IL NO SOCIALE A EURO, UNIONE EUROPEA, NATO
Oggi 31 maggio, presso il Centro sociale di via Cantarella (Pastena) il Coordinamento provinciale Eurostop Salerno ha organizzato un'assemblea pubblica
Oggi 31 maggio, presso il Centro sociale di via Cantarella (Pastena) il Coordinamento provinciale Eurostop Salerno ha organizzato un'assemblea pubblica sul tema : Il No sociale a Euro, Unione Europea, Nato.
Con introduzione di Nello De Bellis MLP-P101, moderazione di Fabrizio Campanile e interventi di Vito Storniello Coord. Naz. Sanità USB, Dina Balsamo Dip. Naz. Scuola PCI, Francesco Staccioli Trasporti USB.
Hanno partecipato Moreno Pasquinelli Segreteria nazionale MLP-P101, Michele Franco Rete dei Comunisti. Seguirà dibattito. Conclude Giorgio Cremaschi Piattaforma Sociale Eurostop.
"Abbiamo costituito il Coordinamento provinciale di Eurostop a Salerno in vista della manifestazione nazionale di Roma del 25 marzo scorso alla quale abbiamo partecipato, nonostante il clima di pesante intimidazione creato ad arte contro chi intendeva manifestare democraticamente il proprio dissenso contro la celebrazione dei Trattati di Roma, momento fondativo della Comunità Economica Europea. Successivamente, dopo l’imposizione del Trattato di Maastricht, nasce l’attuale Unione Europea, istituzione antipopolare, antisociale ed antidemocratica. Tale processo, contrariamente alla retorica imperante, non ci sembra affatto da festeggiare poiché la creazione dell'UE e l' introduzione dell'euro come moneta unica hanno portato ad un netto peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, dei settori popolari, dei ceti medi precipitati, ormai, soprattutto nei Paesi dell'Europa meridionale, ad un livello mai registratosi di autentica povertà diffusa.
Per difendere la Costituzione, i diritti e lo stato sociale bisogna però riconquistare la sovranità popolare e nazionale, che il nostro Paese ha perduto, cedendola di fatto all'Ue. Siccome non può esservi né democrazia né sovranità nella gabbia eurocratica, siamo per l'uscita dall'euro e dall'Unione e dalla Nato riconsegnando all’Italia i suoi strumenti di politica economica, finanziaria e fiscale.
Scopo del presente convegno, che si avvale di militanti e studiosi e di importanti personalità politiche quali Cremaschi e Pasquinelli, è sostanziare ulteriormente le motivazioni sociali del No a Ue, Euro e Nato, mostrando come le direttive e la legislazione europea abbiano minato, in questi anni di crisi strutturale, i settori strategici dello stato sociale, ed in particolare: sanità, trasporti e scuola nel contesto nazionale e locale. Per tale motivo, nello spirito del più ampio confronto democratico, la cittadinanza e le forze politiche e sindacali sono state invitate a partecipare."