CQC : CAMPANIA FANALINO DI CODA, SI SALVI CHI PUO'!

LE AZIENDE LATITANO, LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE, DA CUI SI SPERAVA ARRIVASSERO NOVITÀ, NULLA HA PRODOTTO

Napoli -

Il CQC è un documento necessario per lo svolgimento della professione di autista di bus pubblici, introdotto nel 2008 con validità quinquennale, nel settembre 2013 scade per tutti, ma, mentre nelle altre regioni, le aziende pubbliche si sono mosse per tempo, in Campania siamo al palo, con il serio rischio di vedere non rinnovati parte dei CQC per settembre, con gravi ricadute sulla mobilità dei cittadini campani.
Se escludiamo un incontro, tra ASSTRA Regionale, sindacati “istituzionali” ed aziende, nel quale nulla si è concluso, la questione CQC è in alto mare, con gli autisti che non sanno che pesci prendere, in balia di mille voci, tirati per la giacchetta da autoscuole private, sindacati con convenzioni “particolarmente” vantaggiose e paura di perdere, da un giorno all'altro, l'abilitazione alla professione.
Intanto siamo arrivati a ridosso del periodo di ferie, con la normale e fisiologica richiesta di lavoro straordinario e, per consentire i corsi per il CQC che richiedono 35 ore di frequenza, non si è più in tempo, tanto che uno dei massimi responsabili delle aziende presenti a quel tavolo con ASSTRA Regionale, dichiarò, già qualche settimana fa, l'impossibilità nel rispettare tutti gli adempimenti previsti, ore di corso comprese, per settembre.
Vivendo tutti i giorni il mondo del trasporto pubblico locale su gomma, abbiamo il polso della situazione e le indicazioni che riceviamo non sono affatto positive.
Le aziende latitano, la contrattazione nazionale, da cui si sperava arrivassero novità, nulla ha prodotto, demandando ai territori la soluzione del problema, almeno per la scadenza 2013.
Ma la cosa che inquieta di più di tutte è la diffusa “collaborazione” tra “sindacato riconosciuto” e le autoscuole, con le dirigenze aziendali che lasciano fare, CQC rinnovati a prezzi stracciati, addirittura al di sotto dei costi vivi per il rinnovo(bolli, cancelleria etc etc)e senza contributo ma solo a carico del lavoratore, soggetto facilmente ricattabile in questo caso, e la seria possibilità, per non dire certa, che gran parte dei CQC verranno rinnovati o per meglio dire “comprati” senza nemmeno un ora di corso effettuata, mentre da giugno, visti i controlli subentrati alle autoscuole, i prezzi del rinnovo lieviteranno e le ore di corso si dovranno fare necessariamente, con il risultato di ritrovarci una parte degli autisti formati per davvero ed un'altra parte formata solo sulla carta......Aggiornamenti professionali? Sicurezza?
Solo chiacchiere buone per la propaganda, ancora una volta la Campania fanalino di coda, con forti penalizzazioni in un settore già sofferente, con la politica, le associazioni datoriali ed i sindacati “istituzionali” che strizzano l'occhio ad una illegalità, pane quotidiano per la nostra regione.