Ercolano, no all’aumento della Tari: abbassare le tasse e alzare salari e pensioni!

Napoli -

Il 25 gennaio a Ercolano il “Comitato cittadino contro l’aumento della Tari” ha tenuto un dibattito pubblico sugli odiosi aumenti della tassa sui rifiuti. Già in mattinata un gruppo di cittadini e componenti del Comitato, si è incontrato in piazza Trieste.

Ad ascoltare i ragionamenti e le istanze dei presenti c’era una troupe della redazione del TG3 Campania. A questi è stata riportata l'indignazione degli ercolanesi e mostrato le criticità del pessimo servizio di nettezza urbana offerto dal Comune con costi inspiegabilmente elevati. Nel pomeriggio la conferenza a più voci promossa dal Comitato cittadino, che si è svolto presso "l'officina della pace" di Ercolano gestito da una associazione di pensionati che ringraziamo per l’ospitalità e la perfetta organizzazione ricevuta, ha visto un dibattito molto partecipato.

Ci sono stati diversi interventi programmati ricchi di proposte e suggerimenti; diversi spunti di riflessioni sono pervenuti anche da parte del numeroso pubblico presente in sala. Nel corso della cospicua discussione è stato più volte chiarito e ribadito che la lotta contro l'aumento della Tari deve essere portata avanti perché è giusta. È stato sostenuto che alla lotta non si esclude di poter abbinare un’azione legale, una class action, con un team di avvocati e il contributo dell’Associazione di base dei consumatori - A.Ba.Co.

I costi altissimi della Tari, che l’amministrazione comunale attribuisce agli evasori, scusa a dir poco folle, vanno rivisti a partire innanzitutto dal contratto d'appalto stipulato con una azienda privata concentrata ovviamente solo sull'accumulo dei propri utili. Un contratto che se in partenza prevedeva una spesa di 7 milioni di euro, solo qualche anno fa, oggi non è chiaro come sia giunto alla cifra abnorme di 13 milioni.

Le considerazioni scaturite dal dibattito serrato che c'è stato hanno evidenziato e indicato: la negatività della privatizzazione del servizio che viene erogato, per cui più interventi hanno sottolineato che occorre tornare al servizio pubblico della raccolta rifiuti che senz'altro abbatterebbe di diversi milioni di euro i costi; le autorità comunali preposte devono combattere l’evasione con azioni di recupero, distinguendo tra chi ha redditi alti, da chi oggettivamente per varie ragioni e condizioni di precarietà non può pagare; occorrono maggiori trasferimenti finanziari da parte del governo centrale e regionale per i comuni specifici per la raccolta dei rifiuti; maggiore attenzione ai consumi per produrre meno rifiuti e meno sistemi di imballaggio; maggiore responsabilità da parte dei cittadini nel differenziare e nel riciclare con apposite campagne informative e educative da parte del comune; creazione di siti di raccolta di materiale speciale come per es. oli esausti e pile elettriche. Per finire l’installazione di sistemi di videosorveglianza contro gli scarichi abusi ed una buona raccolta dei rifiuti casa per casa, negozio per negozio e impresa per impresa in città come in periferia ridurrebbe di certo i costi.  Questi sono alcuni dei punti che sono stati dibattuti.

È stato altresì evidenziato che stiamo attraversando una crisi economica nazionale e internazionale epocale, che ha determinato un aumento sproporzionato del costo delle bollette energetiche e un conseguente carovita generale che incidono pesantemente sui redditi dei cittadini sempre più impoveriti. Abbassare la Tari e in generale le tasse da un lato e alzare i salari e le pensioni dall’altro lato è stata la parola d’ordine della serata di discussione. Si può dire che la riunione molto partecipata è stato dunque un momento di confronto dove l’obiettivo prefissato di un maggiore chiarimento sulla vera origine dell’aumento della Tari è stato raggiunto; come altrettanto è stato raggiunto l’obiettivo del consolidamento, rafforzamento e ampliamento del Comitato cittadino che sono gli elementi fondamentali per vincere la battaglia dell’abbassamento della Tari.


USB Pensionati - Federazione del Sociale.