COMMISSIONE FORMAZIONE -RESOCONTO-
Oltre al resoconto sulla formazione alleghiamo un articolo del “Fatto Quotidiano” del 24 novembre su un immobile dell’INPS.
La denuncia riguarda un appartamento, vista Colosseo, acquistato nel 2008 a 177 mila euro da Patroni Griffi, attuale sottosegretario alla presidenza del consiglio ed ex ministro della funzione pubblica nel governo Monti.
L’articolo riporta che in questi giorni il sottosegretario ha venduto l’appartamento per 800 mila euro.
Si è tenuta la riunione della Commissione Formazione che si era resa necessaria, non solo per aggiornarne i lavori ma soprattutto per una prima risposta al comunicato della USB sul problema dei cosiddetti “ottimizzatori del servizio”, di cui si era appresa la possibile costituzione dal messaggio Hermes della Direzione Centrale Formazione dell’8 Novembre 2013.
La riunione è stata introdotta dal Dirigente Centrale fissando l’ordine della discussione su :
- 1. Messaggio Hermes n.16024 “Sviluppo e formazione per la valorizzazione delle persone a supporto dell’integrazione e dell’eccellenza dei servizi”
- 2. Messaggio Hermes 18124 “individuazione di nuclei regionali di ottimizzatori del servizio” e “Definizione/aggiornamento dei criteri di scelta del personale al quale attribuire incarichi di docenza per interventi formativi regionali”
- 3. Seconda fase “strategia vasi comunicanti”
La prima notazione che ci siamo sentiti in obbligo di fare, dopo l’illustrazione del Dirigente Centrale, è che non appare corretto il comportamento dell’Amministrazione che costringe i componenti della Commissione Formazione ad un ruolo di “notai”, che possono solo prendere atto di messaggi già inviati all’esterno (uno datato 8 ottobre, l’altro 8 novembre) come decisioni già assunte su cui non è possibile intervenire a modifica.
Una modalità che non possiamo accettare, anche perché rispetto alla definizione dei criteri per l’individuazione dei docenti avevamo sollevato il problema nel precedente incontro della commissione, e ci saremmo aspettati una convocazione per discuterne invece che un messaggio in cui tutto era stato già deciso.
Nel merito degli argomenti, abbiamo sottolineato che la cosiddetta integrazione è ancora solo una definizione che viene utilizzata per la predisposizione dei documenti, a cui manca una reale traduzione nell’organizzazione del lavoro, che invece fa ancora registrare una incomprensibile duplicità delle responsabilità Dirigenziali, sia a livello di Direzioni Centrali che di Direzioni Regionali, alle quali la formazione si rivolge in termini di condivisione e collaborazione.
Una situazione organizzativa che complica notevolmente il progetto della formazione per la valorizzazione del personale a supporto dell’integrazione, illustrato nel messaggio del 8 ottobre, che deve inoltre fare i conti con la situazione di blocco del contratto Nazionale, le difficoltà sul Fondo Incentivante del Contratto Integrativo e la vera integrazione economica tra i lavoratori INPS, INPDAP, ENPALS.
Considerate le notevoli ricadute sui lavoratori, in termini di sistema professionale, attribuzione incarichi, progressione economica/carriera, riqualificazione, che il progetto presentato dalla Direzione Centrale Formazione contiene, abbiamo chiesto che tutto l’argomento venga portato all’attenzione del tavolo nazionale, insieme a quello relativo ai cosiddetti “ottimizzatori” del messaggio del 8 novembre, sui quali è stato chiesto un chiarimento dalla stessa Dirigenza Regionale per la sovrapposizione di ruoli che si potrebbe venire a determinare con altre figure.
In relazione alla sintetica anticipazione che il Dirigente Centrale ha voluto fare sull’argomento, abbiamo comunque risposto evidenziando che la perdita delle conoscenze e la necessità di garantirne il trasferimento, a cui il Direttore della Formazione faceva riferimento, può e deve trovare risposta in una profonda revisione dei carichi di lavoro, soprattutto con riferimento alla qualità, piuttosto che pensare a nuove figure a cui ricorrere in termini di formazione, che rischierebbero di innescare una serie di aspettative in termini di riconoscimenti anche di carattere indennitario assolutamente non proponibili.
Sull’avvio della seconda fase dell’attività di formazione della cosiddetta “strategia dei vasi comunicanti” il Dirigente Centrale ha illustrato le diverse modalità con cui si intende procedere; in particole la predisposizione di questionari/interviste da sottoporre al personale in via del tutto anonima per l’individuazione dei fabbisogni formativi, propedeutici alla costituzione di Focus Group mirati alla definizione dei successivi percorsi formativi che si rendessero necessari.
A tale proposito abbiamo espresso tutta la nostra perplessità in tema di anonimato, visto il possibile controllo informatico, e sollecitato una risposta in merito a quanto accaduto con l’analoga “rilevazione anonima delle competenze” effettuata in perfetta solitudine solo dalla Regione Veneto.
Il Dirigente Centrale si è riservato di approfondire e dare una risposta in merito, così come si è riservato di fare chiarezza rispetto alla nostra denuncia sulla convocazione di corsi di formazione che qualche direzione ha stabilito nelle ore pomeridiane e sull’avvio di corsi di formazione non previsti dai piani di formazione oggetto degli accordi con le OO.SS. a livello regionale.
La Commissione ha chiuso i lavori fissando il nuovo appuntamento prima di Natale sulla bozza della nuova circolare, ma ovviamente siamo in attesa della fissazione dell’incontro del tavolo nazionale dal quale è impossibile prescindere.