Centri per l’Impiego, USB alla Regione Campania: è ora di assumere gli idonei
Sono state pubblicate venerdì 15 ottobre, dopo una lunga attesa, le graduatorie definitive del concorso per il potenziamento dei Centri per l'impiego della Regione Campania. La selezione pubblica, bandita nel 2019, ha avuto un iter travagliato per via della pandemia che ha causato diversi stop & go, allungandone notevolmente i tempi di espletamento.
La procedura si inserisce nell'ambito del complessivo progetto di potenziamento dei Centri per l'impiego, finalizzato a consentire alle strutture pubbliche di fare fronte all'erogazione uniforme sul territorio nazionale dei servizi a imprese e cittadini e alla gestione delle misure di politica attiva, con particolare riferimento al Reddito di Cittadinanza. Un obiettivo considerato strategico nell'ambito delle politiche del lavoro, il cui raggiungimento, però, ha subito diverse battute d'arresto e quasi nessuna Regione ha provveduto a portare a termine le assunzioni previste.
Tra queste la Regione Campania dove, in ogni caso, non sarebbe sufficiente l'arruolamento dei soli vincitori del concorso appena terminato per dare piena e reale operatività ai CPI, notoriamente sottorganico, anche a causa dei numerosi pensionamenti.
Il concorso appena terminato, infatti, prevede l'assunzione di 641 operatori, tra diplomanti e laureati, ai quali si aggiungeranno ulteriori 257 posti a tempo determinato per i quali è già prevista la stabilizzazione dal D.L. 4/2019, art.12, comma 3 bis. Il D.M. 54/2020 ha ripartito invece tra le Regioni le unità di lavoro a tempo pieno ed indeterminato da assumere; alla regione Campania sono state attribuite 1840 unità.
Tuttavia, la Regione Campania ha previsto, nel Piano triennale dei fabbisogni del personale, solo le 641 unità messe a concorso e le 257 unità a tempo determinato da stabilizzare. Inspiegabilmente la Regione Campania ignora le 942 unità di personale attribuitele dal Piano di Potenziamento dei CPI, per le quali il Ministero del Lavoro, al fine dell’erogazione delle risorse a copertura, attende la stipulazione dei relativi contratti di lavoro. Da fonti informali, ci risulta che la Regione Campania non potrebbe proseguire la fase di reclutamento delle rimanenti 942 unità a causa degli oneri di funzionamento dei CPI, che, a suo dire, sono di competenza del Ministero del Lavoro.
Nella bozza di legge di bilancio varata dal Governo, art. 21, sono previsti gli oneri di funzionamento per i CPI per 70 milioni di euro; quindi, anche questa criticità sembra risolta.
L'Unione Sindacale di Base chiede alla Regione Campania:
- Di integrare il Piano Triennale del Fabbisogno di Personale prevedendo l’aumento della dotazione organica afferente i CPI di 942 unità, come previsto dal D.M.54/2019;
- Di assorbire parte del fabbisogno delle 942 unità dallo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso per il reclutamento delle 641 unità;
- Di bandire a stretto giro le procedure concorsuali per il reclutamento delle unità residue fino al completamento delle 1840 unità ovvero attingere a graduatorie in corso di validità per profili professionali similari.
Alla luce di quanto esposto, l'Unione Sindacale di Base chiede alla Regione Campania un incontro a stretto giro allo scopo di conoscere lo stato dell'arte del processo di reclutamento in oggetto.
Riteniamo che il potenziamento dei Centri per l’impiego pubblici sia un percorso urgente e obbligato per garantire a tutti i cittadini, su tutto il territorio nazionale, servizi di qualità all’altezza delle sfide del presente e che le assunzioni di cui la Pubblica Amministrazione ha bisogno dopo anni di blocco, rappresentino una esigenza non più rinviabile sia per ridare piena funzionalità della macchina amministrativa che per fornire non meno importanti risposte occupazionali.
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Unione Sindacale di Base – Federazione Campania
29-10-2021