La R.d.B./CUB, diffida la D.G. dell'ASL NA 1
ASL NA 1, continua il tentativo di delegittimare l’RSU democraticamente elette dai lavoratori
ASL NA 1, continua il tentativo di delegittimare l’RSU democraticamente elette dai lavoratori, da parte di dirigenti di organizzazioni sindacali non rappresentativi, perché non eletti dai lavoratori, ed in qualche caso, nemmeno più dipendenti, perché in pensione.
Questo squallido e continuo tentativo è condiviso e sostenuto da tutti gli stessi soggetti (OO.SS. e D.G.) che per anni, attraverso la politica concertativa, fatta in stanze chiuse, tra pochi soggetti, sostenuti da commissioni tecniche sempre più “ristrette,” hanno concorso a provocare il disastro gestionale di cui oggi i lavoratori sono chiamati a pagarne le conseguenze attraverso scelte aziendali che vedono sempre loro fare da sponda e garante all’azienda, questo è il motivo per il quale serve alla D.G. che questi abbiano più potere e libertà di decisione, cosa che dentro l’RSU non hanno.
La R.d.B./CUB, diffida la D.G. dell’ASL NA 1 a continuare in questo comportamento antisindacale ed antidemocratico, riservandosi di denunciare i responsabili al giudice unico per comportamento antisindacale ai sensi dell’art.28 L.300/70.
Il contratto e la legge quadro sulle prerogative sindacali, stabilisce chiaramente chi è il principale ed insostituibile soggetto realmente rappresentativo dei lavoratori, titolato a rappresentare i loro interessi in qualsiasi momento di relazioni sindacali aziendali; la RSU. nessuna figura o organizzazione sindacale, può in alcun modo sostituirsi ad essa o assumere iniziative per conto ed in nome dei lavoratori, senza il coinvolgimento o contro la volontà e/o il parere anche di un solo eletto RSU.
La D.G. è libera di continuare a vedersi a porte chiuse con chi preferisce, (anche con sindacalisti in pensione) ma per decidere se, come e quando, i lavoratori dovrebbero pagare la loro crisi, lo dovranno discutere con la RSU, perché è la sola rappresentanza sindacale eletta democraticamente dai lavoratori, perciò titolata e legittimata a rappresentarli e non con altri.