La CTP, azienda di trasporto di proprietà della Città metropolitana di Napoli, dispone d'ufficio l’interruzione del servizio pubblico lasciando a piedi migliaia di cittadini tra Caserta e Napoli. Una situazione che ha messo in luce, qualora ve ne fosse stato ancora bisogno, l'incapacità della politica, ma anche del vertice aziendale, di garantire un servizio di trasporto locale efficace ed efficiente nel rispetto del contratto di servizio.

Il management della CTP, nei mesi scorsi, invece di correre ai ripari e risolvere le problematiche tecniche dei bus, è stato impegnato nel favorire lo spostamento di personale dall'autobus agli uffici. Scelta operata in un contesto economico finanziario molto sfavorevole per la società di trasporto. Il concordato in bianco è solo l'atto finale di una gestione inadeguata che ha traghettato la CTP ad un passo dal baratro.

Un fallimento che pagheranno i lavoratori, gli utenti e i creditori - così come avvenuto in ANM e ATAC - mentre a farla franca, come sempre, saranno politici e manager: veri responsabili di tutto questo disastro.

Intanto venerdì 19 dalla CTP è arrivata una nota alle organizzazioni sindacali in cui si comunica che a partire dal 21 febbraio il personale diretto e indiretto dei depositi di Pozzuoli e Teverola sarà posto in ferie d'ufficio fino al 28 febbraio.

Una decisione sbagliata nel modo e nel metodo e che determinerà, inevitabilmente, nuove tensioni tra il personale e la proprietà.

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