LE RAGIONE DELLA GIORNATA DI LOTTA DEL 2 GIUGNO

LA STAGIONE BUIA DEL TPL CAMPANO SEMBRA NON AVERE MAI FINE

Napoli -

 

La stagione buia del TPL campano sembra non avere mai fine, gli ultimi giorni hanno visto diversi momenti di conflitto tra addetti ed aziende, con i cittadini che pagano le scellerate politiche delle amministrazioni locali fatte sul trasporto locale. USB è stata protagonista, come spesso accade, a difesa dei veri diritti dei lavoratori e non perdendo mai la bussola. In particolare, in questo momenti di "magra" sindacale, difendere le posizioni acquisite è già un impresa. Ed è per questo che il percorso che USB ha intrapreso all'interno della controllata regionale EAV è stato, sin dalle passate gestioni, di denuncia e conflitto sindacale e non abbiamo fatto sconti a nessuno. Dalla gestione Bassolino a quella di Caldoro, abbiamo avuto la forza della coerenza delle idee dalla parte nostra. L'attuale giunta regionale, sebbene abbia qualche alibi in piu' da sfoderare rispetto a quella passata, sarà sicuramente ricordata come quella che ha distrutto il TPL campano. Così come la cornice sindacale"istituzionale", composta da CGIL-CISL-UIL-UGL e CISAL e qualche altra sigla a rimorchio, di cui una parte legata politicamente alla gestione Bassolino, un altra parte ibrida ed una terza fermamente schierata con la giunta Caldoro, ne esce bastonata. Troppo facile adesso salire sul carro dei vincitori di turno! USB attraverso un percorso serio di denunce e fatti concreti, puntati sempre in alto, è sempre stata dalla parte dei lavoratori tutti indistintamente e delle fasce deboli di cittadinanza ed i fatti degli ultimi giorni ne sono una prova palese; la giornata di lotta del 2 giugno, ennesima di una lunga serie che ha visto i lavoratori mettere in discussione l'applicazione stessa del CCNL, siglato dalle sigle di cui sopra, attraverso la semplice evidenza delle disfunzioni aziendali relative agli elettrotreni ed alla linea, dovrebbe far riflettere chi quegli accordi nazionali li ha firmati ed adesso continua a mentire ai lavoratori. I risultati ottenuti, il tavolo tecnico per verificare il se, il come ed il quando, sarà possibile applicare il cosiddetto "risarcimento danni" e l'azzeramento dei vertici aziendali, sono lusinghieri, anche alla luce dell'ennesimo taglio al servizio successivo al due giugno, che non fa altro che sottolineare l'incapacità del gruppo dirigente. Mentre, a chi si affanna nel salire sul carro del vincitore di questa piccola battaglia aziendale, diciamo che c'è spazio abbastanza per tutti, a patto che vi sia condivisione di intenti e partendo, senza volere andare troppo a ritroso nel tempo altrimenti ci dilungheremmo troppo, dal mettere in discussione gli accordi nazionali truffa che avete fatto contro i lavoratori, come quello sulla produttività o quello del 28 giugno 2011, il CCNL in trattativa e il testo unico sulla rappresentanza, tutte "chicche" che vi ostinate a vendere come una vittoria, senza spiegare agli autoferrotranvieri che essi hanno rappresentato, rappresentano e rappresenteranno un ulteriore perdita di diritti e dignità, compressione dei salari, aumenti dei carichi di lavoro e perdita di potere contrattuale e senza essere chiari su quanto tali accordi influenzino la vita quotidiana di ogni singolo lavoratore, l'andamento di ogni posto di lavoro e siano la causa principale delle condizioni in cui oggi, anche gli stessi lavoratori dell'EAV, si trovano, su questo terreno siamo disponibili al confronto ed alla discussione, le mistificazioni le lasciamo a voi altri. Al nuovo insediamento dirigenziale, per correttezza, auguriamo buon lavoro, consapevoli però che, come sempre abbiamo fatto, non faremo sconti a nessuno perché rappresentiamo interessi opposti ai loro, la controparte resta comunque controparte, abbiamo poco da esultare, c'è molto ancora da lavorare.

Napoli 07/06/2014 USB Lavoro Privato Campania