I.N.L. UN ALTRO VENERDÌ NERO CONTRO IL LAVORO NERO

Venerdi 24 presidio a Napoli presso l’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Napoli

 

Napoli -

Venerdì 24 novembre i dipendenti degli Ispettorati Territoriali scenderanno ancora una volta in piazza per un presidio davanti all’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Napoli, fanno sapere le dirigenti sindacali USB Valeria Santurelli, Emma Calvanese e Filomena Genoino, per portare a conoscenza tutti i cittadini della deriva costituzionale che si sta perpetrando in Italia con lo smantellamento degli Uffici preposti alla TUTELA DEL LAVORO e DEI LAVORATORI. E’ una manifestazione indetta dall’USB P.I., anche insieme alle altre organizzazioni sindacali, per protestare contro la riforma figlia del Jobs Act, che ha condannato l’Agenzia Unica delle Ispezioni ad essere una scatola vuota senza risorse, che oltre ad aver peggiorato in maniera paradossale le condizioni di lavoro dei dipendenti delle ex Direzioni Territoriali, ha inferto il colpo di grazia all’unici uffici territoriali che si occupano della Tutela del Lavoro.

Le criticità sono molteplici : “il fallimento dell’equiparazione agli ispettori INPS e INAIL, sia normativa che economica del personale ministeriale; la carenza cronica di organico, l’assenza di adeguata formazione del personale, l’assenza di iniziative contro le aggressioni cui sono soggetti gli ispettori e la mancata copertura assicurativa comprendente tutti i rischi, la mancanza dei mezzi di trasporto ad uso degli ispettori costretti all’utilizzo delle proprie autovetture con anticipo delle spese e rimborso irrisorio a fronte delle stesse della sola benzina e rimborso chilometrico con tariffe non ACI; l’aggravante dell’aumento del rischio aggressioni perla facilità della rintracciabilità dei propri dati personali rinvenibili dalla targa delle stesse auto sempre più sottoposte, durante le ispezioni, ad atti vandalici senza risarcimento delle spese, le dotazioni strumentali informatiche e strutturali ormai obsolete o addirittura del tutto assenti, le banche dati non condivise, l’assenza di strumentazione di lavoro per le verifiche di vigilanza tecnica, il taglio al salario di produttività 2015, 2016 e presumibile 2017, la mancata attuazione delle progressioni economiche, la mortificazione del personale amministrativo, oltre alla mancanza di un contratto collettivo di lavoro, l’assenza di dispositivi di protezioni individuali adeguati ai rischi, le molteplici sedi in palese violazione delle norme di sicurezza e antisismiche ”. L’elenco purtroppo non è esaustivo. Tagliare i fondi al Ministero del Lavoro va contro i principi di una Repubblica fondata proprio sul Lavoro. Come si può pensare di fare controlli costanti su di un mercato del lavoro reso sempre più precario, senza risorse? Come si può pensare di combattere il lavoro nero, le illegalità e le morti sul lavoro, senza risorse, senza investimenti, senza personale adeguato e senza valorizzare quello esistente, togliendo dignità e stabilità alla delicatissima e fondamentale funzione sociale delle ispezioni sul lavoro, alle funzioni attribuite agli Uffici Legale e del Contenzioso e all’Area Politiche del Lavoro, al personale amministrativo in una sola parola agli Uffici dell’ISPETTORATO del Lavoro? È per questo che l’Usb insieme agli altri sindacati ha deciso di organizzare una protesta per venerdì 24 novembre davanti agli Ispettorati Interregionali del Lavoro di tutta Italia, a continuazione dello stato di agitazione indetto da questa O.S. fin dal 1.1.2017 e fino a quando il personale degli Ispettorati territoriali del Lavoro non vedranno riconosciuta la dignità professionale e la concreta possibilità di svolgere l’ALTO COMPITO COSTITUZIONALMENTE RILEVANTE

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