ad unità, ha fatto sì che l’assemblea tenutasi stamane alle 9,00, decidesse non solo di proseguire il presidio ad oltranza, ma che decidesse anche di occupare la stanza del dirigente in questione.  Questi, infatti, non ha voluto né ritirare né modificare i turni “incriminati”, turni che – si ribadisce – non garantiscono la sicurezza né dei lavoratori né dei cittadini e sono palesemente illegittimi.

Le condizioni psicofisiche dei lavoratori, infatti, già da tempo rendono intollerabile sopportare simili carichi di lavoro.

Intanto il comitato dei cittadini guidato da Don Bruno Lancuba sta valutando la possibilità di intraprendere nuove azioni a sostegno della protesta.

29 giugno 2007

 

Approderà davanti al Prefetto la vertenza dei lavoratori dell’ospedale di Agropoli.

 

Lunedì mattina alle 10,00, infatti la RDB CUB ed una delegazione di lavoratori, saranno ricevuti dal rappresentante di Governo per esaminare la difficile situazione del nosocomio.

All’incontro parteciperà anche il Direttore Generale dell’Asl Sa3 dott. Donato Saracino.

Nella riunione tenutasi ieri mattina a Vallo della Lucania (insieme alla Rsu) , infatti, i manifestanti, che tutt’ora sono in presidio presso la Direzione Sanitaria del P.O., hanno ribadito la necessità di assumere decisioni urgenti per risolvere sia il problema della carenza di organico che quello delle numerose carenze strutturali. Al momento l’ospedale non risponde agli standards richiesti dalla legge per l’assistenza sanitaria di emergenza e di urgenza. Per questo nell’incontro di lunedì mattina si chiederanno garanzie per la messa in sicurezza del nosocomio agropolese e per prestazioni di qualità.

Il Direttore Generale ha assicurato a sindacato e lavoratori che si presenterà dinanzi al Prefetto con una proposta concreta di riorganizzazione.

Intanto la RDB Cub chiama a raccolta cittadinanza, istituzioni e personalità politiche presso la Provincia con un manifesto che invita a partecipare alla pubblica assemblea che si terrà in ospedale sempre lunedì alle 18,00, dopo l’incontro con il Prefetto.

Stamane, comunque, una delegata della RDB è stata ascoltata a Palazzo Sant’Agostino dal sottosegretario alla Sanità Gianpaolo Patta, esponendogli nei particolari la situazione del presidio ospedaliero.

 

Per il coordinamento sanità  Vito Stornello

addetto stampa  Stefania Battista