E.A.V. QUALCOSA DA DIRE CI SAREBBE !
Il “bicchiere mezzo pieno” deve essere analizzato anche nel suo contenuto, pertanto concludiamo facendo due appelli che rappresentano anche due speranze
L'inaugurazione del nuovo ETR per le linea EAV Benevento-Cancello rappresenta, indubbiamente, un segnale positivo dopo anni di completo ingessamento delle politiche sui trasporti e, in alcuni casi, di smantellamento completo, anche se, la ripresa di una commessa di acquisto treni che risale a diversi anni fa e che solo adesso vede i suoi primi frutti, non è certo da premiare; è anche vero che la guida politica era diversa, per cui, con tutti i “se” del caso, aspettiamo che i nuovi ETR entrino in circolazione con tutti i benefici del caso per l'utenza che si serve di quelle linee.
Invece dai quotidiani cittadini di oggi 12 gennaio, apprendiamo che vi è un cospicuo miglioramento degli introiti da traffico per EAV, anche e sopratutto grazie alla vendita dei titoli di viaggio aziendali ed al servizio di controlleria civile; in particolare la cifra ammonterebbe a circa 6 milioni di € in più rispetto al trend del 2014.
Indubbiamente due notizie che non possono farci che piacere, vanno nella direzione giusta, la prima perché, finalmente e se va tutto per il verso giusto, da qui a qualche mese si può' ricominciare a parlare di servizio ferroviario, la seconda perché ci offre prospettive di sicurezza economiche rispetto al piano di rientro dei debiti ed al mancato introito di 15 milioni di € previsti dal suddetto piano fino al 2015.
Alla luce delle due buone notizie, alcune riflessioni sullo stato attuale dell'azienda bisogna pur farle, perché se da un lato vi sono segnali di vita, dall'altro riscontriamo ancora troppe lacune che penalizzano utenti e lavoratori.
Abbiamo la questio ex EAVBUS ancora irrisolta ed i nodi legati ai lavoratori dell'indotto ed alle relative gare di appalto che sono piuttosto spinosi e sui cui crediamo che serve un intervento economico.
Inoltre ci risulta che l'operazione di revamping per gli ETR della ex SEPSA, linee Cumana e Circumflegrea, è ferma dal mese di dicembre e pare, addirittura, che la ditta abbia smobilitato il personale dalle officine, il tutto per crediti vantati presso la committente; se ciò dovesse essere vero, rappresenterebbe un pesante punto negativo per le linee Flegree e per tutte quelle aree servite da esse, in quanto l'arrivo dei nuovi ETR, per questo ramo ferroviario gestito da EAV, è stato messo in coda a tutte le commesse di acquisto treni.
Stiamo parlando di zone di Napoli e della sua provincia ad alta densità di popolazione pendolare, per lo più studenti e lavoratori, spesso servite solo da linee come la Circumflegrea o la Cumana, che verrebbero ancora penalizzate chissà per quanto tempo ancora, visto lo stallo dei lavori per il revamping.
Pensiamo che il “bicchiere mezzo pieno” deve essere analizzato anche nel suo contenuto, pertanto concludiamo facendo due appelli che rappresentano anche due speranze, il primo alla dirigenza EAV, affinché parte di quegli introiti da traffico vengano da subito investiti per la ripresa dei lavori di revamping per gli ETR delle linee Flegree le quali offrono un servizio non all'altezza; il secondo è rivolto direttamente al Governatore De Luca, il quale più volte ha sottolineato gli sforzi che vuole intraprendere per le zone turistiche e di richiamo, anche ieri c'è stato un accenno alla Benevento-Pietrelcina, zona di grande attrattiva turistica e religiosa, ma ci sembra di capire e ci auguriamo di sbagliare, che vi sia poca attenzione per i pendolari della città e della provincia, quelli che si spostano per lavoro o per studio, tralasciando, magari, qualche gita turistica perché presi dai troppi impegni del quotidiano.
Ecco, serve attenzione per tutti, perché il diritto alla mobilità non è un esclusiva solo di qualche fortunato.
Napoli 12/01/2016
USB Lavoro Privato Campania