Cari Mass-Media

Lettera aperta agli organi d'informazione

Napoli -

Gentile direttore,
il 17 novembre la CUB e il sindacalismo di base hanno proclamato uno sciopero generale per l’intera giornata e organizzato ben 12 manifestazioni nelle principali città italiane: Milano, Roma, Torino, Genova, Padova, Trieste, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Cagliari, Bari. Pertanto con questa lettera le chiediamo di dare uno spazio adeguato sulla sua testata alla mobilitazione. E denunciamo che spesso, sui media, si sono verificate censure sulla attività dei sindacati di base e  alternativi.

-Grazie anche alla sua collaborazione contiamo che ciò non accada anche perché la Cub e tutto il sindacalismo di base scenderanno in piazza insieme a lavoratori, pensionati e precari con l’obiettivo ambizioso di incidere sulle politiche sociali ed economiche.
Non è uno sciopero rituale di protesta, ma il momento culminante di una mobilitazione costruita dal basso che rivendica un vero e proprio programma di politica economica e sociale, totalmente alternativo alle politiche liberiste del Governo Prodi, che ha come parola d’ordine la redistribuzione del reddito.
Per il sindacalismo di base per rilanciare l’economia italiana è necessario prendere una direzione completamente diversa, perché sono le politiche liberiste che hanno reso precaria l’esistenza di milioni di persone.
La vita dei ceti popolari è diventata insostenibile. Il risultato di queste politiche è che a fronte di 9 milioni di persone relativamente o assolutamente povere ci sono 702mila famiglie, su 22 milioni, che hanno un patrimonio finanziario che equivale al 60% del Pil (ricerca Aipb).
Per rimettere in piedi l’economia non serve dare più soldi alle imprese come fa anche questa Finanziaria, ma redistribuire il reddito per rimettere in moto i consumi. Il tanto decantato “ruolo sociale” delle imprese, in questi anni, è stato infatti solo quello di pensare ad intascare profitti più alti eppure, anche a sinistra e all’interno dei sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, si pensa ancora che la ripresa e la risposta ai drammatici problemi sociali passi dal sostegno alle imprese.

Concludendo la mobilitazione è stata proclamata per chiedere la redistribuzione del reddito a favore di lavoratori, pensionati e precari e dire No alla Finanziaria liberista di Confindustria, Governo e Cgil, Cisl e Uil e per ottenere:
-    un aumento consistente di salari e pensioni e alla loro rivalutazione automatica a fronte della crescita dei prezzi e il reddito garantito a precari, disoccupati e cassaintegrati;  
-    l’abolizione immediata del pacchetto Treu e della legge 30 per avere un lavoro stabile e tutelato;
-    il rilancio di previdenza, scuola e sanità pubbliche;
-    la cancellazione della norma del silenzio-assenso per il trasferimento del Tfr;
-    la cancellazione delle spese militari per dire “Basta alle guerre’’.

 Milano, 9 novembre 2006

Il coordinatore nazionale della CONFEDERAZIONE UNITARIA di BASE (CUB)
            Piergiorgio Tiboni

 

In Campania la MANIFESTAZIONE REGIONALE si svolgerà con un CORTEO che partirà alle ore 9.30 da Piazza San Francesco (PORTA CAPUANA)