ENNESIMA PANTOMINA DELLE RETRIBUZIONI PER I LAVORATORI DEL TRASPORTO REGIONALE CAMPANO

Il TPL, come gli altri settori strategici dei beni comuni, impone alla classe politica scelte coraggiose e che vadano controcorente rispetto al pensiero dominante, investimenti pubblici e certi, sicurezza occupazionale e del lavoro, politiche di assunzione e politiche tariffarie socialmente sostenibili

Napoli -

Ennesima pantomima delle retribuzioni per i lavoratori del trasporto regionale campano, tra mille voci che si inseguono, tra le mille supposizioni per le cause che hanno generato il ritardato pagamento degli stipendi per i dipendenti EAV, tra gli svariati “giochetti” della politica, chi ci rimette sono sempre gli stessi soggetti, lavoratori e cittadini, i primi perché lavorano con ritmi fuori da ogni ragionevole limite di sopportazione e con mezzi ben oltre la regolarità richiesta, i secondi perché subiscono le sacrosante “incazzature” dei primi.

E così, in questo altalenante rincorrersi di eventi e sensazioni, si consuma l'operato di una dirigenza aziendale che non ha saputo dare garanzie e certezze a nessuno dei due soggetti citati.

In questi anni abbiamo assistito al completo smantellamento di un azienda che aveva tutte le potenzialità per porsi come leader incontrastata nel settore trasporto pubblico; scelte poco oculate, il fallimento del settore gomma che pesa come un macigno sulle coscienze di chi ha le redini in mano di EAV, un altissima conflittualità con le maestranze, causata, fin troppo spesso, dal non volere ascoltare ne le parti sociali, ne i lavoratori a meno che non appartenessero alla schiera di coloro che si inchinavano, ipocritamente, di fronte a indicazioni di “governance” palesemente clientelari e sbagliate; una politica gestionale che ha causato un enormità di vertenze e conflitti, tanto da far risultare l'EAV l'azienda di TPL campano con il numero maggiore di vertenze aperte presso la Prefettura di Napoli., record poco invidiabile per chi amministra un azienda così grande e le cui conseguenze si palesano ogni giorno sotto forma di minori servizi garantiti ai cittadini.

Tanto da dire anche sulla direzione tecnica che non ha saputo individuare scelte strategiche con cui far risollevare le sorti di un parco mezzi(elettrotreni ed autobus)oramai alla frutta e che regge solo per la buona volontà del personale di manutenzione e le enormi responsabilità di cui si fa carico il personale di bordo.

La rete e le infrastrutture ferroviarie non godono, anch'esse, di buona salute; il sistema di sicurezza è allo stremo, mentre stazioni e strada ferrata rappresentano ricettacoli di spazzatura e scarsa sicurezza ferroviaria.

Le scelte di politica tariffaria imposte dalla regione Campania non hanno fatto altro che inasprire i rapporti con l'utenza che, ad un aumento delle tariffe hanno visto corrispondere un ulteriore deterioramento del servizio; in ultimo le scelte in ambito commerciale che sono servite solo a fare risplendere di un sole ormai spento, un gruppo dirigente allo sbando, calpestando le più elementari norme di sicurezza ferroviaria con la vendita a bordo treni dei biglietti aziendali, vertenza che USB non ritiene per niente conclusa

Il TPL, come gli altri settori strategici dei beni comuni, impone alla classe politica scelte coraggiose e che vadano controcorente rispetto al pensiero dominante, investimenti pubblici e certi, sicurezza occupazionale e del lavoro, politiche di assunzione e politiche tariffarie socialmente sostenibili.

Per questi motivi appoggiamo ed appoggeremo incondizionatamente le lotte dei Lavoratori dell'EAV, che ancora una volta, si vedono umiliati nel loro diritto fondamentale, quello dello stipendio a dispetto di un azienda che vive di sola apparenza e poca sostanza, contro chi ha distrutto o vorrà distruggere il trasporto pubblico locale Campano.

Napoli 02/07/2015

USB Lavoro Privato Campania