INFORMATICA INPS A RISCHIO SPEZZATINO?

Roma -

Abbiamo raccolto alcune voci relative ad un progetto di ulteriore frammentazione dell'area informatica dell'Istituto, più di quanto non sia già, che mira a riportare nelle direzioni centrali di prodotto le attività collocate oggi nella DCOSI, e questa scelta a noi sembra illogica ed antistorica, poiché significherebbe determinare una dispersione di competenze, con il rischio di assistere alla proliferazione di standard differenti, di procedure che non si parlano e di moltiplicazione dei costi.

Un progetto vecchio di trent'anni che ha conosciuto il suo motivo d'essere quando all'inizio dell'informatizzazione dell'Istituto occorreva seguire le attività amministrative passo passo. Oggi una soluzione di quel tipo appare improponibile in tutte le aziende pubbliche e private che abbiano sviluppato una IT degna di questo nome.

Che l’informatica INPS sia in sofferenza è vero, che le procedure siano migliorabili anche, ma distruggere l’unicità della struttura non è certo il modo migliore per risolvere i problemi, mentre qualcuno sembra che faccia di tutto per enfatizzare gli aspetti negativi. Cosa c’è sotto?

Se l’informatica INPS non funzionasse non si sarebbe potuto governare e gestire la fase critica di “quota cento” e del “reddito di cittadinanza”, così come si è intervenuti sulla procedura NASPI con risorse professionali interne.

In sintesi, piuttosto che spezzettare la struttura centrale dell’informatica con il rischio che le società esterne la facciano sempre più da padrone, si avvii un piano massiccio di assunzione d’ingegneri informatici per tornare ad investire sull’informatica interna.

Se si vuole candidare l’Istituto a “Polo strategico nazionale per l’informatica”, è necessario rafforzare la struttura centrale che si occupa di telematizzazione, magari ripristinando la direzione centrale sistemi informativi e tecnologici scorporata dalla direzione centrale organizzazione.

E’ necessario che si restituisca alla struttura informatica nazionale anche un luogo fisico nel quale tale struttura possa essere riunificata. A tale proposito: a che punto sono i lavori più volte avviati ed interrotti dello stabile di Via Civiltà del Lavoro? Dopo la protesta della USB si è fatto finta di far ripartire il cantiere ma subito dopo i lavori si sono nuovamente fermati. Il piano di spezzettamento della struttura informatica è funzionale anche ad un diverso utilizzo di quello stabile?

Dall’Amministrazione pretendiamo risposte chiare e trasparenti, nell’interesse generale e della funzione che la struttura informatica dell’INPS svolge.

USB PI INPS DCOSI