CONTRATTAZIONE ALLA PREFETTURA DI SALERNO - MINISTERO DEGLI INTERNI- LA USB NON FIRMA

INACCETTABILI DISCRIMINAZIONI PER UN ACCORDO POVERO DI RISORSE E IN RITARDO DI 2 ANNI

Salerno -

 

NOTA A VERBALE del 07/02/2014.

PERCHE’ LA USB NON HA FIRMATO L’ACCORDO DECENTRATO SUL FUA 2012 ALLA PREFETTURA DI SALERNO. ECCO LE RAGIONI !!!

 

Tale modo di procedere è, secondo questa O.S. priva di qualunque pregio giuridico e contraria ad una corretta impostazione metodologica del processo di misurazione e valutazione delle prestazioni, nonché contraria alle direttive della normativa vigente e delle circolari ministeriali ad essa collegate.

Non sembra a questa O.S sindacale superfluo ricordare che in base al Decreto Legge 1 luglio 2009, n. 78 art. 17, comma 23, lett. d), convertito in legge 102/09, che ha abrogato il comma 5 dell’art. 71 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112, le assenze, a qualsiasi titolo, effettuate dai dipendenti pubblici dopo l’entrata in vigore del D.L. 78/09, non dovranno determinare ritenute sul salario accessorio, in particolare sul compenso per la produttività e sulla retribuzione di risultato. In questo modo il legislatore ha eliminato il collegamento tra l’erogazione di questi compensi ed il criterio assenza/presenza.

La circolare ministeriale nr. 0039225 del 27 ottobre 2009 attinente le modalità di erogazione del fondo di produttività, arbitraria sui criteri presenze/assenze è del tutto antitetica alla tematica del FUA e alla valutazione individuale, pertanto, la USB la ritiene nulla e priva di pregio giuridico.

L’eventuale diverso orientamento sulla valutazione individuale assunta in prima istanza da parte dei dirigenti e in totale disapplicazione di norme e principi prodotti dalla contrattazione collettiva di lavoro nazionale e integrativa, secondo questa O.S. tratteggia un’ipotetica assunzione di responsabilità erariale, con ricadute negative su tutto il personale. L’inapplicabilità delle summenzionate norme e dei principi contrattuali, determinano gli stessi effetti anche sul Fondo di Sede, giungendo alla conclusione che la premialità organizzativa, tenuto conto del risultato raggiunto e della qualità dei servizi ottenuti nonostante le particolari condizioni di lavoro, escludendo il criterio della presenza-assenza, sia distribuita a tutto il personale senza decurtazione alcuna, in quanto è “ANTITETICO”  E CONTRO OGNI LOGICA VOLER STABILIRE NORME E FIRMARE UN ACCORDO, anche CON CRITERI, SEPPUR MINIMI,  DI ESCLUSIONE SU ATTIVITA’ GIA’ CONCLUSE DA ANNI.

Federazione Provinciale USB Salerno   dr. Vincenzo Bottiglieri

Questa O.S. in linea con le posizioni assunte anche nei confronti dell’amministrazione a livello centrale, reputa questo sistema di valutazione e le modalità di erogazione dei premi che ne conseguono, totalmente arbitrario e tutt’altro che efficace e funzionale all’efficienza e produttività dell’amministrazione, se alla base dello stesso processo, diversamente da quanto disposto agli artt. 22 e 23 del CCNL 2006 – 2009 e art. 9 comma 5 del CCNI, gli obiettivi e i criteri per l’erogazione del premio non sono condivisi e assicurati da regolare notifica, tra il valutatore e il valutato. Secondo un principio giuridico generale, infatti, nell’affidare qualsiasi incarico, è necessario che colui che lo riceve sia messo a conoscenza PREVENTIVAMENTE in merito alla prestazione richiesta, le funzioni e i limiti di responsabilità nei quali lo stesso agisce, per di più se – come nel caso in argomento – tale processo E’ ALLA BASE DI UNA VALUTAZIONE.