FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA ATTO GRAVE ED AUTORITARIO
LA FONDAZIONE LICENZIA IL RAPPRESENTANTE SINDACALE USB LAVORO PRIVATO
Dopo l’avvio della procedura di mobilità per dodici lavoratori, la Fondazione IDIS licenzia con atto grave e intimidatorio il delegato di USB Lavoro Privato.
Un licenziamento premeditato, che arriva dopo tre contestazioni in breve tempo, che hanno origine da una denuncia sindacale espressa dalla struttura aziendale di USB in un comunicato ai lavoratori.
Così la Fondazione pensa di eliminare il dissenso attraverso l’attacco sistematico ai singoli, utilizzando, vista la natura dell’ultima infondata contestazione, strumenti a dir poco inquietanti riconducibili a veri e propri controlli delle persone fuori dall’orario di lavoro.
I legali di USB hanno già impugnato tutte le contestazioni, ed il merito delle stesse sarà a questo punto discusse nelle aule giudiziarie.
Ciò che ci preme sottolineare è l’arroganza e l’autoritarismo di chi pensa di eliminare il dissenso attraverso vergognose quanto gravi pratiche, che ci riportano a tempi addietro, evidentemente care ai dirigenti della Fondazione, che hanno continuamente sparso fango sulla Scrivente anche nei dibattiti in azienda.
Non saranno ne questi ne altri atti vergognosi a scalfire le scelte che l’organizzazione ha intrapreso, non firmando accordi che prevedevano unicamente sacrifici per le lavoratrici e lavoratori, già gravati da mesi di mancati stipendi e che hanno comunque assicurato la continuità dei servizi e delle attività.
Ne tantomeno dette gravi iniziative oscureranno le denunce inoltrate presso la regione Campania, circa una gestione discriminatoria della rotazione del personale interessato dalla cig in deroga.
La federazione USB di Napoli adotterà tutte le necessarie iniziative, non solo legali, atte al reintegro del Rappresentante sindacale e a tutela del diritto di critica, elemento fondante di qualsiasi paese democratico.
Napoli 26 maggio 2014 USB lavoro privato