Corsi di Operatori Socio Sanitari gratuiti in Campania
Pronta la proposta di Legge.
La vertenza per ottenere la gratuità dei corsi di OSS in Campania, promossa dalla R.d.B./CUB, sta andando avanti positivamente.
La proposta di legge Regionale è stata preparata e nei prossimi giorni sarà sottoposta alla commissione e poi all’approvazione da parte del Consiglio Regionale
I cittadini che vorranno acquisire questa qualifica, potranno farlo senza dover pagare nulla.
Adesso però, bisogna continuare la battaglia fino al termine.
La legge deve andare in commissione e poi al voto per essere approvata.
Non sappiamo se ci saranno posizioni contrarie all’approvazione, perciò bisogna essere pronti, se sarà necessario, a sostenerne l’approvazione con iniziative sindacali capace di rappresentare e rendere visibile alla classe politica, all’opinione pubblica e alle istituzioni, che c’è una richiesta reale che viene dai cittadini.
Affinché ciò si renda possibile, occorre però creare un rapporto tra tutti gli interessati e la R..d..B., capace di comunicare e convocare, in tempi brevi, qualsiasi notizia o scadenza, oltre i comuni mezzi sindacali, manifesti, internet, ecc.
Questa vertenza non è semplice, come si è capito. Essa ha toccato interessi economici, sindacali e politici, come è emerso durante questo primo scorcio di vertenza, dimostrando quanta collusione esiste tra i poteri politici istituzionali e le OO.SS. concertative/affaristiche, a loro funzionali.
Interessi che vanno oltre i corsi di riqualificazione, che mirano alla gestione clientelare anche delle opportunità occupazionali di tale figura, cosa che la R..d..B. intende contrastare attraverso una vertenza per l’occupazione degli OSS, quanto più ampia possibile, diretta, certa, a tempo indeterminato e attraverso concorsi pubblici come prevede la legge per tale figura.
Per questo motivo, la R..d..B. chiederà all’Assessorato alla Sanità di procedere alla rideterminazione delle dotazioni organiche, nel rispetto di quanto previsto dal comma 93 dell’art. 1 della legge 30/12/2004 n. 311 e sulla base dell’art. 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15/02/06, sulle assunzioni del personale a tempo indeterminato per gli anni 2005/6 e 7 per il servizio sanitario nazionale, necessario per assicurare le prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza.
Rideterminazione, che farà emergere una carenza di personale addetto all’assistenza socio assistenziale e sanitaria al di sotto dei limiti minimi previsti da qualsiasi parametro esistente, anche a seguito del blocco delle assunzioni e della trasformazione professionale che ha distolto alcune figure dall’assistenza diretta all’ammalato.(la carenza attualmente risultante a livello Nazionale è di 12.000 OSS.) e mancano da questo calcolo cinque Regioni importanti, come la Campania, la Lombardia, il Piemonte, ecc.
Per questi motivi, è indispensabile stabilire e mantenere un rapporto organico con gli interessati a questa vertenza e al miglioramento dell’assistenza sanitaria pubblica, contro il tentativo di tagliare ancora di più, prestazioni, servizi e personale, per risanare i 5 miliardi di debiti prodotti da un sistema di potere che ha da tempo occupato la sanità pubblica, per trasformarla in un luogo funzionale al mantenimento ed incremento delle clientele sindacali e partitiche a danno del servizio, degli utenti e degli operatori.