Berlusconi e Montemarano DECIDONO LE SORTI DELLA SANITA' IN CAMPANIA

Occorre sapere come stanno le cose e mobilitarsi per difendere i propri diritti di cittadini e di lavoratori. Chi lo fa ogni giorno, come i sindacati di Base, ha proclamato uno

Napoli -

Berlusconi e Montemarano

Stanno decidendo la fine che dovrà fare la sanità in Campania

 

Ma nelle AA.SS.LL. e nelle AA.OO. i sindacati aziendali concertativi continuano a mobilitare i lavoratori per difendere quote di straordinario, indennità soppresse, posizioni organizzative e altri problemi interni, sia pure importanti per i lavoratori, ma sicuramente meno importanti di quelli che stanno arrivando e che provocheranno una riduzione dell’assistenza per i cittadini, il pericolo di commissariamento che bloccherà anche le poche attività attuali, la sanità pubblica che passa nelle mani degli imprenditori privati, la criminalizzazione dei lavoratori pubblici ed il rischio del posto di lavoro per molti operatori.

Non si capisce se è un limite politico, una mancanza di conoscenza dei problemi o un modo per spostare l’attenzione dei lavoratori volutamente dai problemi veri, le cui responsabilità sono riconducibili anche alla politica sindacale concertativa che queste OO.SS. hanno portato avanti in questi anni e che tanti danni ha prodotto alla Sanità pubblica in Campania, ai cittadini e ai lavoratori del settore, costretti oggi a pagarne le conseguenze.

La R.d.B./CUB, ha sempre lottato contro questa politica, nei luoghi di lavoro e sui territori, in difesa dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, indipendentemente da chi governava il paese, grazie al fatto che è una O.S. indipendente, conflittuale, di classe e non concertativa, dicendo sempre ai lavoratori e ai cittadini, come stavano le cose.

Oggi che al governo c’è la classe parassitaria degli imprenditori, insieme a fascisti e leghisti, senza nemmeno una opposizione, il pericolo per i cittadini e per i lavoratori è enorme.

Perciò occorre sapere come stanno le cose e mobilitarsi per difendere i propri diritti di cittadini e di lavoratori. Chi lo fa ogni giorno, come i sindacati di Base, ha proclamato uno

 Sciopero Generale

con manifestazione Nazionale a Roma il 17 ottobre 2008.

 

I cittadini e i lavoratori sono invitati a partecipare compatti.