Tagliata l’acqua ai vigili del fuoco di Avellino: ora spegnere gli incendi è un problema serio
I Vigili del Fuoco di Avellino si sono improvvisamente svegliati a secco, senza l’acqua per rifornire le autobotti destinate a spegnere gli incendi.
Assurdo? Nulla è assurdo quando a metterci lo zampino è l’inflessibile burocrazia del Belpaese, che non guarda in faccia a nessuno!
Per uno strano accidente, l’impianto di erogazione dell’acqua del Comando di Avellino destinato al rifornimento delle autobotti viene infatti conteggiato in bolletta. I Vigili del Fuoco sono però in bancarotta e non hanno fondi nemmeno per le cose più elementari: il Comando di Avellino ha deciso di non pagare e di conseguenza la ditta erogante ha apposto i sigilli all’impianto.
Morale, i pompieri di Avellino non hanno acqua per spegnere gli incendi e per riempire le autobotti sono costretti a fare 10 chilometri, andata e ritorno, fino all’unico idrante presenta ad Avellino, in località Pianodardine, fare il pieno e riversare il liquido nella cisterna del comando che poi la eroga ai mezzi di soccorso.
La beffa è che a rifornirli di acqua è la stessa ditta che ha apposto i sigilli all’impianto del comando.
Coordinamento USB Vigili del Fuoco