Napoli, la democrazia espulsa da Palazzo San Giacomo.

Napoli -

Da diversi mesi - come Unione Sindacale di Base - denunciamo il lento ma costante restringimento delle libertà sindacali e una involuzione autoritaria delle relazioni sindacali e sociali tra l'Amministrazione Comunale di Napoli e la nostra Organizzazione Sindacale.
Nelle principali aziende che afferiscono a questa Amministrazione (Napoli Servizi, ANM ed ASIA) i nostri delegati registrano l'ostilità, l'ostracismo e la chiusura ad ogni costruttiva e sana interlocuzione con i vertici aziendali, con gli assessori competenti al ramo e con il Sindaco di Napoli.
Ancora qualche giorno fa – a proposito della lunga Vertenza dei lavoratori LSU – l'Amministrazione (nella persona degli assessori Enrico Panini e Monica Buonanno) hanno escluso, di fatto, la delegazione USB dal tavolo di confronto e trattative.
In questi mesi l'USB ha fatto più volte richieste di incontro con il Sindaco, anche attraverso alcuni sit-in svolti sotto Palazzo San Giacomo ma le risposte che abbiamo ricevute sono state quelle che mai ci saremmo attesi da una Amministrazione che dichiara di essere “aperta alla città ed alle istanze sociali”.
A questo proposito abbiamo dovuto sorbirci il solito atteggiamento rappresentato da appuntamenti fatti saltare all'ultimo minuto, assenza degli interlocutori e l'abituale retorica tipica di amministrazioni che avevano fatto della speculazione e dell'affarismo il proprio tratto distintivo e che credevamo non dover più ascoltare.
Eppure – nei comparti dell'Azienda/Comune e nelle varie Società attinenti la proprietà comunale – l'USB non ha mai fatto mancare il proprio contributo di idee e di programma circa l'affrontamento dei temi e delle questioni che riguardano gli scopi aziendali di queste società. Più volte abbiamo indicato soluzioni organiche che – solo a parole – sono state recepite ai tavoli di discussione mentre poi venivano disattese nell'operato quotidiano di queste aziende.
Anzi, come se non bastasse, abbiamo dovuto ascoltare dal Sindaco di Napoli la velata quanto pesante accusa di essere dei “sabotatori della Funicolare cittadina” mentre è cosa nota al mondo intero che il sistema del trasporto pubblico (non solo a Napoli) è allo sfascio e – particolarmente in questo preoccupante periodo di emergenza/Covid – sta diventando un autentico veicolo di diffusione dell'infezione pandemica.
L'Unione Sindacale di Base ritiene che questa “svolta autoritaria” in atto nella linea di condotta dell'Amministrazione sia la conseguenza del confuso clima pre/elettorale che si respira al Comune di Napoli.
Lo sfaldamento politico dell'Amministrazione la quale è sempre più esposta ai “condizionamenti” delle varie lobby economiche e politiche che rivendicano risorse e spazi autonomi di agibilità e – soprattutto – la volontà politica da parte dell'Amministrazione che ha deciso di “preferire” il rapporto con i tradizionali sindacati complici sono le cause che stanno alla base di questa torsione antidemocratica.
L'Unione Sindacale di Base denuncia questa condizione che si è determinata al Comune di Napoli e reclama nuovamente che – velocemente – si ripristino gli opportuni canali di corrette relazioni sindacali tra le parti.
Intanto, nelle varie aziende, nei posti di lavoro in cui agiamo e nel territorio cittadino e metropolitano la nostra Organizzazione Sindacale non concederà tregua all'Amministrazione Comunale continuando a segnalare e criticare l'insieme delle distorsioni (sprechi, lauti stipendi ai dirigenti, assenza di programmazione, nessuna integrazione tra competenze che dovrebbero essere messe in rete oltre alle solite pratiche clientelari) che penalizzano i lavoratori, gli utenti e l'insieme della città di Napoli.

Esecutivo Regionale Confederale della Campania
UNIONE SINDACALE di BASE