“Grazie a tutta USB per il supporto nella battaglia Venchi: non cambiate mai”
Ciao a tutti, Compagni.
Sì, perché da questo “Compagni” si intuisce subito di che pasta siete fatti. “Compagni” vuol dire “noi ci siamo”, oltre che essere l’appellativo delle battaglie sui diritti dei lavoratori contro i grandi padroni dell’industria, che si sono svolte ormai troppi anni fa.
Io sono Fulvio Petrucci, l’unico uomo Venchi, incappato purtroppo nella vertenza a livello nazionale poi fortunatamente risolta nel migliore dei modi, grazie soprattutto a voi e a quelle istituzioni che si sono schierate a nostro favore. Senza il vostro aiuto credo che adesso starei scrivendo da Vicenza e non da casa.
Ci tenevo a scrivere due righe per ringraziare tutta l’USB. In questo mese di dura battaglia è riuscita a coinvolgere noi lavoratori difendendo il nostro posto con i denti, grazie alla forte determinazione trasmessa e al bagaglio di esperienze che ha accumulato nel corso degli anni.
In particolare volevo ringraziare: Elena che ci segue da anni, con cui si è instaurato un bel rapporto di stima e fiducia reciproca; Fabiola che con la sua tempra e carisma ha più volte lottato e parlato per noi; Federico con cui ho avuto vari consigli su come caricare video per la nostra petizione che avevo creato per l’occasione; Jacopo che era la nostra ombra, in ogni manifestazione in qualsiasi momento lui c’era; Guido per essere più volte sceso al nostro fianco durante questi anni con USB .
Ringrazio di cuore i ragazzi USB di Napoli che erano con noi a Montecitorio e hanno manifestato per noi davanti l’aeroporto Capodichino. Ringrazio i gruppi USB che hanno manifestato in segno di solidarietà davanti ai negozi di Venchi in numerose parti d’Italia (Firenze, Verona, Vicenza, Castelletto Stura sotto lo stabilimento centrale Venchi, e perdonatemi se ne dimentico qualcuno) facendo diventare ancora più “fastidiosa” la nostra campagna.
In questo frangente mi sento di fare un plauso speciale alle mie colleghe. Credo in tutta sincerità, che se mi fossi trovato nella stessa situazione con 10 colleghi maschi, probabilmente non avremmo raggiunto lo stesso risultato in così poco tempo e con tutta questa audience mediatica, vista la forte illegittimità della situazione e il danno economico e familiare che avremmo subito.
Purtroppo la situazione lavorativa in Italia è sempre peggiore, specie dopo l’abolizione dell’Art. 18 e le riforme attuate da alcuni che si ritenevano essere di “sinistra”. Questa situazione pandemica non aiuta certamente e ha gettato nel baratro aziende e lavoratori, e ne avremo per un altro paio di anni come minimo. In un paese dove non si “puniscono” i manager per i comportamenti illegittimi, neanche con un’ammenda, al contrario di molti paesi Europei, USB è un sindacato che è rimasto ancora genuino, a differenza di altri, che basa le sue battaglie anche a livello empatico e umano.
Quindi il mio più grande augurio è che non cambiate mai. Insieme si può vincere e cambiare quelle piccole cose, che poi via via diverranno sempre più importanti e decisive. Questa vittoria è di tutti. Uniti si riescono a raggiungere obbiettivi inaspettati, e la solidarietà che avete dimostrato, fa ancora più paura alle grandi aziende di un tavolo di trattative. Continuate così, di cuore.
In ultimo colgo l’occasioni di porgervi gli auguri di un sereno Natale e felice anno nuovo.
Chi tocca uno tocca tutti.
Fulvio Petrucci