CTP a un passo dal fallimento, chiesto il concordato preventivo. USB: noi inascoltati, ora dimissioni dei responsabili
Quando nel 2019 come USB denunciammo pubblicamente dai tetti di CTP, la società di trasporto pubblico che fa capo alla Città Metropolitana di Napoli, l'incertezza finanziaria, la cattiva gestione del personale e l'incapacità del management di assicurare il servizio di trasporto pubblico in oltre 70 comuni, nel silenzio di tutte le altre organizzazioni sindacali, fummo accusati violentemente, falsamente e ingiustamente di protestare per questioni di natura personale, per avere un ritorno in forma di tessere sindacali.
Del resto cosa avrebbero potuto mai dichiarare alla stampa dirigenti e amministratori pubblici messi di fronte alla loro fallimentare gestione? Alti funzionari nominati dalla politica che invece di preoccuparsi di assicurare alla cittadinanza i servizi contrattualmente previsti, erano impegnati a favorire, senza alcun concorso o manifestazione d'interesse, la mobilità interna del personale in posizioni diverse rispetto alla mansione originaria.
Il tempo è galantuomo e i nodi vengono sempre al pettine: a distanza di oltre un anno la Città metropolitana di Napoli ha presentato la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo in bianco.
L'Unione Sindacale di Base da anni denuncia la grave problematica di liquidità della CTP e i colpevoli ritardi dell'ente nel riconoscere le indicizzazioni dei corrispettivi chilometrici, già deliberate nel mese di novembre 2019.
L’idea di Azienda Unica Metropolitana, immaginata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris e ampiamente condivisa dall' USB Lavoro Privato, che avrebbe dovuto prevedere la fusione dell’ANM e della CTP, non ha avuto seguito, dimostrandosi l'ennesimo slogan da campagna elettorale.
Arrivati a questo punto, laddove non vengano erogate senza indugio alcuno i corrispettivi delle indicizzazioni, riteniamo che la richiesta di concordato preventivo sia la strada più efficace oltre che obbligata per garantire la continuità dell’attività aziendale, del servizio di trasporto pubblico e per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Come USB chiediamo le dimissioni di coloro i quali hanno determinato per mesi l'interruzione del servizio pubblico nella provincia di Napoli e Caserta, privando i lavoratori della CTP della propria dignità oltre che dello stipendio.
Esecutivo provinciale e coordinamento USB Lavoro Privato
Adolfo Vallini
Peppe Ferruzzi