DISASTRO DELLA SANITA' IN CAMPANIA, CHI E PERCHE'

Gli stessi soggetti che hanno creato la crisi della spazzatura nella Regione Campania si accingono ora a dare l’affondo alla Sanità pubblica a colpi di tagli ai salari e all’assistenza.

Napoli -

IL DISASTRO DELLA SANITA’ IN CAMPANIA

Il giorno 7 d’ottobre 2008 si è svolta la riunione del gota sindacale provinciale

(i segretari regionali in fuga) e i direttori generali delle Aziende Sanitarie Napoletane.

“Per evitare i tagli indiscriminati” ai servizio sanitari ed ai salari dei lavoratori “

“RIORGANIZZANDO ! SIC

Quello che loro chiamano riorganizzazione, nei fatti si tramuterà in:

chiusura d’interi reparti, servizi e posti letto, (circa 780 nell’intera Regione) e la riduzione di personale e di salario per gli operatori, un costo che oggi gli stessi responsabili del disastro tentano di scaricare sui cittadini  e sul personale  per limitare i loro danni  e per riproporre la stessa politica sanitaria scellerata e di parte, che ha prodotto un debito pubblico di oltre 8 miliardi d’euro.

 

Gli stessi soggetti che hanno creato la crisi della spazzatura nella Regione Campania si accingono ora a dare l’affondo alla Sanità pubblica a colpi di tagli ai salari e all’assistenza.

 

Così’ come per la munnezza, la sanità campana ha prodotto un deficit economico che dovranno pagare cittadini ed operatori.

 

Se si potessero evidenziare le vittime di questo disastro, oltre ai accumuli di spazzatura nelle strade vedremmo una ecatombe. Per loro fortuna i morti sono ancora sotterrati.

 

Ma quanta sofferenza, quanto dolore, quanta rabbia ha prodotto questo disastro nella povera gente mentre altri si arricchivano? viaggi della speranza, mancati soccorsi, assenza di farmaci, mancati trapianti, sperperi, mancata prevenzione, mancate indagini epidemiologiche; barelle, liste d’attesa, ecc., un elenco interminabile di responsabilità culminato con l’attentato alla salute pubblica ad opera della immondizia e dei veleni tossici dispersi sul territorio della Regione.

 

In un qualsiasi paese per queste responsabilità sono previste pene durissime invece in Italia e in Campania, i direttori generali delle Aziende sanitarie che hanno prodotto questo disastro continuano imperterriti a stare al comando di aziende distrutte dalla loro incapacità o addirittura a diventare assessori alla Sanità con il compito di risanare i debiti loro.  

 

adesso il nostro Assessore alla Sanità e lo stesso Presidente della Giunta con i responsabili della V° commissione e CGIL CISL UIL si accingono a risanare quello che hanno fatto fallire.

 

Ora, i sindacati consociativi invece di chiedere le dimissioni dei direttori generali e dell’assessore si accingono a sedersi con loro per “concertare” il fallimento e la liquidazione della Sanità Campana.

 

Tutto questo non può più esser sostenuto dai cittadini e dai lavoratori, già sotto l’attacco violento ai loro diritti da parte di questo governo.  Ecco perché invitiamo i lavoratori allo

Sciopero e alla manifestazione Nazionale a Roma del 17 d’ottobre 2008

Affinché utenti  ed operatori possano riappropriarsi del bene inestimabile della  salute e dei loro diritti. Per discutere di questi problemi è indetta

Il 15 ottobre alle ore 11.30 presso l’A.O. Cardarelli ( salone Moriello )

un “Assemblea dei lavoratori” della Sanità con conferenza stampa

 

R.d.B./CUB  SANITA’                                                                                         COBAS  SANITA’