Ennesimo omicidio sul lavoro nel porto di Napoli, USB: anche per questo il 16 ottobre è sciopero nazionale dei porti!
Ci giunge notizia che all’interno del porto di Napoli si è consumata l’ennesima tragedia sul lavoro.
A perdere la vita sul proprio luogo di lavoro è stato un operaio sessantenne, Antonio Nazzaro, rimasto schiacciato da un mezzo pesante nei pressi dei Magazzini Generali.
Come USB Mari e Porti esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai familiari ed amici della vittima e condanniamo con forza chi, pur di ottenere profitti ed extraprofitti sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici, non si preoccupa o quantomeno trascura l'attuazione delle misure di prevenzione e sicurezza a tutela della salute di chi lavora all’interno di un comparto difficile come quello dei porti, in cui transitano miliardi di merci e armi.
L’Unione Sindacale di Base Mari e Porti, congiuntamente alla propria rappresentanza sindacale, è da tempo attiva e si batte all"interno del Porto di Napoli per chiedere ed ottenere le giuste misure di prevenzione e salvavita.
Per tale motivo questa estate sono state inviate svariate note di protesta all’ADSP, al Ministero dei trasporti e alla ITL Napoli per denunciare le precarie condizioni dei terminalisti, costretti a lavorare su ralle prive di sistemi di aria condizionata esponendoli a grave rischio per la propria ed altrui sicurezza in caso di malessere o colpo di calore.
Una situazione a nostro giudizio inaccettabile che ci ha costretti ad appoggiare le giuste rivendicazione dei lavorare nel pretendere un'adeguata manutenzione delle ralle ed imporre alle aziende l’osservanza delle norme e dei dispositivi di sicurezza.
La tragedia avvenuta oggi, anzi l’ennesimo omicidio sul lavoro, lascia un segno ed un vuoto incolmabile tra le colleghe ed i colleghi di Antonio e dovrà essere da stimolo affinché si continui a lottare per un lavoro dignitoso e sicuro.
In attesa che la magistratura faccia il suo corso ed individui eventuali omissioni, colpe o responsabilità, il nostro auspicio è quello che i restanti organi competenti, tra cui ASL ed Ispettorato del Lavoro intervengano per verificare ulteriori carenze o reati in materia di igiene, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Inoltre, invitiamo la prefettura di Napoli e l’ADSP a convocare un tavolo quanto prima un tavolo di crisi per affrontare la precarietà salariale presente nel porto di Napoli e monitorare la giusta osservanza delle norme, limitando lo strapotere dei terminalisti a danno dei lavoratori.
Per queste ragioni, e per tanto altro ancora, il prossimo 16 ottobre USB Lavoro Privato Napoli - settore Mare e Porti - aderirà allo sciopero di categoria proclamato da USB Nazionale.
Uno sciopero per chiedere salari adeguati al crescente costo della vita, maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche contro il DDL 1660 e contro la guerra che oramai governo e padroni intendono far pagare ai lavoratori e alle lavoratrici aumentando le tasse, l'età pensionabile e il numero di ospedali e pronto soccorso chiusi.
Napoli 07/10/2024
USB FEDERAZIONE CAMPANIA
COORDINAMENTO NAZIONALE USB MARE E PORTI