CONSORZI DI BACINO DELLA CAMPANIA - LA REALTÀ' BENEVENTANA

SINTESI DEGLI INCONTRI ISTITUZIONALI CON LA USB

Benevento -

“Importanti incontri Istituzionali a livello Regionale si sono tenuti con USB, inerente la delicata e drammatica situazione che da tempo sta interessando i lavoratori dei Consorzi di Bacino della Campania e più segnatamente quelli dei consorzi della provincia di Benevento”

 

Mercoledì 20 gennaio u.s. la USB è stata ricevuta in Audizione alla Commissione Consiliare Speciale per la Trasparenza e le attività della regione.

 

Giovedì 21 gennaio u.s, è proseguito il confronto con tutte le OO.SS., a livello Regionale con il Vice Presidente – Bonavitacola – e la partecipazione dei Commissari Liquidatori dei Consorzi di Bacino della campania .

 

In riscontro alla richiesta di Audizione promossa da USB inerente la vertenza che da tempo sta interessando i lavoratori dei Consorzi di bacino della regione Campania e della più complessa questione che attiene al ciclo integrato dei rifiuti in Campania, nel pomeriggio di Mercoledì 20 gennaio 2016 si è tenuta l’Audizione alla "Commissione Consiliare Speciale per la trasparenza, per le attività della Regione e degli Enti collegati e dell’utilizzo di tutti i fondi" della Campania presieduta dalla Presidente - On.le Dott.ssa Valeria CIARAMBINO - a cui tra gli altri ha partecipato una delegazione di rappresentati sindacali della USB.

Nell’ambito dell’Audizione - di cui si rimanda al testo integrale che tra qualche giorno potrà essere visionato e scaricato dal sito della stessa Regione campania - , la delegazione di USB ha argomentato, circostanziandone ogni aspetto, la complessa questione - lavorativa, occupazionale e stipendiale, di mancato rispetto e di applicazione delle norme e delle leggi vigenti in materi rifiuti -, che da tempo sta interessando i lavoratori dei Consorzi di Bacino dei rifiuti della Campania.

L’audizione si è particolarmente caratterizzata in relazione a tutto quello che è stato comminato ai lavoratori dei consorzi di benevento, laddove finanche i pronunciamenti e le sentenze emesse dai giudici aditi sono divenute carta straccia, stante all’ormai arcinota questione che vede i lavoratori interessati ai quali, fin dal 2010, gli è stato negato ogni diritto con la sottrazione del proprio posto di lavoro nonostante gli venisse garantito dalle norme e dalle leggi.

Partendo da tali questione la USB ha chiesto anche contezza e verifica sulle risorse che la regione, da ultimo, ha messo a disposizione in tema di tutele ambientali e dei territori, di controllo degli impianti e delle discariche, di incremento della raccolta differenziata e così via.

In particolare e su tali aspetti la USB ha chiesto un controllo ed una verifica sulle somme destinate alla caratterizzazione ed indagini preliminari ai fin i della gestione post-mortem delle discariche, e tra questa anche quella di Piano Borea abbandonata a se stessa le cui gravi criticità si ripercuotono sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, ed in questo i lavoratori, già assunti in forza di legge – 608/96- Lavoratori Pubblici - e ad essa dedicati ora sono pure licenziati, peraltro illegittimamente, secondo una procedura che si applica al settore provato e non già a quello Pubblico.

Stante la complessità delle questioni trattate ed attese le drammatiche ricadute sui lavoratori, sui territori e sull’ambiente, sulla salute pubblica e sui cittadini, il Presidente della Commissione ha assicurato la delegazione USB di riportate l’integrale Audizione all’attenzione della Commissione Consiliare l’Ambiente e Lavoro ed interessare direttamente gli Assessori Regionali competenti onde poter attuare ogni utile strumento, nel ripristino della legalità, nel rispetto delle norme e delle leggi, che a quanto pare se ne è stata persa la via maestra.

 

In prosieguo della vertenza che sta interessando i lavoratori, nel pomeriggio di ieri – Giovedì 21 gennaio- si è tenuto l’incontro con il Vice Presidente – Bonavitacola – la cui discussione si è incentrata su due aspetti fondamentali. Il recepimento degli emendamenti proposti dalle OO.SS al nuovo disegno di legge regionale di “ Riordino del Ciclo integrato dei Rifiuti in Campania” che a breve sarà sottoposta all’approvazione in sede di Consiglio Regionale; le modali da porre in essere atte a garantire la ripresa nelle attività lavorative per tutti i lavoratori dipendenti dei Consorzi di Bacino, ovvero per coloro i quali che - per le più disparate azioni messe in atto da parte dei Commissari Liquidatori, peraltro in palese e netta violazione del dettato normativo vigente – oggi si trovano nelle drammatiche situazioni di negazione dei loro diritti e del loro posto di lavoro – sospesi, licenziati, messi in disponibilità, e così via – seppur le norme e le leggi a cui fare riferimento sono a carattere regionale e nazionale.

Su tali questioni e per i lavoratori dei Consorzi, atteso la clausola di salvaguardia di reinserimento al lavoro ricompreso nel nuovo disegno di legge, ed attese che fino ad oggi le norme contenute nelle leggi vigenti – legge Regionale n. 4 del 2007, legge Regionale n. 4 del 2008, D.L. 195 del 31/12/2016, come convertito con modificazione nella legge 26/2010; legge regionale n. 5 del 2014- sono state TUTTE derogate e mai applicate, sono state chieste delucidazioni ai Commissari Liquidatori dei Consorzi interessati, quali i motivi che hanno indotto e determinato tale stato di cose, perpetrate a danno dei lavoratori e quali gli aspetti, prioritari, da mettere in atto per tali lavoratori negati dei loro diritti e vessati nel lavoro e nella dignità.

Su questi temi è stato proposto la fissazione di apposito incontro prettamente dedicato a tale scopo avendo, la delegazione USB, proposto la ripresa immediata nelle attività di reimpiegare i lavoratori presso le isole ecologiche, presso le discariche – Piano Borea in primis avendo depositato anche formale istanza a tempo debito inoltrata alle Istituzioni –, per il controllo dell’ambiente, ectt., nelle more dell’attuazione del dettame normativo regionale in via di emanazione e tenuto conto delle risorse economiche già messe a disposizione dalla regione.

Su questi temi e nella salvaguardia dei diritti e degli interessi dei lavoratori, continueremo la nostra battaglia basata, principalmente, sulla legalità e nel pieno rispetto delle nome e delle leggi, anche perché oggi ci troviamo a soccombere infrazione comunitaria, in tema di rifiuti in Campania, comminata dalla Corte di Giustizia Europea che, a partire dalla metà di questo mese di Gennaio, e qual’ora non si attui quanto sancito dalla stessa Corte, ci vedrà soccombere, ovviamente come stato Italiano, al pagamento di una multa giornaliera che è pari ad Euro 120 mila, oltre quella forfettaria di 20 milioni di euro già in itinere.

Diviene chiaro, dunque, che come USB, oltre a seguire ogni aspetto e ogni percorso al fine ultimo di poter ridare ai lavoratori del comparto stabilità occupazionale e tranquillità nella vita lavorativa, stipendiale e sociale, il suo apporto è indirizzato, anche, nelle iniziative volte nella salvaguardia dei territori e del rispetto dell’ambiente per il bene e la salute pubblica dei cittadini.

Benevento 22/01/2016

USB – Federazione Regionale della Campania

 

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