I pensionati della USB aderiscono al presidio del 4 marzo presso l’Ospedale del Mare, indetto dalla USB sanità

Napoli -

I pensionati della USB sono a fianco dei lavoratori pubblici, privati e precari della sanità e appoggiano convintamente le loro giuste rivendicazioni nell’interesse di tutti gli utenti, che senza mezzi termini hanno diritto alla salute in modo universale e gratuito.

Siamo tutti nella stessa barca: lavoratori e fruitori del sistema sanitario pubblico che appartengono a quelle classi popolari che non possono permettersi nella maniera più assoluta una sanità privata e a pagamento.

La USB sanità della Campania denuncia da molto tempo le gravissime carenze del sistema sanitario che, con la pandemia da Covid 19 in corso ormai da oltre un anno, sono venute a galla in modo dirompente.

Si è mostrato a tutti con drammaticità cosa ha voluto dire fare per decenni una politica di tagli alla spesa sanitaria chiudendo ospedali, ambulatori, sopprimendo posti letto, reparti specialistici, riducendo la medicina territoriale, riducendo e precarizzando i/le lavoratori/trici, esternalizzare i servizi, ecc.

Condividiamo a pieno le richieste di USB sanità: Lo scorrimento di tutte le graduatorie attive; Condizioni di lavoro sicure per gli Operatori e sicurezza per i pazienti; Internalizzazione di tutti i servizi esternalizzati.

Come pensionati USB campani denunciamo come in questa politica nazionale e regionale di risparmio sulla salute pubblica, salvo proteggere settori privati e specialistici ad alto tasso di lucro, settori sociali come gli anziani, notoriamente una categoria fragile e pertanto altamente a rischio, paghino un pesante scotto.

La pandemia ha avuto un pesantissimo impatto sulle strutture sanitarie e case di risposo per anziani. La più alta percentuale di ammalati e decessi per Covid 19 si è avuta infatti drammaticamente tra la popolazione anziana. Il sistema sanitario attuale ha mostrato quanta irresponsabilità c’è stata nella gestione delle residenze per gli anziani, ma anche le difficoltà enormi che hanno gli anziani presso i loro domicili privi di una efficiente rete territoriale di protezione.

Da tenere presente che un alta percentuale di anziani che usufruiscono di pensioni minime e medio basse da fame, non riescono a curarsi come dovrebbero perché non hanno soldi per pagarsi medicine e esami diagnostici o avere un assistenza socio sanitaria adeguata.

USB pensionati per fare fronte a questa situazione pone ormai da mesi la necessità di approntare un piano nazionale e regionale dell’anziano. Pertanto alla regione Campania chiediamo di  attivarsi sui seguenti punti:

  • Verifica del prontuario regionale per garantire in forma gratuita l'accesso a farmaci indispensabili al benessere dell'anziano, e da noi individuati, tuttora in fascia C e quindi a pagamento entrando nel merito delle modalità di distribuzione;
  • Necessità di organismi di verifica e controllo su l'operato delle amministrazioni nelle rsa / case di riposo. Una commissione regionale con la partecipazione di associazioni di parenti e organizzazioni sindacali per costruire un regolamento di tutela degli utenti e ripensare al sistema socio assistenziale nella sue articolazioni.
  • Avvio del confronto sulla nostra proposta di piano Regionale dell'Anziano da condividere con associazioni professionali, parenti degli utenti e organizzazioni sindacali.
  • Avvio del confronto sul piano vaccinale regionale per gli anziani                                                 

Coordinamento regionale della Campania USB Pensionati